Il comune di Torino sta studiando una nuova ZTL ancora più vasta
Pur essendo soltanto una bozza preliminare, il piano per l'ampliamento della Zona a Traffico Limitato più centrale del capoluogo piemontese prevede l'installazione di telecamere disposte attorno al perimetro di un'area che si estenderebbe per 16 km²
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Dopo Milano e le polemiche seguite all’approvazione da parte del consiglio comunale di imporre un limite a 30 km/h sia in centro che in periferia, ora anche Torino sta pensando altre modalità per cercare di limitare il traffico locale e di conseguenza migliorare la situazione dell’inquinamento e di sicurezza nel centro della città. Il comune del capoluogo piemontese sarebbe al lavoro su una nuova ZTL Centrale, molto più ampia di quella già attiva.
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Traffico sempre più limitato
Secondo il progetto, l’attuale Zona a Traffico Limitato, delimitata nei quattro lati da corso Vittorio Emanuele II, corso Palestro, piazza della Repubblica e il lungo Po, potrebbe essere nettamente allargata a zone anche fuori dal centro storico. Pur essendo, come confermato dall’assessore alla mobilità di Torino Chiara Foglietta, “soltanto una bozza preliminare” il progetto a cui l’amministrazione comunale sta lavorando punterebbe a delimitare l’area a nord da corso Tortona, Novara e Vigevano, quella ovest da corso Potenza, Lecce e Trapani e quella sud da via Tirreno e corso Dante.
Il lato a subire meno variazioni sarebbe quello orientale, con il limite della ZTL spostato oltre il fiume Po e che seguirebbe corso Casale e corso Moncalieri. Questa serie di ampliamenti porterebbe l’area occupata dalla ZTL più centrale di Torino a superare i 16 km².
Una zona a circuito chiuso…
La bozza presentata dall’amministrazione prevederebbe anche l’installazione di 80 telecamere lungo l’intero perimetro dell’area. Una precauzione che andrà a punire solo chi entrerà all’interno del perimetro con un mezzo non in regola. Secondo le prime anticipazioni, la nuova ZTL Centrale non sarà soggetta a divieti fissi, come ad esempio nelle aree A e B di Milano, ma si adatterà a seconda della qualità dell’aria.
Il periodo in cui queste restrizioni vengono applicate è di solito quello tra settembre e aprile, mesi nei quali le persone sono più propense a utilizzare l’auto per gli spostamenti. Un lasso di tempo che, unito al riscaldamento, porta i livelli di inquinamento di Torino a livelli troppo alti. Il sistema di telecamere installato leggerà la targa di chi transita e, in base all’ordinanza in vigore, multare il proprietario del mezzo che in quel momento non potrebbe circolare in quella zona.
… Difficile da realizzare
Un ampliamento, quello della ZTL torinese, tutt’altro che semplice da compiere. Il primo nodo da sbrogliare è quello dei costi. Per il progetto, la Regione Piemonte ha stanziato un budget di 3 milioni di euro. Una cifra non sufficiente a coprire i costi di installazione previsti per gli 80 varchi.
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Il secondo e altrettanto importante dubbio è quello relativo all’idoneità delle telecamere fornite dalla Regione, dal momento che le tutt’altro che chiare normative in merito non specificano se quel tipo di apparecchio possa effettuare sanzioni oppure solamente registrare i flussi di traffico. In queste settimane la Regione e il comune di Torino stanno dialogando per capire se il progetto della nuova ZTL Centro sia fattibile o meno.
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