Auto aziendale: quali sono le responsabilità legali del driver?
Secondo la legge il lavoratore è responsabile della sicurezza propria e altrui sul posto di lavoro e nell’utilizzo di strumenti aziendali (fra cui l’auto). Ecco cosa comporta.
In questo articolo
Qual è la responsabilità civile dell’azienda quando assegna l’auto a noleggio? E quali sono le responsabilità del driver?
Una questione complessa, che parte da una considerazione di base: l’auto è uno strumento aziendale, e come tale deve essere considerata.
COSA DICE LA LEGGE
In base al Decreto Legislativo n. 81/2008, il datore di lavoro ha l’obbligo di proteggere l’integrità psicofisica del dipendente. D’altra parte il lavoratore è parte responsabile e deve contribuire alla propria tutela.
Quindi, il lavoratore è responsabile della sicurezza propria e altrui sul posto di lavoro e nell’utilizzo di strumenti aziendali (fra cui l’auto). Il datore di lavoro può essere ritenuto responsabile di un sinistro se questo viene causato da problemi legati alla scarsa cura delle condizioni del mezzo.
Infatti, la legge stabilisce che i datori di lavoro debbano analizzare e prevenire tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei propri dipendenti.
COSA SUCCEDE IN CASO DI INCIDENTE
In Italia, secondo la legge, il titolare dell’azienda che possiede la flotta non è tenuto a coprire con polizza assicurativa i danni causati dai propri dipendenti.
Pertanto, se la colpa è del dipendente alla guida, sarà lui stesso a risarcire i danni cagionati.
L’entità del pagamento dipende, ovviamente, dal tipo di polizza adottata. Con una Kasko sono coperti anche i danni subiti in caso di incidente con colpa. Inoltre, particolare attenzione deve essere posta alle franchigie applicate in caso di furto o sinistro.
Leggi Anche: Come funziona la franchigia nel noleggio auto a lungo termine
Un uso intelligente delle franchigie ha un effetto non solo economico, ma di deterrenza verso atteggiamenti imprudenti.
La responsabilità penale, in caso di incidenti con feriti o decessi, è sempre personale.
ADOTTARE UN REGOLAMENTO AZIENDALE
La buona prassi è adottare un regolamento aziendale che disciplini l’uso dell’auto aziendale e che contenga al suo interno un elenco esaustivo delle condotte non passibili di tolleranza alcuna (ad esempio la guida in stato di ebrezza) e che espongono il dipendente a sanzione disciplinare, ricordando il suo obbligo di diligenza e cooperazione ai fini della sicurezza.
Molto utile anche fare firmare una delega che permetta all’azienda di controllare i punti della patente del dipendente, in modo da non incorrere nella spiacevole evenienza di avere un driver al lavoro con la patente non valida.
ADESIONE ALLA CAR POLICY
L’azienda firma un contratto piuttosto articolato con la Società di Noleggio a lungo termine. Queste responsabilità devono essere comunicate al driver.
Ad esempio, il driver deve sapere che la società di Nlt deve essere informata in caso di sinistro o furto dell’auto entro tre giorni e quale procedura seguire per farlo.
La mancanza degli adempimenti contrattuali permette alla società di noleggio di risolvere il contratto e recedere dallo stesso prima della sua conclusione.
Come tutelarsi? Al momento dell’assegnazione dell’auto è importante fare firmare al driver l’adesione a una car policy molto dettagliata, da conservare con cura.
CHI PUO’ GUIDARE L’AUTO AZIENDALE?
Oltre al dipendente, l’auto aziendale può essere guidata da un suo familiare o da un convivente (risultante dallo stato di famiglia). Anche in questo caso è buona prassi che nella car policy vengano indicati i nomi delle persone autorizzate alla guida.
I Fleet Manager devono sincerarsi che tutte le persone autorizzate alla guida abbiano i requisiti necessari, cioè l’abilità alla guida e il possesso della patente di guida, valida sul nostro territorio nazionale.
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