Test Drive Jeep Renegade e Compass 4xe: stesso motore, anime diverse
L'off-road è diventato ibrido, nel 2020: FCA ha infatti introdotto le nuove Jeep Renegade e Jeep Compass 4xe, le versioni plug-in hybrid delle due best seller della casa americana. Stessa propulsione, ma anime diverse, a dimostrazione che l'ibrido è ormai collaudato sia in città che in fuoristrada.
In questo articolo
- JEEP RENEGADE 4xe: SPORTIVA, MA ADATTA ANCHE ALLA CITTÀ
- PRATICITÀ ANCHE NEGLI INTERNI
- JEEP RENEGADE 4xe: UN NUOVO MODO DI FARE OFFROAD
- TANTE PRESTAZIONI, ANCHE IN ELETTRICO
- JEEP COMPASS 4xe: SINUOSA E CITTADINA
- GLI INTERNI E LA DOTAZIONE TECNOLOGICA
- JEEP COMPASS 4xe: GUIDA COMODA E SILENZIOSA
- IL MOTORE IBRIDO DI JEEP RENEGADE E COMPASS 4xe
“4xe”: il nuovo badge che farà parte di tutte le vetture elettrificate del marchio Jeep. A partire dalle due vetture oggetto di questo doppio test drive: Jeep Renegade e Jeep Compass 4xe.
https://youtu.be/yyn_uWUjWLQ
Due vetture unite dalla stessa propulsione ibrida plug-in, che le rende le prime altamente elettrificate non solo di Jeep ma anche di FCA; ma destinate ad usi profondamente diversi. Più sportiva, spartana e dall’animo off-road, la Renegade; più cittadina, sinuosa ed elegante, la Compass.
Due modi, quindi, di intendere e di sfruttare l’elettrificazione, che non solo permette di ridurre consumi e impatto ambientale sia nel contesto urbano che in quello fuoristrada, ma anche di avere maggiore coppia e dinamismo, utili per ogni situazione.
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JEEP RENEGADE 4xe: SPORTIVA, MA ADATTA ANCHE ALLA CITTÀ
“4xe” e non “4×4”, quindi. Si tratta di una nuova tipologia di trazione integrale sviluppata da Jeep, nella quale due ruote – quelle posteriori – sono mosse dall’energia elettrica.
È una soluzione intelligente, adatta prima di tutto all’uso cittadino, dove la batteria da 11,4 kWh permette di avere 50 km di autonomia in modalità solo elettrica. Batteria potente, ma non eccessiva, che si ricarica in tempi compresi tra le 2 e le 5 ore a seconda della potenza della presa e della colonnina.
Il classico percorso casa-ufficio è, quindi, ampiamente superato. Con 4,24 metri di lunghezza, la Renegade è un crossover urbano a tutti gli effetti, e complici anche le sue forme verticali e squadrate riesce a destreggiarsi bene in città.
Esternamente, quindi, è la “solita” e sempre apprezzata Renegade, una vettura di grande successo per il marchio. Ci sono piccole novità estetiche, come per esempio il badge “4xe” sulla fiancata e sul portellone del bagagliaio, e i loghi Renegade posti di profilo e che sono leggermente sfumati.
Il tutto, senza rinunciare alla praticità: il bagagliaio parte da 330 litri, che diventano 1277 abbattendo i sedili posteriori. Sono solamente 20, quindi, i litri in meno rispetto alle Renegade puramente endotermiche. Inoltre, il vano di carico ha una conformazione regolare, che permette di sfruttare il bagagliaio fino all’ultimo centimetro.
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PRATICITÀ ANCHE NEGLI INTERNI
La stessa praticità del design esterno, solido e robusto, si ritrova anche dentro la Jeep Renegade 4xe. A bordi, infatti, il look degli interni cerca più la solidità che il lusso, ma questo non significa brutta estetica.
Al contrario, tutto è ben inserito nel contesto e nel carattere sportivo e outdoor tipico del marchio Jeep. Ottima anche l’abitabilità, se paragonata alle dimensioni, e soprattutto le forme dritte e squadrate di cui già si accendeva donano tanto spazio in altezza anche alle persone più alte, mentre anche dietro le ginocchia non sono mai troppo sacrificate.
Gli interni sono, quindi, rimasti praticamente invariati rispetto alle sorelle a motore tradizionale. Il cruscotto è però adesso interamente digitale, con uno schermo TFT da 7’’, mentre al centro della plancia si trova un display da 8.4’’, con il sistema di infotainment UConnect e sempre con la connettività Apple CarPlay e Android Auto.
