Abbiamo visto Togg T10X in anteprima e sì, arriverà anche in Europa

Alla fiera DTW-Ignite di Copenhagen, tra i colossi del tech e dell’innovazione digitale c’era anche Togg, azienda turca che ha da poco lanciato il suo SUV T10X. Ma la sua presenza dice molto su come Togg non consideri i suoi prodotti delle automobili, ma degli “smart devices”.
Lanciato in Turchia all’inizio del 2023, Togg T10X è il primo modello della startup turca. Si chiama Togg, è nata nel 2018, e fin da subito ha iniziato a lavorarare con le aziende migliori dalla Turchia e non solo, come Turkcell, il più grande operatore di telecomunicazioni turco, Zulu Holding (un enorme conglomerato per elettronica di consumo, applicazioni domestiche ed energia), e soprattutto con Pininfarina, che si è occupata del design della vettura.
“I nuovi arrivati nel quartiere”, per riprendere le parole del CEO M. Gürcan Karakaş, con cui abbiamo parlato.
Approfondisci: L’azienda turca che vuole conquistare l’automotive (e non solo)
TOGG T10X: NON CHIAMATELA AUTOMOBILE!
Attenzione, però, a chiamarla auto. In Togg preferiscono chiamarlo “smart device”, proprio perché prende la tendenza moderna di auto sempre più connesse, e si pone di portarla al massimo delle sue possibilità, in una vera e propria esperienza digitale.
Se esternamente, infatti, si presenta come un SUV di fascia medio-alta dal design elegante e moderno, è all’interno che si vede tutta l’expertise di Togg.
Qui, infatti, c’è la Snapdragon Digital Cockpit, espressa su più schermi che compongono tutta la plancia, più un secondo display, più in basso, per scegliere il layout di quelli principali.
La piattaforma è la prima che, pur rimanendo basata su Android, è interamente sviluppata internamente da una casa produttrice, la quale punta a un’esperienza utente il più semplice possibile perché tutto è connesso all’app TruMore, che può essere utilizzata anche da chi non è proprietario del veicolo per, per esempio, comprarlo, o anche per esplorare tutto il mondo di soluzioni proposte da Togg, in un vero e proprio ecosistema digitale.
Leggi Anche: Le auto elettriche convincono anche il Medio Oriente
Fino a 523 km di autonomia
Le prestazioni, comunque, non mancano. Al lancio è disponibile con due versioni, la V1 e la V2. Le versioni d’ingresso propongono un motore elettrico posteriore da 218 CV e batteria da 52,4 kWh, prodotta con partner interni nel modo più attento all’ambiente che il mercato attuale consente, e promette 314 km di autonomia su ciclo WLTP, mentre la V2 porta la batteria a 88,5 kWh con autonomia di 523 km.
La potenza di ricarica è di 150 kW, che permette di recuperare l’80% in meno di 30 minuti. Disponibile in Turchia da marzo 2023, è stato letteralmente sommerso dagli ordini (oltre 170.000, per una produzione inizialmente stimata a 20.000) tanto che Togg ha dovuto indire un concorso, tramite propria app, dove i primi 20.000 vincitori hanno avuto accesso alle prime vetture, e nel frattempo ha aumentato la propria capacità.
Leggi Anche: Come funziona la batteria delle auto elettriche
L’INTERVISTA
L’obiettivo, entro la fine del 2024, è arrivare anche in Europa, e l’Italia sembra essere tra i mercati selezionati. Ho voluto approfondire le mosse di Togg parlandone direttamente col CEO Gürcan Karakaş, con cui abbiamo approfondito la storia, l’obiettivo e gli sviluppi dell’azienda.
FM: Può introdurre Togg ai nostri lettori?
Togg è una società di cinque anni, nata come startup, ed è in realtà la nuova arrivata nel quartiere (l’automotive, ndr). Attualmente siamo attivi in settori che richiedono un approccio molto agile e collaborativo, simile a quello delle start-up. Perché è importante? Perché se guardiamo all’industria automobilistica, sta subendo una completa rivoluzione. L’aspetto dell’automobile cambierà completamente nei prossimi sette, otto anni, per tutti. Oggi, le auto sono dispositivi molto intelligenti collegati ad altri dispositivi intelligenti. Tradotto, stanno diventando parte di un ecosistema che cambierà le regole del gioco in futuro, compreso l’intero business. Quindi, per prepararci a questo, abbiamo progettato il nostro T10X, come un prodotto di elettronica di consumo. La tecnologia per i consumatori è stata la base di tutto lo sviluppo tecnico. Se un C-SUV medio odierno, vedi che ha un’architettura dispersa. Noi invece sfruttiamo una specie di computer zonale che mette tutto ciò che è legato all’utente e all’intrattenimento e ai servizi basati sulla posizione all’interno dell’intero HMD in uno. In parole povere, mettendo insieme lo schermo interno, possiamo mostrarlo direttamente sull’auto: lo schermo da un lato all’altro ci consente di svolgere le attività che siamo abituati a fare nelle nostre case o negli uffici. L’ecosistema della mobilità, quindi, non è altro che mettere l’utente al centro e offrirgli opportunità anche durante un viaggio. E per questo parliamo di un viaggio che si trasforma in un’esperienza, non solo di spostamento da A a B. Se sei sul lato passeggero, puoi accedere a una delle piattaforme di e-commerce, fare shopping, o se sei interessato all’arte, puoi guardare la tua collezione di opere d’arte o cambiarla. Puoi scegliere una delle opportunità che puoi trovare nel cosiddetto TruStore, il primo App store basato su Android che è stato progettato e sviluppato direttamente da un produttore di automobili. Inoltre, abbiamo una piattaforma di esperienze digitali, che deve, ovviamente, evolversi costantemente, il che significa un’assistenza omnicanale e un’identità omnicanale, in cui puoi portare le tue preferenze con te e utilizzare i servizi anche se non possiedi un T10X. Il terzo ambito in cui operiamo riguarda ovviamente i veicoli elettrici e le stazioni di ricarica. Abbiamo una società chiamata TruGo, per una ricarica semplice, senza problemi e senza intoppi. Il concetto di base è che sia veramente più di una semplice auto. Per noi, l’infrastruttura di ricarica vera e propria è rappresentata dalla ricarica con energia al 100% rinnovabile, un elemento importante anche per il nostro marchio, in quanto sosteniamo attivamente la decarbonizzazione.
