I Saggi del Noleggio, Fabio Flori: “Volvo e i 20 anni della svolta”
Inauguriamo la rubrica “I saggi del noleggio” con la nostra intervista a Fabio Flori, Corporate Sales Manager di Volvo Car Italia, che ci racconta i cambiamenti dell’azienda di Göteborg negli ultimi 20 anni.
In questo articolo
- Per iniziare, ci può raccontare come è arrivato nel mondo del noleggio, e la sua esperienza nel settore automotive?
- Come è cambiata Volvo in questi anni, con il passaggio attraverso le varie proprietà?
- In che modo si sono evoluti il settore del noleggio e, in generale, le esigenze delle aziende clienti in questi due decenni?
- Cosa pensa dell’evoluzione del mondo dei Car Maker, che stanno diventando sempre più Mobility Company?
- Volvo ha dichiarato di voler produrre solo auto elettriche dal 2030. Una strategia che si rispecchierà anche nel business delle flotte?
- In che modo supporterete le aziende nella transizione energetica?
- Cosa ha spinto il forte incremento delle quote di mercato di Volvo negli ultimi anni?
Per la nostra rubrica “I saggi del Noleggio“, che ci vede chiacchierare con alcuni veterani del settore, abbiamo intervistato Fabio Flori, Corporate Sales Manager di Volvo Car Italia, che ci racconta i cambiamenti dell’azienda svedese negli ultimi 20 anni, passata dalla proprietà locale a quella americana, prima, e a quella cinese, poi.
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La testimonianza che ogni azienda ha i suoi periodi sì e quelli no ma, nel caso del carmaker scandinavo, con l’obiettivo di mantenere sempre intatti i suoi capisaldi: la sede a Göteborg, in Svezia; l’attenzione alla sicurezza e alla sostenibilità.
Un cambiamento che, per Flori, non riguarda solo l’azienda per cui lavora, ma anche lo stesso settore del noleggio, sempre più protagonista come tipologia di acquisto di una vettura.
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Per iniziare, ci può raccontare come è arrivato nel mondo del noleggio, e la sua esperienza nel settore automotive?
Il mondo del noleggio rappresenta a tutti gli effetti la mia storia. Iniziai a lavorare nel mondo delle flotte quando ancora questo mondo praticamente non esisteva.
Ho cominciato a 27 anni lavorando per un concessionario a Bologna, creando il mondo delle flotte quando non c’era: mi accorsi che nel mandato di concessione di quella casa automobilistica si pagava una penale se tu andavi fuori territorio con i privati, penale inesistente nei contratti con le aziende.
Quindi creai all’interno di quel gruppo di concessionarie una struttura che andava dai clienti-azienda, uscendo dalla provincia di Bologna. In seguito, ho lavorato 4 anni in Land Rover Italia, e 6 anni in General Motors, facendo esperienza come responsabile di zona, e quindi mondo concessionari.
Arrivai in Volvo, prima sempre come responsabile di zona e poco dopo gestendo il coordinamento dei responsabili di zona, fino a diventare responsabile vendite di tutte la parte concessionarie e flotte – allora non c’era una parte dedicata solo alle flotte.
Nel 2009, Volvo decise, su richiesta di Volvo Car Corporation e in un periodo di forte crescita delle flotte, di dedicare una struttura specifica per le aziende e, in particolare, per il noleggio. Io scelsi di lasciare il mondo dei concessionari, per arrivare nel mondo delle flotte, nei primi tempi in cui il noleggio stava decollando.
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Come è cambiata Volvo in questi anni, con il passaggio attraverso le varie proprietà?
Le diverse proprietà hanno determinato alterne fortune per Volvo. Dopo il periodo difficile vissuto all’inizio degli anni 2000, sotto la proprietà Ford, non c’è dubbio che l’acquisizione da parte di Geely nel 2010 ha dato origine al periodo di maggior prosperità mai conosciuto dall’azienda fin dall’origine.
Ma la cosa interessante è che non sono mai cambiati i valori nei quali Volvo crede e sui quali basa la propria azione da sempre, senza compromessi. Sono cambiati gli strumenti e le tecnologie, ma Sicurezza, Sostenibilità e centralità dell’esperienza della persona sono oggi, come nel passato, i cardini del marchio Volvo.
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In che modo si sono evoluti il settore del noleggio e, in generale, le esigenze delle aziende clienti in questi due decenni?
