A Valencia i lampioni diventano colonnine per la ricarica elettrica
Seguendo gli esempi di Londra, Berlino, Cattolica e Pescara, Valencia rende i suoi lampioni delle colonnine per la ricarica di veicoli elettrici. Un'idea che permette di sfruttare completamente delle strutture che, per la metà del tempo, sono inutilizzate.
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Dopo Berlino e Londra, anche Valencia ha deciso di sperimentare le prese di ricarica per auto elettriche nei lampioni stradali.
Una soluzione intelligente, economica e facile da installare, che garantisce una ricarica sufficientemente potente a corrente alternata.
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IL PIANO HUMBLE LAMP POST PER CONVERTIRE I LAMPIONI DI VALENCIA
L’idea dei lampioni usati (anche) come colonnine per la ricarica elettrica non è nuova. Londra e Berlino, per esempio, già da un po’ godono di lampioni intelligenti, dotati di una presa per la ricarica per le auto elettriche.
E anche Enel X, in Italia, ha iniziato questo percorso di conversione, con il progetto Juice Lamp, ovvero prese di ricarica realizzate appositamente per essere integrate nei lampioni, con i primi dispositivi installati a Pescara. Lo stesso fa da anni l’azienda romagnola Umpi, che a Cattolica ha convertito diversi lampioni.
Anche Valencia, quindi, ha deciso di far partire un progetto pilota per integrare prese di ricarica per veicoli elettrici nei lampioni stradali, con il piano Humble Lampo Post. Un piano che costa appena 29.998 euro, di cui 18.000 parte di un fondo devoluto dalla Commissione Europea.
SI PARTE DA 12 PRESE
L’idea è quella di dotare Valencia di molti punti di ricarica, posti dove le auto sono in sosta e con dei costi contenuti per l’amministrazione comunale. Si partirà da 12 prese, in diverse zone, che serviranno anche per raccogliere i primi dati di utilizzo da parte degli abitanti.
Tutti i lampioni avranno due prese poste specularmente sul palo (come avviene nelle tipiche colonnine urbane), unite a dei parcheggi riservati. I lampioni avranno una potenza di erogazione di 7 kW per presa, in quanto la potenza totale dichiarata per un’installazione di 4 prese è di 28 kW.
Quando i dati raccolti da questi primi 12 lampioni saranno sufficienti, l’amministrazione di Valencia valuterà se continuare con l’espansione del servizio.
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I LAMPIONI POSSONO RISOLVERE IL PROBLEMA DELLO SPAZIO
La soluzione dei lampioni è molto intelligente. Considerando le città italiane, ogni notte si accendono 10 milioni di lampioni, ognuno dei quali alimentato da migliaia di cabine e innumerevoli km di cavi sotterranei, per una rete grande quasi quanto quella idrica o telefonica.
La differenza con le reti appena citate è che, però, i lampioni sono inutilizzati nelle ore diurne, che in particolare nel Sud Europa (come l’Italia e la Spagna) rappresentano metà del tempo. L’idea di rendere i lampioni delle colonnine, quindi, permette di sfruttare un investimento grande e ampiamente inumato per altri scopi. Anche per questo è una soluzione che costa poco: la struttura in sé è già presente.
In questo modo, si può mantenere la rete in tensione anche di giorno, non accendendo i lampioni ma permettendo di fare il pieno di elettricità alle auto elettriche, andando a soddisfare le necessità di un numero sempre più grande di automobilisti. E, al contempo, eliminare almeno in parte i problemi di spazio insufficiente per ospitare colonnine.