Limiti di potenza rivisti: nuove regole per i neopatentati
Un nuovo emendamento alla riforma del Codice della Strada limita, per i neopatentati nei primi 3 anni, la guida di veicoli oltre 75 kW/t e di auto oltre 105 kW.
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È stata ratificata la revisione del Codice della Strada destinata ai conducenti neopatentati. La decisione del Governo di rafforzare le norme arriva in risposta a diversi incidenti di rilievo, segnando un netto distacco dalle disposizioni originariamente previste.
Cosa prevede la nuova regolamentazione
Al centro delle modifiche, vi è l’introduzione di limiti più severi sulla potenza dei veicoli guidabili dai neopatentati.
Il nuovo emendamento, infatti, triplica la durata del divieto di condurre veicoli di elevata potenza per chi si è appena affacciato al mondo della guida, portandola da un anno a ben tre. Nel dettaglio, i conducenti che abbiano ottenuto la patente B non potranno, nei primi tre anni di guida, mettersi al volante di veicoli che eccedano i 75 chilowatt per tonnellata, e di veicoli M1 (categoria che include anche le auto elettriche e ibride) con potenza superiore ai 105 chilowatt per tonnellata.
Questa disposizione segna un rafforzamento delle restrizioni rispetto alle norme precedenti, che limitavano la potenza a 55 kW/t per tutti i veicoli e a 70 kW/t per le autovetture. Con l’attuale aggiornamento legislativo, si registra quindi un aumento dei limiti di potenza permessi nel primo anno di guida di 20 e 35 kW/t rispettivamente, introducendo tuttavia misure più stringenti per i successivi due anni. La riforma si propone di innalzare il livello di sicurezza stradale, limitando l’accesso a veicoli ad alta potenza per i neopatentati, considerati tra le categorie di conducenti più a rischio.
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Misure più severe anche l’uso dello smartphone alla guida
Come già evidenziato in un altro articolo, un’altra importante misura di riforma del Codice della Strada riguarda l’uso dello smartphone alla guida, una pratica altamente pericolosa che contribuisce significativamente al numero di incidenti.
La normativa ora prevede la sospensione della patente per l’uso dello smartphone alla guida, con durate variabili: una settimana per chi ha almeno 10 punti sulla patente e 15 giorni per chi ne ha meno, raddoppiando in caso di incidenti o pericoli causati. Le multe per questa infrazione variano da 250 a 1.000 euro, con una riduzione delle sanzioni originariamente proposte e un limite al 60% per gli interessi sulle multe. Le penalità per recidivi sono state anch’esse ridotte.
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