Tesla alla carica: prezzi al ribasso per i Supercharger
Tesla ha ridotto le tariffe e introdotto nuovi abbonamenti per i non clienti ai suoi Supercharger in Italia, espandendo l'accesso alla sua rete europea.
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Tesla ha recentemente aggiornato la struttura tariffaria per l’uso dei suoi Supercharger in Italia, introducendo tariffe ridotte e nuove opzioni di abbonamento destinate agli utenti di veicoli elettrici non marchiati Tesla. Queste modifiche si inseriscono in un contesto di crescente espansione dell’infrastruttura di ricarica e di competizione nel settore automobilistico elettrico.
Nuove tariffe e abbonamenti
La principale novità è la riduzione del costo dell’abbonamento mensile per i non clienti, che passa da 12,99 euro a 9,99 euro. Tesla ha anche introdotto un’opzione di abbonamento annuale per 100 euro, offrendo così un risparmio del 16% rispetto al piano mensile. Queste opzioni sono state ideate per incentivare l’uso dei Supercharger da parte di proprietari di veicoli elettrici di altre marche.
La tariffa a consumo rimane disponibile, con i costi che variano in base all’orario e alla località delle stazioni di ricarica. Per usufruire delle nuove tariffe, è necessario aggiornare l’applicazione Tesla alla versione 4.32 o superiore. I possessori di veicoli Tesla continueranno a beneficiare delle condizioni preferenziali senza alcuna variazione.
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Espansione della rete di ricarica
Tesla continua a espandere la sua rete di Supercharger, che al momento conta più di 14.000 unità distribuite in oltre 1.100 località in 30 paesi europei. Oltre il 70% di questa rete è ora accessibile ai veicoli non Tesla, con piani per ulteriori espansioni nei prossimi anni. L’espansione della rete di ricarica non solo rafforza la posizione di Tesla nel mercato, ma contribuisce anche agli obiettivi di sostenibilità ambientale.
L’aggiornamento tariffario di Tesla è stato accolto con interesse dagli esperti di settore, che lo considerano un passo strategico per promuovere una più ampia adozione dei veicoli elettrici. Una mossa che potrebbe influenzare le politiche di prezzo e accesso di altre aziende nel settore della mobilità elettrica e rappresenta un ulteriore passo verso la democratizzazione dell’accesso all’infrastruttura di ricarica.
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