A Milano diminuiscono le auto inquinanti (grazie a Area B e C)
I dati sono quelli di ACI riportati dal sindaco Giuseppe Sala durante una diretta social. Secondo Sala il merito va all'istituzione delle ztl di Area C, relativa al centro storico, e di Area B, che comprende quasi tutta la città.
“C’è una polemica sugli ingressi che non sono diminuiti ma non è quello il nostro scopo – ha spiegato il sindaco di Milano Giuseppe Sala durante una diretta social – Anche i numeri sulla quantità di polveri sottili sono migliorati, abbiamo calcolato tra il 2023 e il 2022 una diminuzione di 150 tonnellate all’anno di ossido di azoto. Di fatto noi stiamo ottenendo quello che volevamo ottenere e andremo avanti. Nel primo trimestre del 2024 c’è un altro 3% in meno“.
A meritare un elogio, secondo il primo cittadino, è l’istituzione delle ztl di Area C, che limita l’accesso al centro storico, e di Area B, che comprende quasi tutta l’area metropolitana. A confermare l’impatto positivo della sua amministrazione sarebbero anche i dati Aci: a Milano le auto inquinanti sarebbero infatti calate del 12%, a fronte di un -1% nel resto del Paese.
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Tra polemiche e risultati
Un giudizio positivo per le due zone a traffico limitato: la prima, Area C, istituita nel 2012 e che nel suo primo anno dall’entrata in vigore ha portato il numero degli accessi di veicoli privati da 131mila a 90mila auto. E, spiega Sala, “vediamo che c’è una continua discesa. Anche quest’anno sull’anno scorso registriamo una discesa e siamo a circa 74mila ingressi nella cerchia dei bastioni. Confrontandoli con i 131 mila del pre-Area C, abbiamo ridotto di circa il 45% il traffico privato in quell’area“.
Quali sono le auto che circolano a Milano? Secondo i dati riportati dal sindaco, nel 2019 il capoluogo lombardo registrava l’1% di auto elettriche, oggi sono il 6% del parco totale, mentre le ibride sono passate dal 16% al 32%.
“Abbiamo quasi il 40% delle auto a Milano che sono tra elettrico e ibrido, qualcosa di molto significativo“. Dall’altro lato della barricata, le auto a gasolio sono passate dal 51% del parco nel 2019 a un 33% nel 2023.
I primi a sparire comunque non sono stati i motori a combustione, ma gli habitué del centro: chi entra oggi in modo sistematico (almeno 124 giorni sui 247 di provvedimento attivo) è solo l’1% del circolante. Circa il 50% delle vetture che vediamo ogni giorno in centro, quindi, entra solo una volta all’anno.
“Dopo tanti anni il giudizio su area C per me é totalmente positivo“, ha concluso Sala.
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Per l’Area B, più recente e attiva su tutta l’area metropolitana, i risultati sono meno impattanti: un calo del 3% rispetto allo scorso anno. “Non molto – ammette Sala – ma stiamo attenti su una cosa: noi non abbiamo pensato all’area B per non fare entrare i pendolari in città, ma per fare sì che entrino auto più pulite“. E a ben vedere nel 2022 erano i diesel che entravano erano il 40%, nel 2023 sono stati il 32%, mentre le auto ibride ed elettrice sono passate dal 10 al 16%.
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