Test Drive Toyota RAV4 Plug-in Hybrid: una potenza ecologica!
306 CV, accelerazione 0-100 in 6 secondi, trazione integrale, ma appena 18 km con un litro come media di consumi: sono i valori testimoni dell'efficienza del nuovo Toyota RAV4 Plug-in Hybrid, il SUV più venduto al mondo dall'estetica squadrata e dall'amore per l'offroad, che ora intensifica la sua elettrificazione sempre con robustezza, tecnologia e comfort-
In questo articolo
Maestosità silenziosa: potremmo usare queste due parole per descrivere Toyota RAV4 Plug-in Hybrid, il RAV4 più potente mai prodotto e introdotto sul mercato.
https://youtu.be/ZhIGIH7n3OE
Una potenza ecologica, sempre all’insegna della tradizione ibrida che distingue il marchio giapponese da tutti gli altri. 306 CV di potenza combinata, accelerazione 0-100 in 6 secondi. Si tratta certamente di numeri da sportiva, e il RAV4 è veloce: ma non è a questo che punta il SUV più venduto al mondo.
Leggi Anche: La Toyota Yaris si è fatta SUV, e ha fatto bene!
TOYOTA RAV4 PLUG-IN HYBRID: L’IBRIDO CHE FA SUL SERIO
Numeri del genere sono inediti sul Rav4, che negli anni è cresciuto e migliorato in tutto: dalle dimensioni alla qualità degli interni, ad, appunto, la potenza. RAV4 è l’acronimo di “Recreational Activity Vehicle 4-wheel Drive”, e nonostante l’aspetto meno fuoristradistico, è ancora in grado di garantire ottime prestazioni offroad.
Plug-in Hybrid vuol dire, però, elevare ai massimi livelli il celebre ibrido Toyota, che qui fa sul serio: sono due i motori elettrici che danno luogo al sistema ibrido plug-in della vettura, uno montato sull’assale anteriore e uno su quello posteriore. Insieme, grazie alla batteria da 18,1 kWh, garantiscono 75 km di autonomia in full electric su ciclo misto WLTP, che diventano 98 nel ciclo urbano.
Viaggiare in elettrico è possibile in ogni momento, e – anche se tutto dipende dalle percorrenze giornaliere – nel quotidiano il motore termico rimane facilmente spento.
Il propulsore 2.5 a ciclo Atkinson entra quindi in gioco fuori città o quando si richiede tanta potenza (attivando la modalità Sport), e grazie al serbatoio da 55 litri – non così frequente su una PHEV – unito ai due motori elettrici, permette di avere un’autonomia combinata di 1.300 km.
A questi vantaggi si uniscono anche quelli relativi ai consumi, con una media di 20-22 kWh/100 km in elettrico, e di 18 km con un litro, con punte di 20 o 22, nel consumo misto. Niente male, specie se si considerano gli 84 CV in più, e il peso maggiorato, rispetto alla controparte full hybrid.
Leggi Anche: Così Toyota ha risposto al ban europeo dei motori termici
RICARICA VELOCE
L’ibrido plug-in, come l’elettrico, richiede di ricaricare la batteria alle colonnine, e per questo Toyota RAV4 Plug-in Hybrid dispone, di serie, del cavo di ricarica veloce da 6.6 kW, che consente tempi di ricarica piuttosto celeri: intorno alle 3 ore, alle colonnine in AC o alle wallbox domestiche, e circa 8-10 collegandosi alla normale presa domestica.
Leggi Anche: Le prime colonnine ultrafast sono arrivate in autostrada
NIENTE RUMORE
Apprezzabile è l’eliminazione di ogni rumorosità all’interno Toyota RAV4 Plug-in Hybrid.
Già di recente, il marchio nipponico ha ridotto drasticamente a rumorosità del motore in accelerazione e del cambio e-CVT, ma qui fa un ulteriore passo in avanti perché la coppia motrice in elettrico è molto elevata ed entra sempre in gioco, permettendo al motore termico, anche quando si preme a fondo il pedale, di non raggiungere mai regimi troppo alti.
La “voce” del motore, insomma, è bassa e per nulla sgradevole. Contribuisce alla silenziosità l’elevata qualità degli interni, garante di un’insonorizzazione eccellente.
