40 anni di storia in 20 auto: così le art cars di Bmw hanno creato il mito
Bellissime, uniche, leggendarie: così potremmo definire le 20 vetture che BMW ha "prestato" ad altrettanti artisti, nel corso degli ultimi 40 anni, per trasformare le sue auto in opere d'arte.
Nel 1975 inizia la storia straordinaria di una caleidoscopica collezione che ha fatto leggenda. Parliamo delle 20 BMW Art Cars. L’ultima arrivata, a febbraio 2022, è un piacevole ritorno: la seconda auto d’artista firmata Jeff Koons.
BMW ART CARS, UNA TRADIZIONE LUNGA 40 ANNI
Nate dall’idea del pilota francese Hervé Poulain che, possiamo immaginare, guardando la sua auto da corsa si chiese, “Cosa potrebbe rendere la mia BMW ancora più bella? Cosa potrebbe renderla unica?“.
Esclusività, questo cercava Poulain. Una scintilla, un’idea la cui portata pochi, forse nessuno, poteva immaginare. Quella di unire arte e automobili, dando origine a un progetto lungo 40 anni, che ha prodotto 19 opere. Le Art Cars BMW, appunto. E non pensiate che siano concept cars, perché sono molto di più.
La trovata è semplice: un artista celebre, una BMW e nessun limite alla fantasia. Per qualsiasi appassionato di motori, ogni auto è un opera d’arte, come la Lamborghini Countach LP 500, o la Ferrari GT Tour de France, presentate quest’anno al Concorso d’Eleganza Villa d’Este. Ma Bmw ha elevato il concetto all’ennesima potenza.
BMW per permettere a tutti gli appassionati del marchio, ha fatto un regalo a chi vuole ammirare tutte le art cars esistenti. Unendo le forze con Acute Art, azienda all’avanguardia nella realtà virtuale applicata all’arte, per dare nuova vita agli iconici modelli. Dal 2021 è infatti disponibile una applicazione per vivere, se non con mano, almeno a 360° le Art Cars BMW.
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