I 10 viaggi in auto più assurdi di sempre
Lunghi, alternativi e volte compiuti persino in retromarcia. La storia è piena di peregrinazioni automobilistiche davvero ai confini della realtà.
In questo articolo
- Dall'Australia... Con la retromarcia!
- Una storia vera
- Quasi 50mila chilometri con il biodiesel
- Tokyo Drift (ma col go-kart)
- Un operatore turistico completamente digitale
- Un viaggio senza fine
- Il coast-to-coast degli Stati Uniti a bordo di una Tesla
- Una supercar che vale un milione (di chilometri)
- Il robot autostoppista
- Da Polo a Polo (ma non stiamo parlando di una Volkswagen)
“Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza”, intona Dante nel ventiseiesimo canto della Divina Commedia. Settecento anni dopo la morte del Sommo Poeta, l’ingegno umano continua a stupirci con trovate e idee che spesso riescono a sorpendere anche le nostre più fervide fantasie.
Uno dei campi in cui uomini e donne hanno dimostrato la più alta dose di fantasia (o follia, a seconda dei punti di vista) è quello dei viaggi. Anche la storia dell’automobile è piena di episodi nei quali persone dotate di estro, spirito di avventura e un pizzico di pazzia si sono buttate in peregrinazioni avvenute in condizioni ai limiti dell’estremo e della razionalità.
Dall’Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno, dal Giappone in go-kart al milione di chilometri percorsi su una Pagani Zonda. Ecco a voi i dieci viaggi più strani, insoliti e assurdi compiuti a bordo di un mezzo a quattro ruote.
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Dall’Australia… Con la retromarcia!
Ti si è rotto il cambio? Le marce non riescono ad entrare? Qual è il problema: c’è pur sempre la retromarcia. È questo l’unico pensiero vagamente logico che può aver attraversato la mente di un automobilista australiano di 22 anni nell’ormai lontano 2006, quando il suo veicolo si è rotto di fronte a un ristorante nella città di Kalgoorlie, nel sud-ovest dell’Australia. Invece di cercare un meccanico lì vicino, il ragazzo ha deciso di procedere con l’unica marcia funzionante: la retro.
Il problema è che la destinazione che il giovane doveva raggiungere ad ogni costo era Perth, distante più di 500 km dal luogo del guasto. Stoicamente intenzionato a raggiungere la più grande città del sud-ovest dell’Australia, si è avviato lungo la strada a quasi 60 km/h andando all’indietro. Una folle impresa interrotta dopo soli 20 km da una pattuglia della polizia che, esterrefatta dalla scena, l’ha subito fermato.
Agli agenti il ragazzo ha candidamente raccontato del guasto al cambio della sua auto, di essere diretto a Perth e di aver addirittura ridotto la velocità, dal momento che la sua Ford del 1988 lanciata in retromarcia a 80 km/h sbandava pericolosamente.
Il 22enne è stato subito sottoposto all’alcool test: non è risultato ubriaco. In ogni caso, il suo viaggio si è concluso con l’accusa di guida pericolosa e diverse altre infrazioni al codice stradale.
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