Le novità rispetto alle Renegade totalmente endotermiche riguardano anche qualche mostrina e dalla modalità di guida Sport. Peccato, invece, per l’assenza di un pavimento completamente piatto per i sedili posteriori: pur non essendoci l’albero di trasmissione, infatti, è presente ancora un piccolo rilievo, che viene occupato da una parte della batteria.
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JEEP RENEGADE 4xe: UN NUOVO MODO DI FARE OFFROAD
Ma come va in fuoristrada questa Jeep Renegade 4xe? Secondo il marchio americano, “Il sistema di trazione ibrido plug-in risulta ancora più performante in termini di capability del sistema 4×4 endotermico”.
Le nuove prestazioni si devono ai ben 250 N/m di coppia del solo motore elettrico posteriore, che si dosano meglio e soprattutto sono indipendenti dal motore a benzina.
La marcia viene gestita dall’ormai celebre sistema Selec-Terreain, che garantisce modalità di guida specifiche per ogni situazione:
- Auto, per la guida normale giornaliera;
- Sport, per una guida sportiva;
- Mud/Sand, per la guida in terreni sabbiosi e fangosi;
- Snow, per la guida su neve
A queste, la più estrema Trailhawk aggiunge anche le funzioni Low e Lock per il 4×4: la prima serve per un fuoristrada impegnativo, la seconda, invece, per bloccare la ripartizione della coppia tra l’anteriore e il posteriore, e fino a 15 km/h.
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TANTE PRESTAZIONI, ANCHE IN ELETTRICO
Come abbiamo visto, quindi, la nuova Jeep Renegade 4xe offre tante prestazioni, perché la propulsione ibrida è davvero molto potente. Grazie al motore elettrico da 60 CV, il conducente ha la possibilità di guidare a batterie fino a 130 km/h.
Il motore a benzina, invece, è da 190 CV nell’allestimento Limited, che può arrivare a una velocità massima di 182 km/h e gode di un’accelerazione 0-100 in appena sette secondi e mezzo. E i consumi? Appena 2 litri ogni 100 km, dichiara Jeep.
190 CV sono più che sufficienti a garantire le prestazioni: la spinta è notevole, e anche l’allungo. Anche il cambio automatico, di serie su tutte le 4xe, funziona bene e risponde con prontezza sia in leva che in sequenziale, ed è fluido nei passaggi. Unico neo, invece, quando si innesta la retro ad auto non completamente ferma.
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JEEP COMPASS 4xe: SINUOSA E CITTADINA
Discorso totalmente diverso si può fare per la Compass, un SUV che è stato pensato e nasce prima di tutto per gli spostamenti in città. Le forme e le dimensioni dano l’idea di una vettura molto compatta, che nasce prima di tutto per districarsi tra le vie delle metropoli e città italiane le quali, lo sappiamo bene, sono spesso strette e complicati.
Lunga poco meno di 4,4 metri, la Jeep Compass è paragonabile a una berlina compatta. Inoltre, il design non fa altro che enfatizzare la forma affusolata e la larghezza di 1,8 metri. A questo poi si aggiunge il fatto che, esteriormente, la Compass ha pochi fronzoli, e punta a non avere nessun elemento che possa mettere in difficoltà il conducente in fase di manovra.
L’estetica è comunque molto piacevole. Il design compatto della Compass piace proprio per la sua linearità e per la sua classicità. Il muso anteriore, rispetto alle altre Jeep, non è piatto e verticale, ma leggermente arretrato, smussato, anche se mantiene la tipica griglia Jeep, subito accompagnata ai lati, da fari piccoli e lineari nella forma, di grande impatto però grazie alla tecnologia a LED.
Anche il posteriore si mantiene molto classico ed elegante, a tutto vantaggio del bagagliaio, che può essere sfruttato al meglio: ben 420 i litri di partenza, che diventano 1230 abbattendo i sedili posteriori. Un bagagliaio adatto non solo alla guida di tutti i giorni, ma anche ai viaggi lunghi.
La Compass 4xe, oltre a mantenere le novità introdotte con l’ultimo restyling – come i cerchi da 19’’, o la nuova cappelliera – presenta delle novità estetiche, tra cui tre nuove colorazione specifiche: Ivory Tristrato, Blue Italia e Techno Green.
