Gli incentivi per le auto elettriche vanno rivisti, secondo Motus-E

Gli incentivi non stanno avendo molto successo, e secondo Motus-E sono da rivedere e, soprattutto, da destinare anche alle flotte aziendali.
In questo articolo
Analizzando quello che si potrebbe definire un vero e proprio flop, Motus-E, associazione che rappresenta gli stakeholder della mobilità elettrica, chiede al governo di rivedere gli incentivi a favore delle auto elettriche.
Il fondo, infatti, non ha avuto molto successo: ad agosto 2022 sono ancora disponibili 175 milioni di euro per le EV a fronte dei 220 iniziali, e circa 197 per le ibride plug-in. Questo ha portato lo stesso Giorgetti a modificare il contributo, portandolo a un massimo di 7.500 € con rottamazione dal 1 agosto 2022.
Leggi Anche: Koelliker lavora con Emeren per potenziare le colonnine
IL NUOVO APPELLO DI MOTUS-E PER LE FLOTTE
“Avevamo previsto già mesi fa che gli incentivi a favore delle auto elettriche non avrebbero funzionato e avevamo reso partecipi di questa previsione il Ministero dello Sviluppo Economico”. Ha dichiarato Francesco Naso, Segretario generale di Motus-E. “Ora apprendiamo anche la proposta di spostare gli incentivi destinati alla mobilità elettrica verso altri comparti, quali per esempio il diesel. Quello che non ci vede d’accordo è il fatto che con una serie di correttivi, già a suo tempo esposti, si potrebbe davvero far ripartire la mobilità elettrica in Italia“.
Secondo Motus-E, e non ha torto, bisognerebbe aprire al settore delle flotte aziendali, che in Italia hanno sempre rappresentato un grosso boost per vendite e immatricolazioni, e che quest’anno non è stato incluso dalle forme di incentivazione. Un problema, perché le flotte garantiscono un usato di qualità, che renderebbe accessibile l’elettrico anche ai meno abbienti.
Leggi Anche: Quali sono le flotte più elettriche d’Europa?
ALZARE IL LIMITE
Secondo Motus-E, l’altra via è alzare il limite per le elettriche, fissato ora a 35.000 € + IVA.
“In tutti i Paesi europei la mobilità elettrica è in crescita e solo in Italia stiamo tornando indietro, a causa di una serie di difficoltà nella fruizione degli incentivi che abbiamo prontamente denunciato qualche mese fa, insieme ad altre organizzazioni di settore” – continua Francesco Naso.
Motus-E, però, si trova d’accordo con le proposte illustrate dal Ministero dello Sviluppo Economico relative al rafforzamento delle strategie per l’installazione di colonnine private nei condimini, e al miglioramento delle condizioni di chi vuole accedere agli incentivi per chi vuole compra auto a diesel. “Questa strategia funziona e produce risultati per il Paese se tutti i comparti vengono favoriti con chiarezza e pianificazione” – ha concluso Naso.
Leggi Anche: Auto che non sapevi di poter comprare con gli incentivi
***
CONTINUA A LEGGERE SU FLEETMAGAZINE.COM
Per rimanere sempre aggiornato seguici sul canale Telegram ufficiale e Google News.
Iscriviti alla nostra Newsletter per non perderti le ultime novità di Fleet Magazine.