Mercato auto ottobre 2022: l’ultimo trimestre apre a +14,84%
Finalmente si aprono gli incentivi alle flotte, ma il dato delle elettriche resta preoccupante: a ottobre le nuove targhe di auto a corrente sono state soltanto 3.672, quasi la metà dell’ottobre precedente (-48,16%).
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A ottobre 2022 il mercato auto riesce a superare il risultato positivo di settembre ( +5,57%), raggiungendo quota +14,84%. L’ultimo trimestre del 2022, quindi, apre con il piede giusto, anche in previsione del fatto che proprio da oggi (mercoledì 2 novembre), a ben tre mesi dall’approvazione del decreto, diventa finalmente operativo l’ampliamento della platea dei beneficiari dell’ecobonus, che ora comprende le società di noleggio.
Un dato, quello del mese appena concluso riportato nel report Dataforce, che però attenua di poco il passivo del cumulato annuo: -13,69%, con una perdita rispetto al 2021 di quasi 174.000 nuove targhe.
“Nella serata di giovedì scorso, 27 ottobre, il Parlamento Europeo e il Consiglio hanno raggiunto l’accordo definitivo per mettere al bando a partire dal 2035 le automobili nuove a combustione”, commenta Salvatore Saladino, Country Manager di Dataforce Italia, “completando in via definitiva l’assist all’ingresso dei marchi cinesi in Europa, che a questo punto diventeranno a breve i veri protagonisti del mercato riportandolo a volumi che le case europee hanno deciso di non volere più. Un bene per il consumatore finale, un disastro per l’industria europea”.
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MERCATO AUTO OTTOBRE 2022
Il forecast di fine anno per le autovetture viene ritoccato al rialzo a quota 1.300.000 automobili, con un calo sul 2021 dell’11,1%, mentre per gli LCV la stima rimane inalterata a 150.000 immatricolazioni, con una perdita del 13,3%.
A ottobre sono state targate 116.237 automobili e 12.854 veicoli commerciali leggeri, per un totale di 129.091 immatricolazioni (+12,18%), cui si aggiunge l’ormai sempre più modesto contributo delle importazioni parallele (876 Passenger Cars, nell’ottobre precedente furono 3.447, e 66 Light Commercial Vehicles, nel 2021 furono 73), per un totale complessivo di 130.033 unità (+9,64%).
NON C’È SPERANZA PER I PRIVATI?
Della pur modesta ripresa di ottobre, non ne beneficia il grande malato del mercato dell’auto: il canale degli acquisti dei privati, che raggiunge una quota di mercato inferiore al 59%, quasi 8 punti in meno rispetto a ottobre 2021 e riesce a stento a mantenersi in territorio positivo (+1,51%).
Il noleggio a lungo termine continua ad essere l’unica speranza nel mercato, con quasi 11.000 immatricolazioni in più (+15.019 targhe rispetto al 2021), ascrivibile quasi esclusivamente al long rent. La market share è vicinissima al 25%.
Il NLT segna +61,17% (sul cumulato anno +10,67%) e rimane l’unico canale in positivo dell’intero mercato. Largamente attivo con un +82,11% anche lo short term, ancora distante dai risultati ante-Covid, e un passivo del 2022 a -23,21%.
Positive anche le auto-immatricolazioni a ottobre (+6,85%), ma soltanto grazie alle concessionari e(+11,66%). Case Auto (-40,83%) e noleggio di dealer e Oem (-8,4%) sono in caduta libera.
VEICOLI COMMERCIALI ANCORA IN NEGATIVO
Il settore dei Veicoli Commerciali leggeri continua a far segnare un dato negativo, -7,24% a ottobre, con il cumulato annuo in flessione dell’11,55% (cioè circa 16.500 unità in meno).
A ottobre il mercato dei veicoli commerciali contiene le perdite a -7,24%. Il saldo dei primi 10 mesi è di 125.913 unità, 16.500 circa in meno rispetto allo stesso periodo del 2021 (-11,55%). Contrariamente alle passenger cars, a perdere terreno a ottobre sono stati i due canali del noleggio. Il lungo termine (-24,33%), che comunque si mantiene sopra la linea di galleggiamento sull’anno (+10,07%), e il breve termine (-24,68%).
Pressoché stabile il canale delle auto-immatricolazioni (-0,54%), mentre i “privati” (ditte, artigiani e professionisti) hanno fatto segnare una modesta crescita (+2,41%) e le società in proprietà e in leasing (+8%) hanno contribuito ad attenuare il dato negativo.
Il canale delle società in proprietà e leasing rimane il comparto principale del mercato degli LCV con una market share attorno al 42,5%. La perdita dei primi 10 mesi è del 15,79%. A stare peggio sono il canale dei privati (-24,62% su base annua) e lo short rent (-26,77%). Le auto-immatricolazioni (-14,89% nel 2022) non raggiungono la market share del 5%.
RIPRESA DEL DIESEL, SI AFFOSSA L’ELETTRICA
“A pochi giorni dalla surreale decisione europea”, aggiunge Laura Gobbini, Project management Data Analist di Dataforce, “l’elettrico in Italia fa registrare un poco edificante -48% nel mese di ottobre, che diventa -27% sul cumulato annuo, nonostante i 148 milioni di euro di fondi ancora a disposizione fino alla fine dell’anno. Mi aspetto che il nuovo Ministro della Mobilità e delle Infrastrutture sostenibili cominci a occuparsi di questo, oltre che di rave party e di porti”.
E infatti ad ottobre le auto a benzina raggiungono una quota di mercato del 48,66%, con una crescita rispetto allo stesso mese del 2021 del 16,55%. Le benzina convenzionali segnano +22,74%, mentre le mild hybrid (+9,3%). Il diesel, con una market share del 25%, a ottobre segna un vistoso +21,36%. Le mild hybrid diesel si confermano un quarto rispetto alle diesel normali.
Le auto ibride “vere” tornano a crescere anche nella tipologia plug-in (+16,72% a ottobre), ma meno delle full hybrid (+38,29%). Le immatricolazioni di auto a gpl salgono di più della media del mercato (+16,08%), mentre continua la fase di grande depressione delle auto a metano (scese a ottobre dalle 1.411 unità del 2021 a sole 475).
Il dato più significativo è il crollo delle immatricolazioni di auto elettriche: a ottobre le nuove targhe di auto a corrente sono state soltanto 3.672, quasi la metà dell’ottobre precedente (-48,16%). Su base annua, la perdita è del 27,26%. La quota di mercato è incagliata nel 3,59%.
EMISSIONI MEDIE DI CO2
Le emissioni medie di CO2 delle auto immatricolate a ottobre sono in leggera crescita, a 121 g/km. Nel cumulato annuo il livello è appena inferiore: 120 g/km.
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