Valori residui delle auto elettriche e ibride: quale è il trend?
Il nodo dei valori residui delle auto elettriche è piuttosto centrale, specie in questi ultimi mesi, dove c'è stato un significativo calo. Il punto cruciale? Le batterie e la loro tenuta
In questo articolo
I valori residui delle auto elettriche rappresentano un tema di cruciale importanza, quando si parla di veicoli a zero emissioni.
Capirli è importante, in un mondo dove le flotte aziendali stanno sempre più puntando sulle auto a zero emissioni. Certo, ci sono ancora ostacoli, in primis un sistema di infrastrutture di ricarica in via di sviluppo e tuttora non ancora capillare, ma i valori residui, come vedremo, stanno crescendo in maniera importante. Un discorso che vale ancora di più per le auto ibride.
Approfondisci: cosa sono i valori residui e come si calcolano?
VALORI RESIDUI DELLE AUTO ELETTRICHE: UN NODO FONDAMENTALE
I valori residui previsionali sono un aspetto decisivo nel noleggio di un’auto aziendale. Se si prevede che una vettura, infatti, avrà un elevato appeal sul mercato dell’usato al termine dei classici tre anni di contratto, il suo canone sarà certamente conveniente.
In caso, invece, il valore residuo attribuito dalla società di noleggio, ovviamente in collaborazione con i principali quotatori, sia basso, il prezzo mensile rischia di “schizzare” inesorabilmente in alto, influendo così sulla scelta dei Fleet Manager.
Trasportando questo concetto alle auto elettriche, fino a pochissimo tempo fa l’ostacolo principale era l’assenza di uno “storico” per quel che concerne l’usato. Una situazione che oggi sembra essere stata superata, visto che le auto elettriche usate sono sempre di più e sono una valida proposta per chi non può/vuole spendere troppo.
Leggi Anche: scopri quali sono le vetture a zero emissioni con maggiore autonomia
VALORE RESIDUO DELLE AUTO ELETTRICHE: IL TREND
I valori residui delle auto elettriche possono rappresentare una nota debole, anche se dipende da mercato a mercato. Una ricerca di Autobiz segnala che nel 2023 il tasso di svalutazione dei veicoli elettrici è in aumento sui veicoli elettrici, anche se questa tendenza riguarda di più il Regno Unito, dove le BEV di due anni o meno si svaluteranno 1,9 volte più velocemente rispetto alle vetture endotermiche.
Secondo DAT, sembra che i valori residui di veicoli elettrici di tre anni siano inferiori a quelli delle auto a benzina della stessa età: a luglio 2023, infatti, i veicoli elettrici mantenevano il 60% in media del valore dopo 3 anni, contro il 67% dei modelli diesel e poco meno del 70% dei modelli benzina.
Anche Autovista conferma questo trend: in UK, i valori residui dei veicoli elettrici hanno iniziato a diminuire nel settembre 2022, con discese fino al 14% a maggio 2023, mentre quelli di altri tipi di veicoli (PHEV comprese) crescono.
Prendendo in esame un paese come la Svezia, dove le BEV sono il 33% delle auto nuove, cambia ma di poco: qui, le elettriche hanno perso il 10% del valore in 3 anni, mentre tutti gli altri tipi di carburante hanno guadagnato.
Ancora, AutoTrader a novembre 2023 parlava di “crollo dei prezzi” per le usate elettriche, con un calo del 20% del valore nel Regno Unito e con stime al ribasso anche per il 2024.
IL RUOLO DELLA GARANZIA SULLE BATTERIE
A giocare sui valori residui delle auto elettriche sono sicuramente le batterie e le loro garanzie. Non a caso, chi ha garanzie sugli accumulatori più alte mantiene di più il suo valore, come ad esempio Volvo (marchio che del resto ha sempre mantenuto un valore altissimo), ma anche Kia, Mercedes e Fiat.
Ci sono anche marchi, come Renault, che hanno un vero e proprio programma di certificazione delle batterie, con attestato che si ottiene dopo specifici controlli, e che serve proprio a mantenere alto il valore del veicolo elettrico.
***
CONTINUA A LEGGERE SU FLEETMAGAZINE.COM
Per rimanere sempre aggiornato seguici sul canale Telegram ufficiale e Google News.
Iscriviti alla nostra Newsletter per non perderti le ultime novità di Fleet Magazine.