Diminuiscono gli incidenti, ma aumentano le cattive abitudini alla guida
Nel 2019 è diminuito il numero degli incidenti stradali in Italia. Sempre le stesse invece, le cause dei sinistri: utilizzo dello smartphone al volante e guida in stato di ebbrezza tra tutte.
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Meno incidenti, ma causati dalle solite cattive abitudini. Questo il quadro emerso dall’annuale statistica sugli incidenti stradali in Italia stilata da Istat e Aci. Il calo degli incidenti, però, non significa che gli abitanti dello Stivale siano diventati più prudenti.
Mentre si abbassa il numero di sinistri, infatti, aumenta quello delle violazioni al codice della strada. Con nessun ravvedimento riguardo le cattive abitudini degli italiani alla guida che, ancora troppo spesso, vengono distratti dallo smartphone e non rispettano i limiti di velocità.
INCIDENTI STRADALI: NUMERO DI VITTIME PIÙ BASSO DEL DECENNIO
Nel 2019, sono stati 172.183 gli incidenti stradali con lesioni a persone in Italia, un -0,2% rispetto all’anno precedente. Scende dello 0,6% il numero di feriti (241.384), mentre le vittime (morti entro 30 giorni dall’evento) sono state 3.173. In netto calo è, infine, il numero dei morti che, con il -4,8%, registra il livello più basso degli ultimi 10 anni (che potrebbe diminuire ulteriormente se tutte le auto fossero dotate di Adas adeguati).
Gli utenti più deboli della strada restano i ciclisti, con 253 decessi e un tasso di mortalità in aumento del 15,5%. Diminuiscono, invece, le vittime tra i pedoni (-12,7% e 534 decessi). Per quel che riguarda le fasce di età, sono i giovani tra i 20 e i 29 e gli anziani tra i 75 e gli 89 anni quelli più a rischio, con rispettivamente il 14,7% e il 18% del totale. Per gli uomini si rivelano picchi in tre fasce d’età: 50-54, 20-24 e 45-49. Le donne, invece, sono più colpite tra i 75 e gli 89 anni.
I VIZI DEGLI ITALIANI ALLA GUIDA
Notizie meno positive arrivano sul fronte delle contravvenzioni. Paradossalmente, mentre diminuiscono gli incidenti, aumentano le infrazioni. Nel 2019, sono state ben 8.238.541 le multe elevate per violazione al Codice della Strada, il +6,7% rispetto al 2018.
Eccesso di velocità e sosta vietata
Le violazioni degli articoli 141 e 142 del Codice della Strada, ossia la velocità non moderata in relazione alla strada e il superamento dei limiti di velocità, fanno registrare da sole il 32% delle sanzioni auto comminate nel 2019. Gli italiani hanno la brutta abitudine di correre.
E, una volta fermatisi, sembra non si preoccupino troppo del parcheggio. L’auto viene lasciata dove capita, in barba alle doppie file, ai passi carrai e ai divieti di sosta. Le violazioni degli articoli 157 e 158, quelle dedicate alla disciplina dell’arresto, della fermata e della sosta, sono valse da sole il 43,2% delle multe ricevute dagli italiani.
Sì allo smartphone, no alla cintura
Nei giorni scorsi, si è tornato a parlare della possibilità di aggravare le pene per omicidio stradale in caso di utilizzo dello smartphone. Misura a dir poco necessaria in un paese dove la brutta abitudine di messaggiare al volante continua a prendere piede tra gli automobilisti. Aumentano infatti del 18,6% le contravvenzioni emanate per uso improprio di cuffie o telefoni cellulari.
Aumentate anche le multe per mancato uso di cinture di sicurezza e sistemi di ritenuta per bambini, proprio nell’anno in cui la legge ha reso obbligatorio l’utilizzo dei seggiolini antiabbandono. Sono state 257.234 le multe elevate per mancata cintura di sicurezza, il 26,75% in più rispetto al 2018.
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Brilli e senza assicurazione
Tra le abitudini peggiori degli italiani alla guida c’è quella di mettersi al volante sotto effetto di alcolici. La guida in stato di ebbrezza ha registrato un aumento dell’8,4%, con un totale di 42.485 sanzioni emanate per violazione dell’articolo 186 del Codice della Strada. D’altra parte, è incoraggiante sapere che sono diminuite, invece, le violazioni per guida sotto effetto di stupefacenti (-1,2%).
Concludono la lista delle brutte abitudini degli automobilisti italiani la circolazione in assenza di regolare copertura assicurativa (+4,25%) e lo scorretto comportamento in caso di incidente (+6,35%). A crescere è stato soprattutto il mancato rispetto dei pedoni, che ha registrato un aumento del 9,57%.
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