I vantaggi (fiscali) della trasformazione in autocarro, parla Focaccia Group
Focaccia Group si occupa della trasformazione dei veicoli M1 in autocarro con omologazione N1. In questo modo, è possibile usufruire di maggiori vantaggi in termini fiscali. E non si paga l’ecotassa
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L’Italia è uno dei Paesi europei con una regolamentazione della fiscalità che si differenzia in modo netto tra auto (M1) e autocarro (N1).
Le aziende sono molto interessate all’opportunità di acquistare o noleggiare vetture immatricolate in N1, visti i vantaggi garantiti dal punto di vista del fisco. Vantaggi ai quali adesso si aggiunge il plus di non dover pagare l’ecotassa.
Dopo la deroga alla normativa europea (che a luglio 2017 aveva vietato questa opzione), adesso è possibile immatricolare un’auto come autocarro. Non sempre, però. Bisogna rispettare alcuni parametri. Sono tanti, comunque, i modelli disponibili. Ne abbiamo parlato al Fleet Motor Day 2019 con Marco Leonardi, direttore commerciale di Focaccia Group:
IL MERCATO SPINGE
Le Case costruttrici e le società di noleggio si stanno organizzando per poter offrire alle aziende l’opportunità di acquistare o noleggiare vetture immatricolate come autocarro. In quest’ottica, si rivolgono a specialisti del settore. Un esempio è Focaccia Group, che provvede alla trasformazione dei veicoli M1 in autocarro con omologazione N1. L’azienda si occupa sia dell’attività omologativa sia della gestione del kit creato e certificato per la trasformazione delle vetture in autocarro.
COME AVVIENE LA TRASFORMAZIONE
Di solito la trasformazione avviene mediante l’installazione e il montaggio di una paratia divisoria a ridosso dei sedili passeggeri (tra vano bagagli e posti a sedere). Nel rispetto della normativa vigente, inoltre, Focaccia Group ha progettato, sviluppato e brevettato un kit ad hoc, che permette di usufruire della vettura in modo completo, senza creare impedimenti fisici o estetici, superando la soluzione della paratia divisoria e proponendo un’alternativa certificata ed omologata secondo quanto previsto dalla direttiva europea. Il “trucco” è rappresentato da un sistema di ancoraggi. In questo modo il bagagliaio rimane libero.
IL REGIME FISCALE
La domanda c’è perché i vantaggi fiscali sono innegabili, con più possibilità di detrazione. Ovviamente questo tipo di veicoli non è destinato a dirigenti o quadri, ma spesso assegnato al personale operativo e commerciale. Il regime di deducibilità varia notevolmente, a vantaggio degli autocarri. In questo caso, parliamo di un mezzo strumentale e, come tale, qualsiasi costo relativo è deducibile al 100% dal reddito imponibile.
Inoltre, non si paga l’ecotassa. Nel caso di automezzi ad uso promiscuo adibiti all’attività di impresa o lavoro autonomo, invece, sono previste delle detrazioni fiscali di percentuale inferiore.