Come verificare la classe ambientale della propria auto
Ecco tutte le modalità utili per verificare a quale classe ambientale appartiene la propria auto e sapere, così, dove è possibile circolare.
In questo articolo
La classe Euro auto è la sigla con cui vengono identificati i veicoli in base alle emissioni climalteranti che producono durante la marcia. Sulla classe Euro auto vengono varate le regole di circolazione all’interno delle Ztl cittadine.
È fondamentale, dunque, conoscere a quale classe appartiene la propria vettura, per evitare di incorrere in multe o violare i blocchi alla circolazione. Ecco tutti i modi in cui è possibile individuare la classe ambientale di un’automobile.
Leggi Anche: Dall’Euro 1 all’Euro 7, guida alle classe ambientali delle vetture circolanti in Italia
I MODI PER VERIFICARE LA CLASSE AMBIENTALE
Tramite la targa
Il metodo più facile per scoprire la classe ambientale della propria auto è online. Basta collegarsi al Portale dell’Automobilista o al sito dell’ACI e inserire modello e targa.
Sul libretto
La classe Euro auto è indicata anche sul libretto di circolazione. Nei libretti più recenti (quelli in formato A4) i dati da tenere in considerazione sono il punto V.9, in fondo alla seconda pagina, e la direttiva CEE sulla terza facciata del libretto.
Nei libretti meno recenti, invece, l’unica voce da controllare è quella in fondo al foglio, che indica “rispetta le direttiva…”
Una volta raccolti i dati, per scoprire a quale classe ambientale appartiene l’auto in esame, non resta che confrontarli con la seguente tabella:
LE CLASSI EURO AUTO
Per completezza di informazioni, indichiamo anche i parametri relativi a tutte le classi Euro auto:
- Euro 1, in vigore sulle auto immatricolate a partire dal 1° gennaio 1993. Prevede limiti di 2,72 g/Km per il monossido di carbonio e 0,14 g/Km per il particolato. Con l’introduzione dell’Euro 1 si è imposta la marmitta catalitica ai veicoli a benzina e l’alimentazione a iniezione per i diesel.
- Euro 2, sulle auto immatricolate dal 1° gennaio 1997. Limita le emissioni di monossido di carbonio a 2 g/km e quelle di particolato a 0,5 g/km per le sole auto a benzina. Le vetture diesel cominciano a essere soggette a parametri differenti.
- Euro 3, riguardante i veicoli immatricolati dal 2001, con emissioni pari a 2,3 g/km per il monossido di carbonio e a 0,15 g/km per gli ossidi di azoto per le auto a benzina, leggermente superiori per i diesel.
- Euro 4, dal 2006 i limiti per il monossido di carbonio per le auto a benzina sono scesi a 1 g/km, per i diesel la soglia di particolato è di 0,025 g/km.
- Euro 5, categoria applicato ai veicoli a partire dal 2011 e che, tutt’oggi, offre relativa tranquillità di circolazione ai possessori di veicoli.
- Euro 6, è la classe ambientale più recente, applicata dal 1° settembre 2014 e più volte aggiornata fino ad arrivare, oggi, all’Euro 6d. Dovrebbe tra non molto essere sostituita dall’Euro 7, che si attende tra il 2025 e il 2027.
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