Insieme alle nuove tinture, sono stati aggiunti anche elementi decorativi chiamati “Blue” che circondano o decorano diversi dettagli della vettura, tra cui lo stesso badge “4xe”, oppure il logo “Jeep”, e le bande laterali con il logo Compass.
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GLI INTERNI E LA DOTAZIONE TECNOLOGICA
Come la Renegade, anche la Compass 4xe mantiene gli interni già visti sulle sorelle a motore tradizionale. Stare dentro alla Jeep Compass significa sedere all’interno di una vettura comoda e pratica, con però forte attenzione al dettaglio.
Come sulla Renegade, anche la Compass 4xe mantiene il sistema di infotainment tipico, aggiungendo funzionalità specifiche per il sistema ibrido. Le novità, però, riguardano anche la dotazione tecnologica, soprattutto per quanto riguarda gli ADAS.
Oltre ai fari Bi-Xenon, infatti, troviamo, tutti di serie in ogni allestimento (anche sulla Renegade):
- i sensori di parcheggio posteriori (a richiesta anche quelli anteriori),
- l’assistente di corsia con sensore di angolo cieco Lane Departure Warning Plus;
- assistente di collisione Forward Collision Warning;
- Intelligent Speed Assist.
A richiesta, invece, si possono aggiungere:
- Blind Spot Detection;
- Retrocamera ParkView con griglia dinamica;
- Park Assist automatico
- sistema Keyless go.
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JEEP COMPASS 4xe: GUIDA COMODA E SILENZIOSA
Jeep Compass garantisce una guida urbana (e non solo) molto comoda, permessa prima di tutto dall’assetto sufficientemente rialzato ma non esagerato. Tra l’altro, l’ibrido plug-in aumenta il comfort acustico, permettendo una guida molto silenziosa.
Ma i vantaggi dell’elettrico sono doppi: non solo il comfort acustico. La tanta coppia del motore elettrico, infatti, toglie ogni preoccupazione nelle situazioni che richiedono una ripartenza veloce e spinta garantendo un’ottima accelerazione.
L’autonomia elettrica, circa 50 km, è sufficiente per i piccoli spostamenti quotidiani in città, come il percorso per raggiungere il luogo di lavoro, o per tornare a casa, per andare al supermercato e via dicendo, senza che il motore termico debba mai intervenire. Questo perché naturalmente sfrutta il vantaggio di ricaricare l’elettrico nelle continue frenate e ripartenze date da semafori, rotonde e altri rallentamenti.
E anche chi, per esempio, è pendolare e si muove da città a città può comunque entrare senza problemi in ambiente metropolitano, usando il motore termico in extraurbano e riservando tutta l’autonomia elettrica negli spostamenti all’interno della città.
Tra l’altro, nella guida cittadina si apprezza anche l’ottima visibilità, data da un ampio parabrezza, dalla guida rialzata tipica dei SUV e da un lunotto posteriore non eccessivamente piccolo né troppo inclinato, che permette di effettuare manovre in grande agilità e senza troppe complicazioni.
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IL MOTORE IBRIDO DI JEEP RENEGADE E COMPASS 4xe
Due auto, come detto, pensate per due contesti diversi, ma unite dallo stesso nucleo, reso esternamente con il badge 4xe.
Entrambe le vetture, infatti, hanno una propulsione ibrida plug-in che combina un motore turbo a benzina 1.3, da 130 o 180 CV, con un motore elettrico montato in assale posteriore, che eroga altri 60 CV. In totale, la potenza è di 190 o 240 CV a seconda dell’allestimento scelto.
Tanta la coppia, considerando che il motore elettrico produce 250 N/m e quello termico 270. Si tratta di una dotazione tecnica utile in tutti e due i contesti che abbiamo visto: in off-road, per ripartire subito anche in situazioni più difficili; nei contesti urbani o autostradali per non avere problemi nelle ripartenze ai semafori o nelle rotonde, e nei sorpassi.
Sia la Renegade che la Compass, come abbiamo visto, presentano un motore elettrico alimentato da una batteria da 11,4 kWh, che può essere ricaricata durante la marcia, sfruttando le frenate o il motore termico; o anche usando la presa domestica, collegata a una Wall Box, o ancora attaccandosi alle colonnine pubbliche.
I tempi di ricarica variano a seconda della potenza dell’impianto scelto: diciamo che la ricarica con il classico impianto domestico richiede fino a 8 ore, mentre le colonnine pubbliche possono impiegarci anche meno di un’ora.