Toyota C-HR stupisce ancora, rilancia su stile ed elettrificazione



L'unicità del progetto del nuovo Toyota C-HR si conferma per l'abbinamento delle forme da suv-coupé a più soluzioni di ibrido nel segmento C-suv. Notevole il salto in avanti della tecnologia e l'offerta di ADAS L2
In questo articolo
Coupé High Rider lo è rimasta nell’animo, come nel 2016 che fu l’anno d’esordio della prima, rivoluzionaria, generazione. Il nuovo Toyota C-HR, però, opera un’evoluzione radicale del concetto di suv-coupé, il cui posizionamento nel segmento C-suv si riafferma con dimensioni di fatto invariate e l’unicità di una simbiosi tra motori full hybrid e l’introduzione della motorizzazione plug-in hybrid.
NUOVO TOYOTA C-HR
L’evoluzione profonda avviene sul piano stilistico, quello tecnologico, quello motoristico. Il design evidenzia il dinamismo delle linee e un rinnovamento del frontale ispirato da modelli come la nuova Prius nel taglio dei fari. Spazio, poi, alle superfici scolpite, che siano il volume frontale, il posteriore o la fiancata, dove fanno il loro esordio le maniglie a filo con la carrozzeria. Tocco di qualità costruttiva e pulizia estetica.
Nuovo Toyota C-HR continua a rivolgersi a un pubblico giovane, al quale offre l’efficienza migliorata dei motori full hybrid e l’inedito abbinamento alla motorizzazione ibrida plug-in. Si aggiunge inoltre una trazione AWD-i che dona migliori performance e trazione su tutte le condizioni stradali.
Sono tre le proposte sul mercato, tutte all’insegna delle emissioni di CO2 ridottissime, differenti per il livello delle prestazioni velocistiche e per l’autonomia in modalità elettrica.
L’IBRIDO IN NUMERI
Confermatissimo il motore full hybrid 1.8 litri da 140 cavalli (emissioni di CO2 da 103 g/km), mentre la versione 2.0 raggiunge 197 cavalli con emissioni di CO2 a 107 g/km. In compenso, offre una vivacità ancora maggiore, merito della cavalleria extra: lo scatto in accelerazione, in 8,1 secondi sullo 0-100 km/h (9,9 secondi su Toyota C-HR 1.8). La versione 2.0 con trazione AWD-i permette una accelerazione da 0 a 100 km/h in 7,9 secondi.
Uguale componente termica, diverso il livello di potenza, su Toyota C-HR PHEV da 223 cavalli. Ritroviamo il sistema plug-in hybrid della nuova Prius. La batteria da 13,8 kWh è una garanzia di percorrenze in elettrico elevate, fino a 66 km, che si traduce anche in emissioni di CO2 a partire da 19 g/km.
Un tema, quello del funzionamento in modalità elettrica del Toyota C-HR PHEV, che non deve dimenticare quanto l’efficienza del full hybrid consenta, nella guida in ambito urbano, di muoversi per ampi tratti sfruttando la trazione del transaxle elettrico.
Ecco, i tre volti del nuovo Toyota C-HR guardano a tre differenti prospettive di utilizzo, accomunate dalle basse emissioni inquinanti.
SA RICONOSCERE UN’AREA LOW EMISSIONS
Dove la tecnica motoristica e la gestione elettronica si ritrovano è in una funzione di geofencing che ottimizza la strategia di utilizzo della batteria su Toyota C-HR PHEV. Il suv-coupé, infatti, grazie alla posizione GPS e l’utilizzo del navigatore, è in grado di rilevare le aree definite dalle amministrazioni locali come “low emissions” e, in automatico, attiva la modalità di guida in elettrico (se la carica della batteria è sufficiente) nei passaggi in tali aree. Un utilizzo ulteriore delle strategie di geofencing.
Se la maturità del nuovo Toyota C-HR è segnata dall’evoluzione profonda dello stile, dall’ampliamento dell’offerta ibrida, in tema di tecnologia a bordo e architettura degli interni, assistiamo a una rivoluzione.
INTERNI DI QUALITÀ, LE LUCI D’AMBIENTE IN CHIAVE ADAS
L’ambiente interno del suv-coupé trasmette una qualità percepita elevata, merito dell’illuminazione d’ambiente in 64 tonalità, come delle scelte di design. Illuminazione dell’ambiente che non è funzionale solo a creare scenari differenti ma opera direttamente in connessione con gli ADAS. È il caso del Safe Exit, che avvisa gli occupanti del rischio di incidente con altri veicoli che sopraggiungono, prima di scendere dall’auto. La fascia luminosa sulle portiere si illumina per fornire un alert visivo e garantire la sicurezza prima di aprire le portiere.
Gli interni ruotano intorno alla disposizione dell’ampio schermo dell’infotainment, con monitor fino a da 12,3 pollici e con sistema “sempre connesso”. Si fa notare la scelta di un cockpit avvolgente, intorno al guidatore, grazie alla separazione del tunnel, dove trova spazio il selettore della trasmissione. Accanto all’infotainment si colloca una strumentazione digitale personalizzabile, declinata in due misure di schermo: 8 o 12,3 pollici, differenti in base agli allestimenti.
GLI ADAS DI SEGMENTO SUPERIORE
Ancora dei dispositivi di assistenza alla guida, l’offerta del nuovo Toyota C-HR è di Livello 2 e conta la presenza di ADAS particolarmente evoluti per il segmento d’appartenenza C-suv. Via app è possibile effettuare manovre di parcheggio restando fuori dall’auto, oltre che utilizzare il parcheggio assistito dal posto guida. Altra novità, estesa al nuovo Toyota C-HR da altri modelli del marchio, è l’Acceleration Suppression, che riconosce errate pressioni sul pedale del gas ed evita accelerazioni involontarie e brusche. Spesso, si tratta di scenari che si concludono con incidenti in manovra.
Per ottimizzare il recupero energetico, invece, opera il Proactive Driving Assist, in grado di decelerare progressivamente al rilascio dell’acceleratore, grazie al rilevamento del traffico davanti all’auto. A richiesta, è disponibile il Lane Change Assist, ovvero, il cambio di corsia automatizzato. Il Front Cross Traffic Alert, invece, evita incidenti con veicoli in attraversamento trasversale davanti all’auto.
CONTINUA A LEGGERE SU FLEETMAGAZINE.COM
Per rimanere sempre aggiornato seguici sul canale Telegram ufficiale e Google News.
Iscriviti alla nostra Newsletter per non perderti le ultime novità di Fleet Magazine.