DR Automobiles dal Molise all’Europa: l’intervista all’AD Antonella Tortola

Antonella Tortola, amministratore delegato di DR Automobiles, spiega le strategie del gruppo, che sta vivendo un 2022 da record e punta a espandersi in Europa, senza rinunciare alle sue radici molisane. Una storia davvero sui generis, che in futuro vedrà sempre più protagonista anche il mondo delle flotte
In questo articolo
- DR AUTOMOBILES: UNA STORIA ITALIANA
- FM: Quali strategie hanno guidato in questi anni la crescita di DR in Italia?
- FM: Un’offerta destinata a crescere ancora, dato che il vostro portafoglio di brand sta aumentando. Quali sono gli obiettivi?
- FM: A questo proposito che modo si distingueranno i nuovi marchi?
- FM: L’espansione che avete in programma si sposerà con l’impronta di italianità che vi ha sempre contraddistinto?
- FM: Quale sarà l’importanza delle flotte nei piani futuri di DR? Quali saranno i brand e i modelli maggiormente coinvolti?
- FM: Elettrico e green oggi sono due temi sulla bocca di tutti. In che modo state affrontando e affronterete la transizione energetica in atto?
Macchia d’Isernia è un piccolo centro situato nel cuore del Molise: poco più di mille abitanti, che hanno nel loro Dna la creatività e la laboriosità tipiche della nostra Italia. Proprio qui nel 2006 è nata DR Automobiles, un’azienda automobilistica che nel nome porta le iniziali del suo fondatore, Massimo Di Risio.
Un Costruttore che ha e avrà sempre il “Made in Italy” sulla carta d’identità, ma che ora, dopo aver fatto segnare risultati record (una crescita del 140% nel 2021 rispetto al 2020 e un 2022 che già alla fine del primo semestre ha superato i risultati dell’intero scorso anno), punta ad espandersi in Europa: al MiMo, Motor Show a cielo aperto andato in scena a giugno nel capoluogo lombardo, sono stati lanciati ufficialmente i nuovi brand del gruppo, Sportequipe e Ickx, che vanno ad aggiungersi a DR e EVO.
DR AUTOMOBILES: UNA STORIA ITALIANA
Un portafoglio di tutto rispetto, che apre gli orizzonti a nuove sfide: l’amministratore delegato Antonella Tortola, che abbiamo incontrato in una torrida giornata di fine luglio, ne è consapevole. Le sue parole esprimono le idee chiare di un Car Maker che non vuole smettere di crescere, senza dimenticare al tempo stesso le sue origini.
FM: Quali strategie hanno guidato in questi anni la crescita di DR in Italia?
Ci siamo mossi seguendo tre filoni principali: ricerca & sviluppo, comunicazione e crescita della rete. Per quanto riguarda il primo punto, abbiamo lavorato molto per essere riconoscibili sul mercato come una società innovativa che però, al tempo stesso, ha voluto mantenere l’affidabilità e lo stile che da sempre contraddistingue le nostre vetture.

In secondo luogo, abbiamo rafforzato la nostra brand awareness tramite campagne nazionali e locali. Infine, abbiamo potenziato la nostra presenza sul territorio, acquisendo dealer motivati e affidabili dal punto di vista commerciale. Strategie che hanno dato i loro frutti: basti pensare che nel primo semestre del 2022 abbiamo già superato, in termini di volumi, quanto avevamo traguardato nel 2021. Quest’anno, inoltre, abbiamo concluso un accordo con FCA Bank, che ci ha consentito di avvicinarci anche al mondo delle flotte, un settore che sta mostrando sempre più interesse per i nostri prodotti e servizi.
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FM: Un’offerta destinata a crescere ancora, dato che il vostro portafoglio di brand sta aumentando. Quali sono gli obiettivi?
Vogliamo consolidare ulteriormente le vendite in Italia, ma anche nel resto d’Europa: nel 2020 abbiamo fondato, in primis, il marchio EVO, perché, avevamo spostato in alto l’asticella dell’offerta di DR e volevamo essere in grado di rivolgerci ancora al target di clientela che ha sempre apprezzato la nostra affidabilità e il mantra del ‘full optional’ di serie. Adesso con Sportequipe e Ickx vogliamo diversificare ancora maggiormente la nostra proposta.
FM: A questo proposito che modo si distingueranno i nuovi marchi?
Sportequipe assumerà un posizionamento decisamente premium, mentre Icks ci consentirà di entrare nel mondo dei 4×4 di nicchia. Due brand che, insieme a DR e EVO, ci consentiranno di presidiare le diverse esigenze dei clienti, flotte comprese.
Non a caso, abbiamo aggiornato il nostro sistema distributivo per fare in modo che ogni marchio abbia la propria rete e sistemi di assistenza dedicati.
FM: L’espansione che avete in programma si sposerà con l’impronta di italianità che vi ha sempre contraddistinto?
Certamente sì, il progetto DR Automobiles è nato e continuerà a svilupparsi nel nostro Paese, così come la nostra organizzazione è italiana. Dico di più: la storia che abbiamo vissuto ci contraddistingue per il legame con il nostro territorio d’appartenenza, il Molise.
La crescita europea non pregiudicherà questo aspetto, tant’è che il nostro quartier generale è tuttora a Macchia d’Isernia e lo sarà anche in futuro.
FM: Quale sarà l’importanza delle flotte nei piani futuri di DR? Quali saranno i brand e i modelli maggiormente coinvolti?
Le flotte, pur non essendo predominanti, saranno sempre più importanti nelle nostre strategie, come dimostra il recente accordo con FCA Bank: in previsione, il nostro obiettivo è quello di raggiungere il traguardo del 30% delle vendite sui canali corporate.
I brand coinvolti maggiormente in questo progetto saranno DR ed EVO, i nostri marchi di maggior volume, con modelli come DR 4.0, DR 5.0 e DR 6.0, ed EVO 3, EVO 4 e la nuova EVO 5, che sono certamente interessanti per la clientela fleet.
FM: Elettrico e green oggi sono due temi sulla bocca di tutti. In che modo state affrontando e affronterete la transizione energetica in atto?
Devo dire che noi siamo stati e siamo ‘sui generis’ anche in questo aspetto. Da diversi anni, infatti, abbiamo abbandonato il diesel, puntando su GPL e Bifuel, che a nostro avviso sono già oggi una scelta ecologica fattibile e concreta, differentemente dal full electric.
In questo momento la scelta dell’elettrico è sostenuta pressoché da tutti i Costruttori, ma noi siamo convinti che oggi, almeno in Italia, non ci siano ancora i presupposti per sposarla in maniera massiccia.
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Sicuramente l’auto elettrica sarà invece il futuro, specie in ambito urbano, e, quindi, anche noi abbiamo lanciato il nostro modello a zero emissioni (Sportequipe 1), di cui andiamo molto orgogliosi. In generale, però, la crescita degli EV richiede tempo.
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