Autovelox illegali: come ricorrere in caso di multa
Molti degli autovelox italiani non sono omologati ed è possibile fare ricorso in caso di sanzione per eccesso di velocità
In Italia è presente il 10% degli autovelox di tutto il mondo. E, affermano gli esperti, sarebbero tutti illegali. Il consulente tecnico, membro del Centro Tutela Legale, Giorgio Marcon ha infatti sottolineato come gli autovelox italiani non sono stati sottoposti a una verifica preliminare da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ne certifichi i necessari requisiti legali e metrologici.
E la stessa Cassazione, con più di una recente sentenza, ha stabilito che la sola omologazione non è sufficiente per validare multe effettuate tramite rilevamenti di autovelox non del tutto a norma con la legge. Teoricamente, potrebbero dunque essere annullate tutte le sanzioni prese per eccesso di velocità di fronte a un autovelox, ecco con quale procedura.
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Quando la multa con autovelox è illegale
È possibile fare ricorso dopo aver ricevuto una multa per eccesso di velocità nei seguenti casi:
- Autovelox non leggibile
- Strumento non annualmente tarato
- Installazione su strada urbana non idonea
- Mancata segnalazione della presenza di autovelox (entro 250 m o 150 m in caso di strade extraurbane secondarie)
Se il proprio caso rientra nella casistica sopraelencata è possibile contestare la sanzione in autonomia – si consiglia il supporto di un avvocato in caso di multe superiori ai 1000 euro. Basta depositare il modulo prestampato disponibile in cancelleria presso l’ufficio del giudice di pace entro 30 giorni dalla notifica del verbale. O, in alternativa, inviare il verbale tramite raccomandata al prefetto con le motivazioni del ricorso entro 60 giorni dalla ricezione del verbale.
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