Fisker cerca fabbriche in Europa per produrre la Pear
Fisker pensa all'Europa per la produzione del suo secondo SUV, Pear. Il Vecchio Continente, comunque, non sarebbe l'unica opzione, ma una decisione dovrà essere presa entro qualche mese
Dopo Ocean, il SUV attualmente in produzione nello stabilimento austriaco della Magna a Graz, Fisker – casa automobilistica statunitense fondata dall’omonimo Henrik Fisker – starebbe adesso valutando la possibilità di avviare la produzione del suo secondo modello, Pear, in Europa, magari proprio in un secondo impianto vicino a Graz.
A parlarne è proprio il fondatore ed amministratore delegato in un’intervista alla rivista tedesca Handelsblatt: “Stiamo valutando le opzioni per costruire in Europa”. Il Vecchio Continente, comunque, non sarebbe l’unica opzione, ma una decisione dovrà essere presa entro qualche mese (prima dell’avvio dell’assemblaggio della stessa Pear nello stabilimento Foxconn in Ohio, a Lordstown).
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FISKER POTREBBE COSTRUIRE IN EUROPA
Tra le ipotesi al vaglio ci sarebbe la possibilità di sfruttare un impianto già esistente, appaltando la produzione ad un’azienda partner, proprio come già accade per il SUV Ocean. Soprattutto perché Fisker è più orientata su progettazione, sviluppo e vendite, un business model che non prevede quindi la proprietà di un impianto di assemblaggio. Con l’arrivo, entro il 2025, di altri modelli (quattro o cinque in programma), la produzione a contratto potrebbe però non essere più vantaggiosa.
Oltre all’aspetto economico, ci sarebbe anche da sciogliere il nodo su dove allocare gli impianti: la Germania sarebbe un Paese strategico, ma gli alti costi energetici non sarebbero così convenienti. Al contrario, l’Europa orientale permetterebbe costi di manutenzione più contenuti, ma a fronte di personale meno qualificato che richiederebbe investimenti, in termini di tempo e denaro, per la formazione.
Oltre a Usa ed Europa, Fisker ha raccontato di essere interessato a prendere accordi con un’azienda automotive in India per la produzione di un’elettrica sotto i 20 mila dollari.
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