Nuovo sindaco, nuovo piano: la mobilità post elezione nelle principali città
Milano, Roma, Napoli, Bologna, Trieste: scopriamo cosa accadrà al trasporto pubblico e privato con i nuovi sindaci dopo le amministrative. Soprattutto con la scadenza, il 29 ottobre, per l'accesso al Mobility as a Service for Italy (MaaS) del ministero dell'Innovazione tecnologica e transizione digitale
Bologna ha scelto la pedonalità cittadina
A Bologna è stato eletto al primo turno il candidato di centrosinistra Matteo Lepore, che ha battuto Fabio Battistini di centrodestra. Il nuovo sindaco propone l’attuazione dei progetti del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), del Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) e del Biciplan.
Per dare spazio alla pedonalità cittadina prevede manutenzione straordinaria e dei marciapiedi, incrementando le aree pedonali. Anche qui, la velocità sarà “limitata a 30 chilometri orari nelle aree residenziali e strade urbane, fatta eccezione per i principali assi di scorrimento veloce a 50 chilometri” con “un graduale ma irreversibile” passaggio all’elettrico per i mezzi pubblici.
Per approfondire: Quanto costa muoversi a Bologna.
Fabio Battistini, invece, puntava soprattutto sul trasporto privato, con 2.000 nuovi parcheggi collegati al centro storico con linee di minibus elettrici, tutto gestito tramite app.