Estée Lauder: una flotta premium in viaggio verso il green
La flotta di Estée Lauder Italia punta sul green: il presente, in termini di motorizzazioni, è sempre il diesel, che consente al parco auto dell’azienda di avere una media di emissioni di soli 105 g/km. Ibrido e elettrico saranno il futuro. Ne parliamo con il Fleet Manager, Patrick Vella.
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Per un’azienda internazionale, il contenimento delle emissioni gioca oggi un ruolo essenziale all’interno della gestione del parco auto. La vettura aziendale, però, rimane anche e soprattutto un benefit per i manager e per i dipendenti che la guidano.
La “summa” di questi due elementi caratterizza la flotta di Estée Lauder, nota e rilevante azienda nell’ambito dei cosmetici, dei profumi e dei prodotti per la cura della pelle e dei capelli.
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LA FLOTTA AZIENDALE DI ESTEE LAUDER
Quello della filiale italiana di Estée Lauder, che ha sede principale a Milano, è un parco auto decisamente premium, con una policy che sta puntando al green e alla sicurezza di chi viaggia. La formula prescelta, ovviamente, è il noleggio, con tre diversi fornitori (ALD Automotive, Arval e Athlon).
“Abbiamo 130 veicoli – esordisce il Fleet Manager, Patrick Vella –, divisi in sei diverse fasce, appartenenti a determinati brand premium: Gruppo Volkswagen, BMW, Mercedes e Lexus. La nostra car policy è user chooser (ad eccezione dell’ultima fascia, quella delle piccole), ma la car list viene scelta dall’azienda. Tutte le auto appartengono alle marche sovracitate”.
MEDIA DI EMISSIONI
Da tempo Estée Lauder punta a ridurre le emissioni della sua flotta aziendale. “Abbiamo introdotto la prima ‘soglia’ di CO2 nel 2010, che era di 180 g/km – conferma Vella -, una cifra che poi è stata progressivamente abbassata fino ad arrivare oggi al valore limite di 150 g/km. Possiamo affermare con orgoglio che adesso la media di emissioni del nostro parco auto è di soli 105 g/km, pur avendo in flotta solo veicoli di livello medio alto”.
Il diesel, che è stato demonizzato in Italia e in Europa, è ancora di gran lunga la soluzione migliore, specie nel nostro Paese. “A livello internazionale, Estée Lauder sta procedendo alla sostituzione dei veicoli diesel, ma qui in Italia la situazione è ben diversa: stiamo ancora puntando ancora anche sul gasolio per tutti i driver che hanno chilometraggi elevati e prevalentemente autostradali. Ad oggi, abbiamo in parco solo due vetture ibride, una Full-Hybrid e una Plug-in Hybrid”.
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VERSO IL FUTURO
La visione futura di Patrick Vella in materia di alimentazioni alternative è molto chiara e punta proprio sull’ibrido (scopri qui come funzionano i diversi motori ibridi), che man mano conquisterà sempre maggiore spazio all’interno della flotta dell’azienda. Anche se occorre fare una distinzione molto importante. “Premesso che le Mild Hybrid, a mio avviso, non costituiscono una soluzione per la riduzione delle emissioni, credo che la soluzione migliore per il futuro sia l’ibrido plug-in. A patto che venga usato correttamente. Per questo, occorre prima di tutto ‘creare cultura’ tra i driver. Utilizzare una Plug-in Hybrid solo con il motore termico, senza ricaricare la batteria, non porta alcun vantaggio in termini di risparmio di carburante e di riduzione della CO2” chiarisce Vella.
Estée Lauder guarda con interesse anche il mondo dell’elettrico, considerato anche il considerevole aumento dell’offerta. “Stiamo valutando l’inserimento in flotta di una vettura elettrica di servizio”. Per la ricarica di questa auto a zero emissioni e delle plug-in, c’è già una soluzione in vista, quella di “installare una colonnina nelle nostra sede di Cassina de’ Pecchi”. Estée Lauder, dunque, viaggia a grande velocità verso il green.