Nuovo Toyota C-HR, evoluzione della specie (di successo)

Primo mercato europeo a organizzare una presentazione corporate per il nuovo Toyota C-HR , che arriverà quest'autunno nei concessionari e sui quotatori dei noleggiatori
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Data importante oggi per Toyota, e per la sua branch italiana in particolare. Perché proprio l’Italia è il “primo paese in Europa a presentare il Nuovo Toyota C-HR ai clienti corporate” ci spiega Ennio Liberali, fleet and used general manager del costruttore giapponese in Italia, che sottolinea il perché dell’arrivo in gamma di questo modello, ormai sette anni, sia stato un “game changer per la Casa”. “E lo sarà anche la 2a generazione che abbiamo presentato oggi” rilancia Liberali al termine della giornata dedicata al mondo flotte, “e anche di più” aggiunge rivolgendosi al direttore vendite Italia Christian Mohorovicich, anch’egli in sala.
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C-HR, un game changer per Toyota
Questo modello è stato un momento di rottura per Toyota per diversi motivi. Naturalmente per il design, “che ha stravolto ogni tipo di schema all’interno della gamma Toyota. Ha un’anima europea che ha poi permesso di sviluppare Il nostro centro design di Nizza. Un design che è stato anche un fulmine a ciel sereno all’interno di un segmento, quello dei C-suv, che stava iniziando a conquistare il mercato” commenta Liberali. Non per nulla il presidente Akio Toyoda proprio quell’anno aveva tuonato: “da oggi non produrremo più auto noiose!”.
Ma oltre il design, certamente di rottura, il C-HR è stato anche un apripista tra le auto da volumi per la tecnologia, grazie alla piattaforma su cui è sviluppata, ovvero la TNGA, sul powetrain full hybrid, arrivato alla quinta generazione, e su standard si sicurezza sempre più all’avanguardia. Un’auto di successo che ha venduto sul nostro mercato: “93.000 unità, il 10% di share del segmento, il 15% del mix del totale di gamma Toyota” evidenzia Liberali.
Dal C-HR il nuovo family feeling dei modelli Toyota
Il C-HR nasce da un prototipo futuristico, con un design “diamond type”, che, nella versione commercializzata, ha conservato molte di quelle linee. Diventando così la front runner per il family feeling delle Toyota che verranno.
Rispetto alla prima generazione è più corta di 25 millimetri, ma più larga di 35 millimetri, maggior larghezza che ne migliora, se possibile, la guidabilità.
Presenta un nuovo frontale “hammer head” totalmente differente rispetto alla “vecchia” generazione, ma anche il posteriore è totalmente nuovo, con nuovi gruppi ottici posteriori, con la novità della firma luminosa posteriore della C-HR.
Non è ancora svelabile la strategia commerciale, ma da Toyota fanno sapere che ci saranno dotazioni diverse secondo l’alto e il basso di gamma e che, senza esserci una versione business, verranno proposte dotazioni pensate per le flotte, ovvero il ruotino e supporto lombare versione elettrica.
Il cuore: 4 proposte di powertrain
Sul nuovo C-HR è stato confermato il motore full hybrid 1.8 litri da 140 Cv combinati – 98 di motore termico e 94 di elettrico – con emissioni di CO2 da 103 g/km e consumi di 4,7 lt/100 km, mentre la versione 2.0 raggiunge i 197 Cv combinati, con emissioni di CO2 a 108 g/km e consumi per 4,8 lt/100 km. La versione Duemila è, su questa generazione, anche a trazione integrale, con un secondo motore elettrico da 41 Cv sul secondo assale.
Ma sul nuovo C-HR vi sarà anche il sistema plug-in hybrid della nuova Prius, con 223 Cv combinati. La batteria da 13,8 kWh è una garanzia di percorrenze in elettrico elevate, fino a 66 chilometri nel ciclo combinato e fino a 100 chilometri in città, con emissioni di CO2 a partire da 19 g/km. Il tutto per autonomie che arrivano a 800 chilometri.
Motore elettrico che si ricarica a 6,6 kw/h e sistemi ibridi che prevedono una frenata rigenerativa a tre livello, sino ad arrivare al single pedal drive, e una Guida predittiva che mantiene la distanza di sicurezza anche senza il cruise control adattivo e la modalità geofencing, per conservare elettroni in caso di entrata in un’area a zero emissioni.
Anche gli interni completamente rinnovati
L’interno, completamente rinnovato, è stato pensato seguendo la filosofia Emotive comfort studiato per aver tutto a portata di mano, e di occhi, e per non distrarsi mai. Il tutto si basa sul digital cockpit da 12,3” sempre di serie e super personalizzabile, ma anche dal digital mirror, già di serie sul Rav4, che fa diventare lo specchietto retrovisore un monitor, migliorando sensibilmente la visibilità posteriore.
Toyota poi con questo modello lancia l’Ambient light con 64 colori personalizzabili, ma con l’aggiunta di una Alert function – che prende naturalmente il colore rosso – in caso si apra lo sportello mentre sta sopraggiungendo una moto, un monopattino o una bici
Gli interni poi sono tutti realizzati con materiali animal free, e, altra grande novità per questo modello, il tetto panoramico che, inoltre, da 3 cm di abitabilità in più in altezza, visto lo studio per un cristallo resistente ma con uno spessore minimo.
Attesa per i listini: intanto si anticipa un canone, 10% in meno del “vecchio” modello
I listini, e le aperture degli ordini, arrivano nella prima settimana di ottobre, ma Liberali già anticipa che il nuovo C-HR si posizionerà tra la “Corolla Cross e la Rav4 per la full hybrid e tra la Prius e la Rav4 per la Plug-in“. Mentre Federico Barbato sales, marketing e remarketing General Manager di Kinto Italia anticipa che i canoni saranno, nel basso di gamma, “il 10% in meno rispetto al ‘vecchio’ modello, e di circa 40 euro in più al mese per chi sceglie la Plug-in“. E se ora il C-HR sul mercato viene proposto a 479 euro al mese, per contratti di 48 mesi/25.000 chilometri, fate un po’ voi i conti…
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