Linee guida per le opere stradali: sostenibili e in ottica PNRR
Le Linee Guida serviranno da manuale pratico sia per i soggetti proponenti e attuatori in fase di predisposizione dei progetti di fattibilità tecnico economica (PFTE), sia per la Struttura Tecnica di Missione del Mims (STM).
In questo articolo
Pubblicate sul sito del Mims le linee guide per le opere stradali pubbliche che riceveranno i finanziamenti in relazione alla loto fattibilità tecnica e alle dimensioni economiche, sociali e ambientali della sostenibilità fissate a livello internazionale.
Questa è la finalità delle “Linee guida operative per la valutazione degli investimenti in opere pubbliche – settore stradale” adottate con il decreto firmato dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini.
Il documento di carattere tecnico fornisce un quadro analitico di riferimento per valutare le future proposte progettuali relative agli interventi stradali e autostradali di competenza del Ministero.
COSA CONTENGONO LE LINEE GUIDA PER LE OPERE STRADALI
Le Linee Guida serviranno da manuale pratico sia per i soggetti proponenti e attuatori in fase di predisposizione dei progetti di fattibilità tecnico economica (PFTE), sia per la Struttura Tecnica di Missione del Mims (STM) chiamata a supportare le direzioni generali competenti nel valutare le opere ai fini della loro ammissibilità ai finanziamenti pubblici.
È importante che le Linee guida pongano l’accento sulla sostenibilità ambientale, perché si rifanno direttamente al principio ‘do no significant harm’ (parafrasando, nessun intervento eccessivamente invasivo) al centro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
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FAVORIRE MOBILITÀ E SVILUPPO ECONOMICO
Il documento prevede anche regole per la sostenibilità sociale di una infrastruttura. Nelle Linee guida si sottolinea l’importanza del criterio dell’accessibilità, intesa come potenziamento delle connessioni per favorire la mobilità delle persone e, in particolare, il miglioramento della fruizione delle reti da parte dei gruppi sociali più deboli e vulnerabili.
Inoltre, la valutazione dell’accessibilità deve guardare all’impatto dell’opera stradale sullo sviluppo economico di un territorio e, di conseguenza, sulle prospettive occupazionali che essa genera.
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