Toyota RAV4 Plug-in Hybrid, efficienza inarrestabile
L’introduzione dell’ibrido ricaricabile regala a RAV4 un’autonomia in elettrico ampissima, da sfruttare anche in 4x4. In più ha l’unicità di una plug-in che si guida come una full hybrid se la batteria è scarica
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Si fa in tre per soddisfare esigenze tra loro differenti. C’è chi preferisce guidarlo con la formula di sempre, dell’elettrificazione full hybrid e trazione anteriore e chi, invece, ha un’esigenza di quattro ruote motrici soddisfatta dal full hybrid con AWD-i.
Il terzo volto, poi, è in Toyota RAV4 plug-in hybrid, che al tempo stesso è quattro ruote motrici e dotato di un’efficienza tutta tipica dell’ibrido ricaricabile. In numeri, basta dire dei 75 km di autonomia in elettrico, rilevata nel ciclo WLTP; arriva a 98 km se si legge il dato, invece, misurato in ambito urbano.
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COME RAV4, MOLTO PIÙ DI RAV4
Inarrestabile, RAV4 ibrida plug-in, lo è davvero. Per questa sua autonomia estesa, frutto di un pacco batterie da 18,1 kWh, ad alimentare uno schema tecnico che ricalca nella filosofia quello di RAV4 AWD-i full hybrid, compiendo un passo in più, a partire dalla batteria.
Uno schema sul quale Toyota ha investito in ricerca, sviluppando la più efficiente generazione di ibrido, composta dal motore termico 2.5 litri, accoppiato al motore elettrico di trazione e al generatore di energia per la batteria. Coordinare l’orchestra ibrida è compito del Power Split Device. In più, un secondo motore elettrico di trazione, installato al posteriore, consente di districarsi al meglio su fondi a bassa aderenza, in un 4×4 che può essere anche a zero emissioni. E con la modalità Trail, l’elettronica esalta la motricità, trasferendo più coppia alla ruota in presa e impedendo lo slittamento di quella scarica.
Presidia il segmento dei suv di taglia media, Toyota RAV4 plug-in hybrid (scoprila in 10 punti chiave), lo fa riuscendo ad abbinare il 4×4 on demand e a trazione elettrica a un ampio bagagliaio, da 520 litri di volume. Inarrestabile anche nella versatilità.
PRESTAZIONI VIVACI, MAI COSÌ TANTI CAVALLI
Simili nella tecnica, in realtà tra la visione full hybrid e quella plug-in hybrid del RAV4 corrono importanti differenze. Su tutte, la più immediata, interessa la potenza massima. Ben 306 cavalli e 227 Nm per spingere il suv verso prestazioni velocistiche di riguardo: in 6 secondi netti scatta da 0 a 100 orari, dato che dice tutto del brio col quale si fa guidare. La velocità massima, limitata a 180 km/h, è adeguata per garantire un turismo di livello e veloce, parecchio più vivace della RAV4 Hybrid, rispetto alla quale mette sul piatto delle prestazioni un miglioramento di 2”1 in accelerazione, sullo 0-100 km/h.
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I 306 cavalli del sistema ibrido plug-in sono “composti” dall’apporto del motore termico, 185 cavalli, altrettanti dal motore elettrico di trazione anteriore, mentre sono 55 cavalli quelli garantiti dal motore elettrico di trazione posteriore. Il coordinamento attuato dal Power Split Device sulle ruote anteriori fa sì che non sia una semplice somma di potenze tra i due motori a definire il valore massimo. C’è una strategia raffinata, a controllo elettronico, nel ripartire la spinta del motore benzina, quella del motore elettrico e il contributo del motore termico alla ricarica della batteria.
Una ricarica che in marcia è possibile anche dal recupero energetico, la frenata rigenerativa trasforma energia altrimenti dispersa in frenata sotto forma di calore in corrente per l’accumulatore.
LA RICARICA, UNA SANA (E RAPIDA) ABITUDINE
È una proposta vincente, RAV4 plug-in hybrid, se la si analizza nei tempi di ricarica alla spina. Grazie al caricatore di bordo da 6,6 kWh di serie, in corrente alternata servono appena 2 ore e mezza per riportare il livello della carica da 0 al 100%. Un’operazione che può essere effettuata anche ricorrendo alla presa domestica, una normalissima 10 ampere consentirà di raggiungere il 100% della carica in 7 ore e mezza. Tempi compatibili con una programmazione notturna.
L’elevata autonomia di marcia è un bell’incentivo nell’adattare le proprie abitudini e imparare la buona prassi di sfruttare al meglio l’ibrido plug-in Toyota, ricaricando periodicamente la batteria. Non si tratta di poche decine di chilometri di utilizzo in elettrico, piuttosto, un’autonomia potenzialmente in grado di coprire il “fabbisogno” medio di chilometri in un utilizzo quotidiano urbano.
L’autonomia estesa in elettrico permette di abbattere le emissioni di CO2 a un valore di appena 22 g/km, nella modalità di guida Auto HV/EV, dov’è l’elettronica a definire la strategia ideale di utilizzo dei motori, termico ed elettrici.
Il bello della soluzione plug-in hybrid proposta da Toyota sta nell’integrare in sé tutti i vantaggi della guida full hybrid. Infatti, nel caso in cui la carica della batteria dovesse esaurirsi, si continuerà a guidare con l’efficienza del sistema ibrido.
KINTO ONE E LA GUIDI A NOLEGGIO
Il tassello che mancava, nell’offerta RAV4, va a completare un’offerta che non ha eguali nel segmento di riferimento. Un progetto declinato in versione full hybrid, plug-in hybrid, due o quattro ruote motrici, proposto nella formula di noleggio Kinto One, su 36 mesi e 45 mila chilometri compresi nel canone di noleggio, da 519 euro/mese + iva, manutenzione inclusa e servizi erogati erogati dalla rete ufficiale Toyota.
LA SICUREZZA DEL TOYOTA SAFETY SENSE
Può considerarsi l’altro volto del mondo RAV4, l’ibrido plug-in. Arriva dopo un quarto di secolo sulla scena, tra i primissimi suv nel segmento compatto, quando esordì. Oggi si candida con un’offerta di sistemi di assistenza alla guida completa e di serie, il Toyota Safety Sense 2.0 offre il supporto alla sicurezza attiva e al comfort di marcia che sono tipici di Adas come il cruise control adattivo, la frenata d’emergenza con riconoscimento dei pedoni e ciclisti, il riconoscimento della segnaletica, sulla base della quale è possibile anche regolare la velocità.
Il RAV4 di sempre, per contenuti – compreso l’infotainment su schermo da 9 pollici -, arricchito dalla prospettiva ibrida plug-in, per un extra di elettrificazione a rendere inarrestabile il suv. Che sia nell’azzeramento delle emissioni in città o nella guida in fuoristrada.