Sov-help: un rapido Sos per la ricarica delle auto elettriche
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Cosa fare se si rimane a piedi alla guida di un veicolo elettrico? A Milano e Monza è attivo “Sov-help”, una sorta di sos ricarica auto elettriche. Come esiste il carro attrezzi per le auto standard, così questo di mezzo di soccorso per i veicoli elettrici raggiunge l’auto a emissioni zero rimasta senza carica per un pieno di elettricità.
SERVIZIO GRATUITO
La “colonnina elettrica mobile su ruote”, ideata dall’associazione ambientalista Class Onlus, ha ricevuto il contributo di Fondazione Cariplo, Cobat – Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo e della società delle Ferrovie Nord, SEMS, con la partecipazione della Regione Lombardia e dell’impresa Lombarda S&H. Il servizio è a disposizione gratuitamente dei possessori di veicoli elettrici circolanti sulle strade delle province di Milano e Monza-Brianza, basta chiamare il numero verde 27201315 o scaricare l’apposita App.
RISPARMIO DI TEMPO
Spiega il presidente di Class Onlus, Camillo Piazza: “Conosciamo praticamente tutti i possessori di auto elettrica nell’area milanese, sono un migliaio. Il servizio è attivo da questa estate ma finora avremo risposto a non più di dieci chiamate, segno che chi usa l’elettrico lo fa in modo appropriato. Per un guidatore è comunque una sicurezza sapere di non rimanere a piedi. Abbiamo fatto delle prove e con il carro attrezzi occorrono 4 ore e mezza dall’arrivo dei soccorsi perché il driver fossa tornare alla guida, con il nostro mezzo bastano 25 minuti”.
I veicoli a disposizione per il sos ricarica auto elettriche sono due Fiat Panda retrofittate elettriche per garantire i soccorsi a Milano città e un Ducato bifuel, in grado di trasportare ben una tonnellata di batterie, per le zone fuori Milano, che comprendono la Brianza ma anche la bassa bergamasca. Dopo una ricarica di 15 minuti circa l’automobilista può ripartire verso la colonnina di ricarica più vicina. Il sistema permette di alimentare tutti i veicoli in circolazione, utilizzando sia la modalità di ricarica di modo TRE (in tutte le tipologie 2 – 3a e 3c) in corrente alternata a 22 kWh, sia in corrente continua in modo 4 (in modalità CHAdeMO), ed è particolarmente indicato in città ancora sprovviste di un’adeguata distribuzione territoriale di colonnine.
UNA SICUREZZA IN PIU’
La sperimentazione, effettuata grazie al contributo della Fondazione Cariplo, si esaurisce a maggio di questo anno, ma il presidente Camillo Piazza promette che il servizio rimarrà attivo: “Chiederemo all’Aci o a Europa assistant di integrarlo nella loro proposta assicurativa. Di per sé è fuori mercato, considerato il ridotto numero del parco elettrico circolante, quando le macchine elettriche saranno un milione sarà anche più conveniente economicamente. Intanto tutti si sentono più al sicuro. Anche questo è un incentivo per acquistare l’elettrico”.