Che cos’è la “phantom braking” o frenata fantasma
La frenata automatica di emergenza è un salvavita, oltre che un Adas sempre più richiesto. Ma la tecnologia non è infallibile ed esiste (anche se infrequente) il rischio delle "frenate fantasma", cioè che il sistema freni automaticamente l'auto in assenza di un pericolo reale.
In questo articolo
La frenata fantasma o “phantom braking” è un termine usato per descrivere quando un sistema avanzato di assistenza alla guida (Adas) – o un sistema di guida autonoma – frena senza una buona ragione. Il sistema può falsamente rilevare un oggetto sulla strada o prevedere una collisione che in realtà non accadrà e usare i freni per cercare di evitarlo.
Ovviamente, la frenata fantasma è qualcosa da evitare, in quanto oltre a essere un fastidio non da poco può causare incidenti. Attivare una frenata di emergenza senza una reale emergenza, ad esempio quando l’automobilista si avvicina troppo all’auto che lo precede (magari nel corso di un sorpasso) porta il rischio di essere tamponanti dalle auto che seguono.
LA FRENATA AUTOMATICA
La frenata automatica di emergenza o Autonomous Emergency Braking System (AEB o AEBS) è di grande aiuto per evitare tamponamenti oltre che un vero e proprio “salvavita” per gli utenti più deboli della strada.
Leggi Anche: Come funziona la frenata automatica o Automatic Emergency Braking
Il sistema monitora l’area antistante al veicolo con l’ausilio di sensori e telecamere. Dopo un primo avviso acustico o visivo, questo Adas avvisa della distanza critica con una singola frenata e – se il driver non interviene – effettua automaticamente una frenata, evitando la collisione o riducendone le conseguenze.
Ovviamente la tecnologia non è infallibile : possono esserci casi in cui la frenata automatica non funziona per eccesso (la phantom braking) o per difetto, ignorando l’ostacolo non abbastanza visibile.
IL PROBLEMA DELLA GUIDA AUTONOMA
Sebbene molte tecnologie di guida autonoma sono già presenti sulle nuove auto, e da non pochi anni, la guida autonoma completa è ancora lontana dall’esistere. Gli OEM più avanzati sotto questo profilo – come l’Autopilot di Tesla – si sono spinti fino al livello 3 di automazione, tale per cui le auto possono sostituire il conducente in alcune manovre.
Leggi Anche: I livelli della guida autonoma: ecco quali sono e cosa indicano
Affidarsi completamente alla guida autonoma è ancora impossibile, perché le auto non si muovono in contesti ideali e perfettamente prevedibili, ma su strade reali, dove – ad esempio – la segnaletica orizzontale può essere poco visibile, la carreggiata magari è rovinata, il comportamento di guida altrui non è controllabile ed esistono milioni di incognite da processare.
RISARCIMENTO PER LA FRENATA FANTASMA DI TESLA
La proprietaria di una Tesla Model X con problemi di Phantom Braking ha ottenuto un rimborso di 99.416 euro dal tribunale di Monaco. Una sentenza che apre un precedente, riguardo a un problema (quello delle frenate fantasma per Tesla) che ha richiamato più volte l’attenzione dell’agenzia governativa statunitense National Highway Traffic Safety Administration. Il tribunale ha concluso che “una frenata improvvisa rappresenta un serio pericolo per il traffico cittadino” e poco importa che, secondo la difesa di Tesla, l’Autopilot non era destinato all’uso nel traffico cittadino.
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