Leggi Anche: Juice Booster 2 è l’hub dei cavi di ricarica di auto ibride ed elettriche
OFFROAD IN FULL ELECTRIC
Se è vero che nel tempo ha perso l’estetica da puro fuoristrada, Toyota RAV4 Plug-in Hybrid rimane un amante delle escursioni su treni scoscesi, sui quali si dimostra essere davvero una potenza ecologica.
Il motore elettrico e le prestazioni sopracitate permettono una trazione integrale davvero senza pari, molto divertente e, grazie al selettore di modalità, adatta a ogni terreno.
Merito non solo dell’elettronica: di base il RAV4 monta pneumatici a spalla piuttosto alta, che si uniscono ad ammortizzatori morbidi, ma decisi, che assicurano resistenza e comfort in tutti gli scenari.
Buona anche la gestione del peso, che non diventa un problema nemmeno quando si rimane “incastrati” per qualche momento. E poi diciamocelo: che bello l’offroad in full electric!
Leggi Anche: 7 vetture perfette per il fuoristrada
TOYOTA RAV4 PLUG-IN HYBRID: SQUISITAMENTE SQUADRATA
Parlando di design, non c’è differenza con la sorella full hybrid, in quanto viene mantenuto il design riuscito e rivoluzionato dell’ultima generazione, basato su un aspetto imponente, e forme altamente squadrate.
Si fa particolarmente notare il frontale, quasi tridimensionale vista la complessità di livelli che lo contraddistingue, e interamente dominato dalla griglia scura in nero lucido con trama a nido d’ape; e dalla modanatura metallica del paraurti che ne evidenzia l’indole da vero fuoristrada.
Un SUV attento all’estetica, come si può notare dai nuovi cerchi da 18 pollici con finiture a contrasto, in grigio o in nero.
L’aspetto possente, caratterizzato da dettagli che aumentano la sensazione di larghezza, si mostra anche al posteriore, con i fari larghi e sottili, e la cromatura sotto il lunotto che enfatizza la larghezza, mentre dal portellone già si riesce a intuire la grandezza di un bagagliaio con capacità minima di 520 litri, per nulla toccato, quindi, dalla presenza di un pacco batterie così grande.
Approfondisci: I 10 segreti del Toyota RAV4 plug-in hybrid
INTERNI ROBUSTI E RAZIONALI
Gli interni del RAV4 sono curati e dall’impostazione sportiva, come si vede dai sedili in pelle nera, con cuciture rosse a contrasto, presenti anche su pomello del cambio, volante e bracciolo centrale.
Tutto è votato alla comodità, che non rinuncia a divertimento e sensazioni estreme, e nemmeno alla tecnologia, qui presente con il ricco pacchetto di sistemi ADAS e, a livello multimediale, con il display touch centrale da 9 pollici, il più grande mai inserito su un RAV4.
Leggi Anche: L’auto elettrica da 1000 km non è così lontana dalla realtà
IMPONENTE, COME LA CERTOSA
Foto e video del test drive si sono tenuti presso la Certosa di Garegnano, un gioiello nascosto di Milano che dà il nome a una delle sue arterie principali (Viale Certosa) e che “regna” incontrastata da quasi 700 anni.
Fondata nel 1349 da Giovanni Visconti, allora Signore e Vescovo della metropoli meneghina, fu ulteriormente arricchita e impreziosita nel corso dei secoli da vari artisti, milanesi e non, chiamati in ogni epoca a Milano.
E certamente, se all’interno si può godere dei numerosi affreschi in stile barocco milanese, qui all’esterno è possibile ammirare il cortile, aperto in esclusiva per noi e il nostro Toyota RAV4 Plug-in Hybrid.
Ringraziamo per la collaborazione la Chiesa di S.Maria Assunta in Certosa e il Touring Club Italiano, associazione no profit che da 127 anni si prende cura dell’Italia come bene comune, anche grazie a iniziative come Aperti per Voi.
FOLLOW US
Per rimanere sempre aggiornato seguici sul canale Telegram ufficiale e Google News. Iscriviti alla nostra Newsletter per non perderti le ultime novità di Fleet Magazine.