7 giorni con la nuova Jeep Cherokee: il Test Drive del Suv a stelle e strisce da 195 CV
Un nome storico, un modello innovativo (Jeep Cherokee), oggi ridisegnato, potenziato, per driver più esigenti. E approvato dai Fleet Manager per la sicurezza all-inclusive, il cambio automatico e la trazione 4x2. Ecco il diario dei nostri 7 giorni al volante della nuova Jeep Cherokee.
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Il muso della nuova Jeep Cherokee è una certezza: quella griglia a sette barre verticali ti rincuora, sembra dirti “tranquillo, ti tiro fuori dai guai”, anche se i fari non sono rotondi come sulla Jeep Wrangler e sul paraurti manca il verricello per trainare.
Però è così: ci sono elementi del design di un’auto più evocativi di altri, simboli che hanno attraversato i decenni senza mutamenti sostanziali, portati avanti con determinazione, valorizzati. Fa niente se la nuova Jeep Cherokee 2019 – Suv ante litteram, prima Jeep senza telaio a longheroni già dagli anni ’80 – non è stata concepita per il fuoristrada duro, ma per viaggiare comodi: sul suo cofano c’è il marchio dello spot tv “born to be wild”.
TEST DRIVE NUOVA JEEP CHEROKEE 2019
IL DESIGN DELLA NUOVA JEEP CHEROKEE
Lunedì
Abito “granite crystal”, grigio scuro, cerchi non esasperati (da 18 pollici, di serie sulla Limited) cromature che alleggeriscono la parte superiore della linea, ampie fasce di protezione nella parte inferiore, senza inutili complicazioni. All’interno poltrone in pelle nera, accoglienti, seduta morbida, all’americana. Materiale soft-touch sulla plancia e sui pannelli delle portiere. Dominano le tinte scure, dall’antracite al nero, ma l’ambiente è davvero accogliente.
La nuova Jeep Cherokee ha guadagnato eleganza. Certamente la razionalizzazione del frontale, con il riposizionamento delle luci su due livelli, anziché tre, in un certo senso “revoca” l’originalità del precedente design 2013, audace da disorientare i clienti che forse non hanno mai del tutto trovato corrispondenza con il resto della gamma.
Insomma, il Model Year 2019 ha ricondotto la Jeep Cherokee nel corso stilistico della Casa. Per il resto, al termine del primo giorno, tra sguardi alla linea e prime impressioni su strada, l’opinione viene da sé: è un crossover. Ben proporzionato.