Leggi Anche: Come è cambiata l’automotive in Europa
FM: Quindi c’è un’attenzione alla sostenibilità che va oltre le emissioni 0?
Si. Il prossimo passo, dal punto di vista aziendale e dell’investimento, è molto più impegnativo ed è rappresentato dalle soluzioni di stoccaggio dell’energia tramite batterie. La batteria del nostro dispositivo intelligente è prodotta tramite una joint venture al 50% con l’azienda Finances. E quando le batterie raggiungeranno la fine del loro ciclo di vita tra 8 o 9 anni, potremo utilizzarle facilmente come sistemi di stoccaggio dell’energia o per il riciclaggio. Quindi, per riassumere in breve, abbiamo tre settori di business: dispositivi intelligenti, piattaforme di esperienze digitali e soluzioni di energia pulita.
FM: Visto che ha parlato di dispositivi connessi, qual è il vostro approccio alla sicurezza informatica?
Quando si progetta un prodotto di elettronica di consumo, tutti i protocolli all’avanguardia e gli elementi di sicurezza informatica sono già incorporati nei nostri dispositivi E nel frattempo, le associazioni europee stanno anche lavorando alla revisione dei protocolli di sicurezza informatica e alla certificazione, cosa che da noi viene molto apprezzata e ben accolta. Finora stiamo utilizzando le migliori pratiche e stiamo ottenendo aiuto da terze parti per valutare possibili miglioramenti.
FM: So che entro la fine del 2024 volete espandervi in Europa. Può già dirci in quali mercati e con quale strategia?
Credo fermamente che, innanzitutto, non importa cosa faccia il marchio. L’azienda deve avere successo nel proprio paese d’origine, e poi dovrebbe espandersi nei mercati esteri. Osserviamo il mercato europeo: due anni fa stavamo pensando di entrare prima nei mercati scandinavi, imparare da loro e poi volgere verso mercati dell’Europa centrale, i mercati più grandi. Ma nel frattempo, poiché questo è un ambiente molto volatile e in rapida evoluzione, vediamo che i mercati più grandi, come Germania, Francia, Italia e Spagna, stanno anche evolvendo in modo positivo verso l’elettrificazione. Per questo, ancora non sappiamo come debutteremo sul Continente. Per quanto riguarda le modalità, in Turchia non abbiamo una rete di concessionarie. Abbiamo scelto il modello di vendita diretta, più vicino al cliente, il che è fondamentale perché si tratta di un dispositivo e di servizi incentrati su di esso. E quindi, al momento, stiamo elaborando il piano di esecuzione per l’Europa in questo senso.
FM: Visto anche il vostro successo, avete intenzione di creare una zona produttiva turca insieme ad altri produttori che operano nel Paese?
È una buona domanda. La nostra visione è che tutto l’ecosistema debba essere a portata di mano, a circa 45-50 minuti di distanza. Questo risale a un benchmark che abbiamo fatto all’inizio del progetto, quando abbiamo analizzato circa 20 aziende per capire perché alcune sono state di successo, quali sono state le cause del loro successo, e perché altre hanno avuto difficoltà o sono fallite. Da questo è emerso che è necessario avere un campus, come lo chiamiamo noi. Attualmente occupiamo un’area di 1,2 milioni di metri quadrati, con altri 10.000 metri quadrati adiacenti per i sistemi di gestione dell’energia delle batterie. Dovremo raddoppiare o addirittura ottenere ulteriori risorse per ampliare ulteriormente la zona. Il dispositivo intelligente è già tecnologicamente avanzato, ma forse non è ancora completamente “pronto”. Ciò significa che stiamo ancora lavorando all’ideologia che ci guida, il che ci aiuta molto. Essere lì ti permette di affrontare le sfide in modo molto più efficiente rispetto a quando sei lontano. Se sei sul posto, hai la possibilità di risolvere i problemi in modo più creativo e veloce. Questa è la ragione per cui coltiviamo questa cultura di collaborazione e condivisione, perché nel settore dei giochi non puoi fare tutto da solo. Hai bisogno di alleanze, di partner commerciali, di competenze e devi farlo tutto insieme.
***
CONTINUA A LEGGERE SU FLEETMAGAZINE.COM
Per rimanere sempre aggiornato seguici sul canale Telegram ufficiale e Google News.
Iscriviti alla nostra Newsletter per non perderti le ultime novità di Fleet Magazine.