Alle porte di San Valentino, ripercorriamo alcune tra le storie d'amore più romantiche del cinema. Tutte consumatesi a bordo di un'automobile per due.
In questo articolo
Camporella, dalla Treccani: piccolo prato, campicello. E non solo. Camporella vuol dire farci l’amore su quel prato. È l’antichissima e ben diffusa pratica dell’amoreggiare all’aria aperta, con l’erbetta sotto la schiena e il cielo sulla testa. In tempi più moderni, con il sedile reclinato e i finestrini abbassati.
Pratica ben consolidata, è tuttavia mal vista dalla legge che la punisce con multe dai 5 ai 30mila euro. Amena, rurale e anche trasgressiva dunque. Non stupisce che gli italiani la apprezzino. È degli abitanti dello Stivale il primato mondiale di amanti da camporella, con il 95% che ha fatto l’amore in auto almeno una volta nella vita (lo ha scoperto un sondaggio del produttore di sex toys LELO).
Tra pochi giorni arriva San Valentino, la festa degli innamorati. Quale modo migliore per festeggiare se non con una spensierata camporella, magari ispirandosi ad alcune delle più grandi storie d’amore del cinema con un’auto come protagonista.
Approfondisci: 10 film a tema auto da guardare in streaming
LE AUTO PIÙ ROMANTICHE DEL CINEMA
1. Renault Type CB Coupé de Ville – Titanic
La scena d’amore in auto più bella del cinema è anche la più insolita. Paradossale perché l’auto in questione non stava su un campo ma in mezzo al mare, per la precisione dentro quel tristemente noto transatlantico chiamato Titanic.
Adatta anche ai minori, la scena non rivela niente di esplicito, non serve. Basta il fotogramma di una mano per cogliere l’intensità dell’incontro tra gli allora giovanissimi Leonardo Di Caprio e Kate Winslet, aka Jack e Rose. Intenti a giurarsi amore eterno a bordo di una vecchia Renault Type CB Coupé de Ville.
2. Rolls-Royce Silver Cloud III Drophead Coupé – Ieri, oggi, domani
“Non perderti per niente al mondo lo spettacolo di arte varia di un uomo innamorato” o di una donna innamorata, elegantissima e al volante. Soprattutto se questa donna è Sophia Loren, diretta da Vittorio De Sica e accompagnata da Marcello Mastroianni.
Quello di Ieri, oggi, domani è uno dei giri in macchina più intenso della storia del cinema. Pochi chilometri percorsi a folle velocità, mentre si discute del futuro di un amore, ci si prende, ci si lascia, si litiga furiosamente e ci bacia appassionatamente.
3. Chevrolet Chevelle – Non per soldi… ma per amore
È stata definita la miglior commedia romantica moderna, non poteva non essere nella nostra lista. Non poteva non esserci l’ormai mitologica scena del diciannovenne Lloyd Dobler che, per conquistare l’amata Diane, le dedica una serenata decisamente anni ’80, facendo risuonare le note di In your eyes di Peter Gabriel sotto la finestra.
A far da sfondo a uno delle più copiate dichiarazioni d’amore una Chevrolet Chevelle metalizzata. La stessa su cui i giovani protagonisti, interpretati da John Cusack e Ione Skye, finiranno per consumare, finalmente, il loro amore tormentato.
Leggi anche: Storie, uomini e leggende. I 10 libri di auto da leggere
4. Alfa Romeo Duetto – Il laureato
La scena più famosa si svolge su un bus. Il bus che accoglie una giovanissima Katharine Ross in abito da sposa intenta a fuggire dall’altare. Al suo fianco, un confuso Dustin Hoffman, aka Benjamin Braddock, che da quell’altare è arrivato improvviso a portarla via.
Arrivato in chiesa dopo una folle corsa a bordo di una rossissima Alfa Romeo Duetto, quarta protagonista del film. Fu grazie a quella scena che gli americani si innamorarono della filante auto italiana.
5. Ford V8 Fordor Sedan – Bonnie & Clyde
Non tutte le storie d’amore hanno il lieto fine, specie quando si tratta di un amore fuori legge, con protagonisti due tra i criminali più ricercati della storia. Parliamo di Bonnie & Clyde, la coppietta di elegantissimi rapinatori che, negli anni ’30, terrorizzò gli Stati Uniti del Sud.
Sempre a bordo di una Ford V8 Fordor Sedan, fedelissima compagna di scorribande e delitti. Abbastanza spaziosa da contenere il lauto bottino, sufficientemente veloce per fuggire a tutto gas dai poliziotti alle calcagna.