Veicoli commerciali: le strategie di Arval Italia
Per Arval Italia, il comparto dei veicoli commerciali è sempre stato importante, ma adesso, con l’avvento del Covid e la crescita dell’e-commerce, diventa ancora più strategico. Scopriamo tutti i progetti con Massimiliano Abriola.
In questo articolo
Il settore dei veicoli commerciali è fondamentale per Arval Italia. Non solo in termini quantitativi, ma anche e soprattutto in termini qualitativi.
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Questo è il filo conduttore principale emerso con chiarezza dalla nostra intervista a Massimiliano Abriola, head of product & strategic marketing della società di noleggio in Italia.
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VEICOLI COMMERCIALI: UN SETTORE DINAMICO ANCHE NEL 2020
“Il 2020 è un anno particolare per tutti” esordisce Abriola, sottolineando comunque un andamento positivo del settore, nonostante la pandemia. “Il primo trimestre dell’anno è l’esempio lampante: abbiamo ottenuto un +10% rispetto al 2019, pur con l’avvento del Covid a marzo. Successivamente il lockdown ha rappresentato un periodo transitorio, durante il quale, dopo il primo periodo di stop, i livelli di attività si sono ripresi inaspettatamente già a maggio”.
Merito dell’aumento del business in alcuni settori come, per fare un esempio su tutti, quello della GDO. “In questo contesto, noi non ci siamo mai fermati e siamo riusciti a garantire i servizi fondamentali per quei clienti che avevano bisogno di viaggiare” ribadisce Abriola.
VEICOLI COMMERCIALI ARVAL: 1/4 DELLA FLOTTA
Il peso specifico dei veicoli commerciali all’interno del business di Arval Italia è molto rilevante. “Per noi è una componente fondamentale: un quarto della nostra flotta è costituito da LCV. Ma il peso dei veicoli commerciali all’interno delle nostre strategie non è rappresentato solo dai numeri: è un ambito che ci contraddistingue per la capacità di fornire consulenza ed erogare un servizio all’altezza delle aspettative dei clienti”.
Non solo quantità, ma anche e soprattutto qualità, dunque. “Si può essere specialisti solo se si è specialisti: ciò significa investire su risorse dedicate” spiega Abriola. Arval lo ha fatto, puntando già da tempo su un team di LCV Specialist e su un manager dedicato, che ha il compito di guidare questa divisione.
“Il Covid ha spinto l’accelerazione di alcuni processi di cambiamento che avevamo già avviato, favorendo, ad esempio, l’intermediazione digitale, che nei mesi scorsi è stata indispensabile per supportare il nostro team e i nostri clienti, così come per lavorare con i nostri partner e trovare soluzioni semplici, ma allo stesso tempo efficaci”. Qualche esempio? “L’utilizzo dei pannelli in policarbonato rigido e morbido a bordo dei veicoli commerciali, insieme al kit personale con gel, guanti, mascherine e cestino specifico per garantire la sicurezza delle squadre dei lavoratori e l’adozione dei rivestimenti interni dei pianali di carico, per consentire un’igienizzazione più profonda del mezzo” aggiunge Abriola.
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ALLESTIMENTI E TRANSIZIONE ENERGETICA
L’attenzione per i veicoli allestiti e per i veicoli elettrici è, in particolare, un punto prioritario nella strategia di Arval. “Sul primo aspetto crediamo tanto – ribadisce Abriola – Il veicolo commerciale è un bene strumentale e, quindi, l’allestimento influisce sui livelli di produttività, di sicurezza e di benessere dei driver”.
Per quanto riguarda, invece, il passaggio all’elettrico, “a ottobre Arval ha lanciato ufficialmente il piano strategico Arval Beyond, e una delle componenti fondamentali di questo modello di business è proprio la transizione energetica. In questo senso, crediamo fortemente che i veicoli commerciali potranno recitare la loro parte”. Anche considerando che il Covid ha accelerato il processo di elettrificazione delle flotte e che le Case stanno lanciando diverse novità di prodotto a zero emissioni che, sottolinea ancora il manager della società di noleggio, hanno già oggi “un livello di TCM competitivo o addirittura vantaggioso per l’attività di impresa”.
VISION FUTURA
Abriola, infine, esprime una vision positiva per il futuro del comparto degli LCV, nonostante il momento difficile che stiamo attraversando. “All’interno di un panorama di incertezza, la mobilità di merci e servizi rimane una necessità che non si può fermare e, inoltre, negli ultimi mesi si è verificato indubbiamente un cambio culturale, che ha fatto sì che molte persone si siano avvicinate all’e-commerce e, in generale, alla digitalizzazione”.
Trend, questi ultimi, che favoriranno certamente la centralità del veicolo commerciale come fulcro per garantire un servizio rapido ed efficiente in tutti i settori merceologici.