A quali dipendenti posso proporre il carpooling? Ecco l’identikit del carpooler perfetto

Il carpooling si dimostra un metodo efficace per risparmiare emissioni e costi di viaggio per i 20 milioni di pendolari italiani (dati ISTAT) che, nel 70,7% dei casi, scelgono di muoversi con l’auto privata.
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Abbiamo parlato diverse volte dell’importanza e dell’efficacia del carpooling aziendale (secondo l’ISPRA, circa il 25% delle emissioni totali di CO2 in Italia deriva dai trasporti), ora l‘Osservatorio Aziende In Movimento realizzato da Jojob Real Time Carpooling, che ha analizzato i dati delle 2.926 sedi aziendali e le abitudini dei 177.637 dipendenti coinvolti, abbiamo dei dati reali sull’uso di questa modalità di spostamento in Italia.
I dati del primo semestre 2024 parlano di 290.256 viaggi in carpooling certificati, ovvero l’equivalente di oltre 166.000 auto tolte dalle strade, 553.516 kg di CO2 in meno e un risparmio totale per i dipendenti di 845.660 euro. Il carpooling si dimostra così un metodo efficace per risparmiare emissioni e costi di viaggio per i 20 milioni di pendolari italiani (dati ISTAT) che, nel 70,7% dei casi, scelgono di muoversi con l’auto privata.
Oltre la metà dei dipendenti (53%) coinvolti in progetti aziendali di carpooling afferma di condividere l’auto per una media di 5 giorni a settimana, mentre il 18,2% condivide il tragitto casa-lavoro per una media di 4 giorni a settimana e il 15,9% per 3 giorni: è chiaro quindi che è un sistema efficace. Ma a chi proporlo in azienda?
L’identikit dei carpooler in azienda: ecco a quali dipendenti proporlo
Secondo l’indagine di Jojob Real Time Carpooling, il carpooler “medio” è un dipendente attento in primis al risparmio economico (61,4%), motivato però anche dalla volontà di compartecipare alla riduzione dell’impatto ambientale (15,4%) e dalla socializzazione offerta dalla condivisione del viaggio (6,5%).
Oltre a questo, il dipendente ideale beneficiario del carpooling è chi non ha alternative di trasporto pubblico o privato (5,6%).
Come compensare il guidatore per il viaggio?
Nell’8,5% dei casi i carpooler si accordano per un compenso quotidiano o periodico da riconoscere all’autista. La maggior parte dei carpooler divide le spese organizzando l’utilizzo delle auto private a turno (64%), mentre il 13,5% approfitta della transazione gestita dall’app di Jojob per restituire al guidatore le spese sostenute.
Leggi Anche: Come ridurre i costi del rent-a-car in azienda.
Dove si usa di più il carpooling in Italia
L’Osservatorio Aziende in Movimento di Jojob ha permesso di fotografare l’andamento del carpooling in tutta Italia, individuando anche le regioni e le province in cui si registrano più viaggi condivisi.
Analizzando le Regioni italiane, sul primo gradino del podio troviamo la Lombardia con il 18,3% delle aziende ad aver adottato il carpooling. A seguire l’Emilia-Romagna, che registra un 16,7% delle sedi sul totale nazionale, e al terzo posto il Lazio con l’8,7% delle sedi.
A livello provinciale, al primo posto troviamo Roma con il 7,6% di sedi attive sul totale nazionale, al secondo posto la provincia di Brescia, con il 4,3%, mentre al terzo gradino si trova Trento con il 4,1% delle sedi.
“Il carpooling offre significativi benefici sia alle aziende che ai dipendenti, soprattutto in contesti urbanizzati come la Lombardia o il Piemonte – ha sottolineato Gerard Albertengo, CEO e fondatore di Jojob – In generale, emerge sempre più nettamente l’importanza, all’interno della struttura aziendale, della figura del Mobility Manager, responsabile della pianificazione e della gestione della mobilità aziendale: grazie al suo lavoro è possibile implementare soluzioni per ridurre l’impatto ambientale degli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti, aumentando al tempo stesso il benessere dei lavoratori”.
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