Il volante non è più rotondo

Il volante delle auto è rotondo per antonomasia. Basti pensare che in inglese volante si traduce come “steering wheel”, dove wheel significa “ruota”. Ma siamo sicuri che sarà sempre così?

I VOLANTI NON ROTONDI

I volanti dalle forme alternative sono pochi, ma esistono, e forse aumenteranno in futuro, quando la guida autonoma cambierà le nostre abitudini di guida.

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Non parliamo di volanti avveniristici di serie tv o film, ma solo di strumentazione adatta alla strada. Ricordiamo che il volante deve assolutamente essere omologato e che non si può sostituire a piacimento.

LO YOKE DI TESLA

Tesla ha voluto sostituire il tradizionale volante rotondo sulle nuove Model S e Model X con un volante tendenzialmente rettangolare, chiamato Yoke, che già incorpora sulle razze gli indicatori di direzione e il comando i tergicristalli, gli abbaglianti e il clacson.

Forme squadrate e un taglio basso, che non fa superare alla corona l’altezza del mozzo. Le mani hanno una posizione obbligata alle ore 9 e 15.

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Yoke permette una migliore visibilità della strumentazione, la cui visuale è completamente libera. Fra le criticità, l’impossibilità di impugnarlo saldamente in tutte le condizioni, dato che aumentando l’angolo di sterzo le mani non hanno dove aggrapparsi. Qualche disagio per la quasi impossibilità di cambiare posizione, e manovre a bassa velocità non troppo agevoli.

STEER-BY-WIRE DI TOYOTA

Anche il nuovo SUV elettrico Toyota bZ4Xn mostra un volante di ispirazione aeronautica, dalla tipica forma a farfalla. A differenza di quanto accade su Tesla, non sarà però la sola opzione possibile, in Europa è allo studio la sua introduzione come optional, o a bordo di specifiche versioni. 

Il volante steer-by-wire è ideale per liberare completamente lo spazio visivo davanti al display centrale. In questo modo tutte le informazioni diventano più facilmente fruibili, oltre che per chi è seduto al posto di guida, anche per gli altri passeggeri a bordo, in modo che tutti possano vedere tutto, come in un salotto.

IL BREVETTO DI BMW

Bmw ha depositato presso l’ufficio brevetti statunitense (e precedentemente anche in Cina e Germania) disegni tecnici che mostrano un volante con due maniglie semoventi ancorate a un elemento centrale circolare.

Nelle simulazioni comparse sul web, possiamo vedere che la sezione inferiore può essere curvata all’indietro: si tratta di un volante parzialmente pieghevole. Ciò creerebbe più spazio per le gambe. Questo volante può essere adattato a veicoli con un sistema di guida autonoma di livello 4.

IL VOLANTE A BASE PIATTA

Sono volanti circolari, ma appiattiti alla base. Di derivazione sportiva, ne troviamo un esempio nei volanti RS di Audi.

Questo cambio di linea non offre evidenti vantaggi pratici (se non forse dare più spazio alle gambe), ma gli appassionati ne apprezzano lo stile particolare. 

VOLANTE A BARRA

Infine, un tuffo nella storia. Le prime automobili appaiono in Europa attorno al 1880 e non sono dotate di volante, ma di una barra posizionata lateralmente o centralmente, che permette di direzionare il mezzo (qui un interessante excursus sull’origine del volante).

La velocità massima era di 30 km/h, cosicché la barra permette di controllare comodamente il veicolo. Appartiene a questa tipologia la prima auto moderna, la Motorwagen uscita presso la tedesca Mercedes-Benz nel 1886.

Con l’aumentare delle prestazioni, soprattutto per quanto riguarda la velocità, inevitabilmente lo sterzo a barra mette in mostra tutti i suoi limiti. Nel 1896, il volante fa la sua prima apparizione su una vettura sportiva nella competizione automobilistica Parigi-Rouen, ma fino ai primi anni del ventesimo secolo molte continueranno ad adottare lo sterzo a barra. È solo a partire dalla metà del primo decennio del secolo XX che il volante prende definitivamente il sopravvento.

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