Toyota C-HR: come si migliora una best seller?
All’esordio sul mercato, la Toyota C-HR andò sold out ancor prima di arrivare nelle concessionarie. Oggi, la nuova generazione replica il successo iniziale, anche nelle flotte.
Si dice che il secondo libro sia il più difficile, specie se il primo è stato un successo. Perché il successo non si raggiunge mai per caso, è sempre frutto di idee brillanti, dedizione e qualità. E una volta che tali vette sono state raggiunte, come si fa a proseguire?
https://youtu.be/BYdasSSWv5Q
Come si fa, insomma, a migliorare ulteriormente qualcosa che è già un best seller? Ad esempio, un’auto che, al proprio debutto sul mercato, andò sold out ancor prima di arrivare in concessionaria. Come la Toyota C-HR che, nonostante il boom di vendite, non si è mai adagiata sugli allori, presentandosi, poco tempo fa, con un nuovo powertrain e uno stile più deciso.
Come e perché la nuova Toyota C-HR si sia rivelata in grado di eguagliare l’exploit della generazione precedente lo abbiamo chiesto a Gianmarco Villa, Fleet Manager AstraZeneca, che ha scelto e riscelto la C-HR per la propria flotta.
Approfondisci: Toyota C-HR, unico ancor di più con la doppia versione Hybrid
TOYOTA C-HR, DUE VOLTE BEST SELLER
Molto più di un Full Hybrid
“La motivazione iniziale che ha portato alla scelta della C-HR – racconta Gianmarco Villa – è stata la necessità, dovuta a politiche aziendali, di aumentare il numero di vetture ibride all’interno del parco”. Politica che ha portato AstraZeneca, in seguito, a costruire una flotta di soli veicoli Full Hybrid. “Se abbiamo riconfermato la nostra scelta, però, non è solo per via della motorizzazione green, ma perché il modello ha incontrato il gradimento di moltissimi dei nostri driver”.
Leggi anche: Toyota C-HR, cuore e ragione per le flotte aziendali
Stile e praticità
Ad apprezzare la C-HR, tanto ieri quanto oggi, sono soprattutto i dipendenti più giovani, “e assieme a loro, le donne”. È una questione di stile che, sottolinea il Fleet Manager, “nella C-HR si fa senza dubbio notare. Con le sue linee squadrate e decise, si distingue dagli stondati veicoli europei, incontrando il gusto dei nostri driver più ‘esteti’”.
Al piacere visivo si affianca poi quello di guida. “Pur rientrando a pieno nel segmento dei crossover – continua Villa – la C-HR mantiene dimensioni compatte, indispensabili per chi vive nelle grandi città o svolge la propria attività lavorativa in ambito prettamente cittadino”. E, anche una volta usciti dalla metropoli, la C-HR fa il suo dovere, grazie all’ultima motorizzazione 2.0, “più performante e adatta anche ai driver che, ogni giorno, percorrono un numero significativo di chilometri”.
Ultima ma di certo non ultima la questione sicurezza. Se i driver apprezzano la bellezza e la comodità del modello, il loro responsabile è invece rimasto particolarmente colpito “dai numerosi dispositivi di sicurezza, decisamente all’avanguardia nell’ultima generazione della Toyota C-HR”.
FOLLOW US
Per rimanere sempre aggiornato sulle novità di Fleet Magazine seguici sul canale Telegram ufficiale e sui nostri canali social. Siamo su Facebook, Linkedin, Instagram e Google News. Iscriviti al canale Youtube e non perderti tutti i Test Drive e gli altri video della nostra redazione.