La mobilità sostenibile passa anche dalla musica dal vivo
Elisa e Coldplay sono solo alcuni degli artisti che negli ultimi anni si sono impegnati nell'organizzare tour sempre più compatibili con l'abbattimento delle emissioni di CO2. Una scelta che viene applicata soprattutto al trasporto e alla logistica dei materiali e delle attrezzature in giro per il mondo.
Ogni tour musicale che si rispetti richiede una preparazione intensa e accurata. Nel corso degli anni i concerti hanno assunto una dimensione sempre più spettacolare e coreografica.
Palchi mastodontici, con schermi grandi come campi da tennis e impianti luci e audio in grado di illuminare e far tremare interi stadi hanno dimostrato quanto ormai si preferisca la forma al contenuto dello spettacolo.
Spettacoli faraonici e allestimenti sempre più complessi con una vocazione tutto fuorché green: è questa la triste realtà che circonda il settore della musica dal vivo ormai da decenni. A seguito degli effetti sempre più evidenti dei cambiamenti climatici, un numero crescente di artisti ha deciso di applicare la parola “sostenibilità” ai propri tour in giro per il mondo.
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Meno camion, meno inquinamento
Oltre a Jovanotti e al suo tanto discusso Jova Beach Party, una delle artiste che in Italia ha preso maggiormente a cuore la causa della sostenibilità applicata al settore della musica dal vivo è stata Elisa.
La cantante Friulana ha deciso per la tournée promozionale del suo ultimo disco Back to the Future andata in scena durante l’estate del 2022, di adottare un approccio “green” per ogni singola data del tour.
Elisa, da tempo in prima linea nella lotta all’inquinamento (celebre è la sua battaglia alle bottiglie di plastica nei concerti) ha deciso di girare le varie regioni italiane appoggiandosi a materiali e strutture locali. I palchi su cui si è esibita l’artista avevano infatti delle dimensioni ridotte e allestimenti provenienti da aziende locali, a chilometro zero.
La maggiore “portabilità” delle attrezzature ha comportato un drastico “taglio” alla quantità di materiali necessari per gli spettacoli, diminuendo il numero di camion impiegati nel trasporto tra una data e l’altra. Meno veicoli in giro per le strade, meno gas di scarico che inquinano l’atmosfera. Una semplice equazione, quella fatta da Elisa durante le preparazione del suo ultimo tour, che potrebbe essere facilmente applicata da moltissimi artisti per rendere i loro concerti più “green” rispetto al passato.
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Sostenibilità in movimento
Ridurre le emissioni di CO2 di oltre il 50%. È questo l’ambizioso obiettivo che i Coldplay hanno deciso di prefissarsi per rendere il loro Music of the Spheres Tour il più sostenibile possibile.
Ogni spettacolo della tournée, che vedrà impegnata la celebre band inglese in tutto il mondo durante l’estate di quest’anno, sarà alimentato da un mix di risorse green (eolica e solare) e biodiesel rinnovabile e certificato. La band sfrutterà anche l’energia dei propri fan attraverso pavimenti cinetici all’avanguardia e biciclette elettriche.
“Quando abbiamo annunciato questo tour – ha dichiarato Phil Harvey, co-manager dei Coldplay – ci siamo impegnati a ridurre le emissioni primarie di carbonio di oltre il 50% rispetto all’ultima tournée. Questo può avvenire solo con partner che condividano questa visione e siano disposti a investire nelle risorse necessarie per realizzarla“.
Per quanto riguarda il trasporto di strumentazioni e palco del Music of the Spheres Tour i Coldplay hanno scelto come partner logistico DHL. La compagnia di trasporti tedesca supporterà la band offrendo i proprio servizio GoGreen Plus: una serie di soluzioni sostenibili che vanno dall’impiego di biocarburanti avanzati per il trasporto merci all’utilizzo di una flotta di veicoli e camion elettrici alimentati con Bio-LNG, un gas naturale liquefatto e ricavato da rifiuti organici.
Il service offerto da DHL si inserisce all’interno di Mission 2050, la strategia di sostenibilità dell’azienda tedesca che mira a raggiungere le zero emissioni nei prossimi 30 anni. Per il 2030 il gruppo è già impegnato nel sotto-obiettivo di avere almeno il 30% del fabbisogno di carburante coperto da combustibili sostenibili. Per ridurre le emissioni di CO2 in linea con l’accordi di Parigi del 2016, DHL investirà entro quella data 7 miliardi di euro in biocarburanti e tecnologie pulite.
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Il vento del cambiamento
La scorsa estate la famosa azienda di camion Scania e Vestas, importante produttore di turbine eoliche, hanno stretto una partnership con i Lukas Graham, una band pop rock danese, per offrire una soluzione più ecologica all’industria musicale.
Il gruppo, impegnato in un tour in madrepatria, si è servito di uno speciale sistema di batterie progettato dall’azienda di camion svedese in grado di accumulare l’energia proveniente dagli aeromotori costruiti dalla compagnia scandinava.
Secondo le due aziende, l’allestimento di questo battery pack alimentato da turbine eoliche ha ridotto le emissioni di anidride carbonica del 98,5%. Durante tutto il tour in Danimarca, i Lukas Graham e il suo entourage hanno utilizzato questo sistema al posto dei generatori diesel come fonte di energia per l’impianto luci e per il suono.
I sei concerti si sono svolti in cinque località diverse, una delle quali completamente fuori dalla rete stradale principale danese. La portabilità di questo sistema anche nei luoghi più impervi dimostra come tecnologie come quelle sviluppate da Scania e Vestas possano essere un motore per la transizione ecologica anche del settore della musica dal vivo.
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