Test Drive Hyundai Staria, il multivan che conquista
Ispirata all'architettura e all'interior design coreani, la Hyundai Staria è un multivan con tanto stile, tecnologia e spazio per 9 persone con tutti i comfort
In questo articolo
Dimentichiamoci i multispazio banali, perché la Hyundai Staria è tutt’altro che banale. Si presenta come un MPV, un veicolo per trasporto passeggeri a 7 o 9 posti, dal design molto ricercato, che si ispira all’interior design e all’architettura coreana, ed è certamente il più “estetico” della sua categoria.
Unica nel suo genere, si distingue per ricercatezza stilistica, per praticità interna, spazio a bordo e anche rapporto tra numero di passeggeri e spazio del bagagliaio che spesso in altri mezzi viene sacrificato. In Italia è disponibile solo con motorizzazione diesel, ma pare che siano previste anche delle versioni elettriche.
Hyundai Staria Wagon ha un prezzo a partire da 43.000 € che salgono a 46.450 € per la nostra versione con cambio automatico e tinta grigia. Il noleggio proposto da Hyundai riguarda la trazione integrale, con canone mensile di 755 € + IVA, anticipo di 8.000 € e durata di 48 mesi o 20.000 km/anno.
Leggi Anche: Rivoluzione di stile e spazio anche per la nuova Santa Fe
HYUNDAI STARIA, MPV CHE SI FA NOTARE
Il design della Hyundai Staria è estremamente futuristico e ricercato, a cominciare dai suoi enormi finestrini panoramici che si ispirano alla tipica architettura coreana, quindi pensata per far sì che l’ambiente esterno all’abitazione sia in realtà una prosecuzione di quello interno.
Le sue forme sono estremamente morbide e levigate: il veicolo è studiato come se fosse tutto un blocco unico, quindi fa sì che non avendo troppi sbalzi, troppi spigoli, sia anche più facile da destreggiarsi in città. Ed è anche una vettura molto maneggevole, nonostante le dimensioni.
Parlando di stile abbiamo tutti gli elementi che caratterizzano le ultime Hyundai prodotte e che hanno ispirato anche quelle posteriori alla sua uscita, come per esempio la nuova Kona (qui il nostro primo contatto).
A cominciare dall’anteriore che ha uno sbalzo cortissimo, un tutt’uno con il parabrezza e i fari divisi con le luci diurne a led che si ispirano alla linea dell’orizzonte e del sole, infatti sono molto scenografiche e invece i gruppi ottici principali inseriti vicino alla griglia. Tra l’altro è apprezzabile che tutto sia dello stesso colore, ad aumentare il senso di armonia.
Dietro, i lunghissimi fari a sviluppo verticale con trama a pixel che riguardano invece, per esempio, non solo la nuova Kona, ma anche alla gamma Ioniq. Quella in prova è la versione wagon, l’allestimento d’ingresso, pensato soprattutto per il business. Esiste anche una versione premium, che si può dire quasi sia una vettura a sé.
Mantiene la stessa motorizzazione, ma con dettagli stilistici un po’ più ricercati, cerchi più grandi e con 7 posti per un ambiente più lussuoso, con poltrone singole, reclinabili e orientate in modo che i passeggeri possano guardarsi frontalmente.
Approfondisci: A Staria is Born, tra gli MPV
INTERNI TRA SPAZIO, COMFORT E TECNOLOGIA
Gli interni sono comodissimi, su tutte e tre le file. In quella centrale i sedili sono scollegati tra loro, in modo da scorrere in lunghezza e lasciar spazio per le gambe anche a chi supera 1,90 m di altezza, che può addirittura stenderle.
Ci sono poi prese USB in tutti e tre gli ambienti, mentre quando non ci sono tutti gli occupanti il sedile centrale anteriore può essere reso un tavolino con superficie antiscivolo e due ulteriori porta bicchieri.
Lato driver, anche qui la comodità non manca, anche grazie al bracciolo integrato sul sedile. La plancia è familiare, curata e ricercata con le bocchette dell’aria integrate nelle cromature, il volante di design, il selettore di marcia rialzato e molto comodo.
Due gli schermi: il primo dietro al volante, da 10,25”; il secondo centrale touch con Hyundai BlueLink e servizi connessi. Spiccano poi i vani e i cassetti: uno direttamente dietro al volante, uno dietro al display touch centrale, un vano antiscivolo per due smartphone, uno più in basso per portafogli e altri oggetti, fino al classico cassetto centrale, e i vari porta bottiglie o bicchieri, che rendono tutto sempre molto pratico e ordinato.
Bene anche il bagagliaio, che nella versione a 7 posti parte da 831 litri e in tutte può arrivare a oltre 1300 abbattendo i sedili.
Leggi Anche: Hyundai Ioniq N, la sportiva con tanto spazio
È GRANDE MA MANEGGEVOLE
Noi abbiamo guidato la Staria Wagon a 9 posti, ma per tutte il motore è il 2.2 diesel VGT da 177 CV con 430 N/m di coppia e turbocompressore ad alta efficienza per migliorare l’erogazione della coppia stessa.
Quello che può cambiare è la scelta del cambio manuale o automatico, come nel nostro caso; e la trazione, che può essere anteriore o integrale (ma solo con cambio automatico). La AWD sicuramente aiuta molto in fase di accelerazione, anche se i consumi ne risentono.
Questa versione è il giusto compromesso, perché il cambio automatico ha più senso per veicoli di questo tipo, ma la trazione anteriore permette di contenere i consumi che comunque su un mezzo di questo genere diesel non possiamo aspettarci, ovviamente, che siano bassi: Hyundai dichiara tra 7,8 e 8,5 litri su 100 km, e sono valori realistici.
Quello che mi ha stupito è che comunque, per quanto sia un veicolo del genere, ha una forma piuttosto aerodinamica: proprio la sua forma levigata fa sì che il cx aerodinamico sia stato abbassato il più possibile. Non ha un effetto muro importante come su altri veicoli della stessa categoria, ma soprattutto è molto maneggevole. Il volante è molto piacevole da toccare e da impugnare – fondamentalmente è quello di un’auto – ed è anche molto morbido.
Soprattutto, ha un ampio raggio di sterzata, che fa sì che il numero di manovre sia abbastanza basso, per un veicolo di questo tipo. In generale, per quanto si irrigidisca ad alte velocità, la taratura è comunque morbida, per una guida mai stancante.
Leggi Anche: Ioniq 6, un manifesto futurista
NON SI RINUNCIA ALLA SICUREZZA
Staria Wagon è la versione più business, ma comunque ha una dotazione di tutto rispetto. Sia a livello tecnologico, con i servizi connessi, sia proprio a livello di sistemi di sicurezza.
Ci sono tutti gli ADAS recenti, come l’Highway Driving Assist, il mantenimento di corsia, il sensore di avviso per l’uscita dai parcheggi, ma anche un comodo mini-display LED che permette di controllare la presenza di tutti i passeggeri e se hanno le cinture allacciate.
***
CONTINUA A LEGGERE SU FLEETMAGAZINE.COM
Per rimanere sempre aggiornato seguici sul canale Telegram ufficiale e Google News.
Iscriviti alla nostra Newsletter per non perderti le ultime novità di Fleet Magazine.