Volkswagen perde 500 milioni di dollari nell’incendio della Felicity Ace
La nave cargo in fiamme dalla settimana scorsa trasportava 3.945 auto dei brand Audi, Bentley, Lamborghini, Porsche e Volkswagen. L'equipaggio è stato tratto in salvo, ma ora la preoccupazione è per le perdite di carburante.
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L’incendio a bordo della nave per trasporto veicoli Felicity Ace, si proprietà della compagnia Mitsui OSK Lines, è scoppiato il 18 febbraio e i soccorsi stanno ancora eseguendo le operazioni di messa in sicurezza. L’imbarcazione stava viaggiando da Emden, in Germania, a Davisville, nello stato americano del Rhode Island, e si trovava a ovest di Ponta Delgada in Portogallo.
L’equipaggio, composto da 22 persone, è subito stato tratto in salvo, ma a bordo c’erano migliaia vetture del Gruppo Volkswagen: la perdita è stata stimata in mezzo miliardo di dollari, che comunque sarà coperta dalle assicurazioni.
Della messa in sicurezza e del recupero si sta occupando un team di 16 persone della compagnia olandese Boskalis, la stessa che in questo ore sta operando al largo di Corfù per l’altro incendio del traghetto italiano Euroferry Olympia.
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QUASI 4 MILA AUTO DEL GRUPPO
A comunicare la stima del danno è stata Allianz Global Corporate & Specialty (AGCS). Il carico del traghetto per veicoli era costituito da 3.945 auto dei brand Audi, Bentley, Lamborghini, Porsche e Volkswagen, con un valore unitario medio stimato in 99.650 dollari. Ciò porterebbe quindi al totale di mezzo miliardo di dollari di perdita del carico.
Nonostante le fiamme siano state dissipate, il carico potrebbe essere stato già danneggiato. E a rischio c’è anche l’incolumità della stessa Felicity Ace, varata nel 2005, del valore di 24,5 milioni di dollari.
Porsche ha già provveduto a contattare i clienti ai quali era destinato il carico, partito il 10 febbraio scorso, negli Stati Uniti.
NON È LA PRIMA VOLTA
Purtroppo, non è la prima volta che si verifica un danno simile. Il caso più recente nel gennaio del 2019, quando fu proprio una nave del gruppo giapponese, gemella della Mitsui OSK Lines, la Sincerity Ace, a prendere fuoco a largo di Oahu mentre navigava alla volta delle Hawaii. In quell’occasione il carico era composto da vetture giapponesi e ci furono anche delle vittime: 4 persone avevano perso la vita e una è rimasta dispersa.
Ancora nel 2019 la Grande America della Grimaldi si era incendiata affondando poi nel golfo di Biscaglia. A bordo, quella volta, duemila automobili, tra alcune Porsche 911 GT2 RS che giacciono sul fondale a 4.000 metri di profondità, assieme ad ad alcune Audi RS 4 e RS 5.
NAVI PER TRASPORTO AUTO: TROPPO PERICOLOSE
Il capitano Rahul Khanna, global head marine risk consulting di AGCS, ha sottolineato: “Negli ultimi dieci anni, gli incendi sono la terza causa principale delle perdite navali e hanno raggiunto la massima frequenza di 10 in 4 anni alla fine del 2020“.
“Le maggiori preoccupazioni per il settore restano gli incendi per le navi garage, per i traghetti RoRo e per le navi portacontainer. In particolare, le navi per trasporto di automobili possono essere più esposte al fuoco e ai problemi di stabilità“, continua Khanna. Il problema sulla Felicity Ace, così come sulle altre navi da trasporto auto, è rappresentato proprio dal carico.
Per facilitare il trasporto di veicoli “gli spazi interni non sono divisi in sezioni protette da paratie (come nelle altre navi mercantili) e ciò può avere un impatto negativo sulla sicurezza antincendio. Bastano un piccolo inizio di fuoco su un veicolo o il cortocircuito di una batteria di un’auto elettrica – spiega Rahul Khanna – e il problema può andare fuori controllo molto rapidamente”.
A questo si aggiunge che “i veicoli sono molto vicini e quindi non facilmente accessibili una volta completato il carico. E come se non bastasse il grande volume d’aria all’interno dei ponti garage aperti fornisce una grande quantità di ossigeno per alimentare le fiamme in caso di incendio“.
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