Nel corso degli ultimi due decenni il settore automotive in Italia ha subito importanti trasformazioni e miglioramenti. Il noleggio a lungo termine è il canale che maggiormente ha riscosso successo, diventando di fatto la reale soluzione che ha completamente trasformato il concetto di proprietà dell’automobile.
Il servizio di Nlt grazie al fatto di usufruire di un servizio “all inclusive” e dalla certezza di un canone fisso mensile per tutta la sua durata, ha permesso di approcciare anche vetture di livello appartenenti ai segmenti superiori, preferendolo così alle opzioni di acquisto e finanziamento, senza dubbio più impegnative sotto il profilo economico diventando di fatto il servizio di cui hanno usufruito soprattutto le aziende per le proprie flotte.
Anche il mondo delle PMI, delle Partite Iva e dei privati sta optando per il servizio di noleggio, con dati sempre in crescita nell’arco degli ultimi anni.
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Cosa pensa dell’evoluzione del mondo dei Car Maker, che stanno diventando sempre più Mobility Company?
In questo momento viviamo in un vero e proprio cambio d’epoca. Quello che già l’auto elettrica sta mutando e quello che presto cambierà con la guida autonoma è il business model dei car maker che non sono più solo costruttori di automobili ma sempre di più fornitori di servizi di mobilità” dove non conta tanto più il possesso di un bene, ma il suo utilizzo.
L’auto da bene diventa servizio. La uso quando mi serve e pago per questo una società, che di solito è controllata da una Casa, che me la mette a disposizione attraverso una applicazione digitale.
Adesso, le auto vengono utilizzate per il 10%, e per il 90% restano ferme. Con la guida autonoma la percentuale di inutilizzo diminuirà. Perché nelle città soprattutto, quando si avrà bisogno di un’auto, basterà prenotarla sulla app. E, al contrario di adesso, nel futuro l’auto arriverà esattamente nel punto dove verrà effettuata la prenotazione.
Lo scenario è futuristico ma non è troppo lontano. Nei prossimi anni si potranno vedere forti incrementi di sperimentazioni di veicoli completamente autonomi.
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Volvo ha dichiarato di voler produrre solo auto elettriche dal 2030. Una strategia che si rispecchierà anche nel business delle flotte?
Volvo intende crescere fortemente nel mercato delle auto elettriche di fascia alta e prevede di trasformarsi in una casa con un’offerta esclusivamente elettrica. Per questo le nuove vetture che stiamo introducendo sono solo elettriche e saranno eliminate gradualmente dal nostro portafoglio globale quelle endotermiche e ibride.
Riteniamo che soprattutto nel business delle flotte troveremo il maggiore riscontro di questa nostra strategia. Le auto elettrificate, (quelle con un motore elettrico ricaricato da una presa di corrente), già oggi per noi rappresentano oramai il 60% del totale venduto nel canale delle flotte, quindi ci aspettiamo un deciso incremento delle vetture Full electric nel B2B, man mano che le andremo ad introdurre nella nostra gamma.
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In che modo supporterete le aziende nella transizione energetica?
Siamo convinti che occorra favorire la mobilità elettrica per realizzare le condizioni per una mobilità futura che sia sostenibile. Per questo abbiamo annunciato la realizzazione, con i nostri concessionari, di una rete di stazioni fast-charging che sorgeranno prorpio in corrispondenza dei dealer.
Le stazioni verranno ultimate entro i primi mesi del 2022. Un’iniziativa senza precedenti per la tipologia delle stazioni e per la loro dislocazione. Ed è importante precisare che questi punti di ricarica saranno a disposizione di tutti coloro che guidano un’auto elettrica. Ci piace pensare che attraverso l’iniziativa delle Recharge Highways – questo il nome del progetto – Volvo fornirà un servizio di mobilità per tutti.
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Cosa ha spinto il forte incremento delle quote di mercato di Volvo negli ultimi anni?
Credo che a pagare sia stata, e sia, la coerenza di cui parlavo prima. I valori per i quali Volvo si è sempre battuta e schierata non sono mutati nel tempo e sono oggi quelli che corrispondono alle esigenze e alle aspettative del pubblico, che quindi ci premia.
A essere riconosciuta è la nostra consistenza, fuori dagli interessi del momento. E tutto ciò quando Volvo ha iniziato a proporre stabilmente prodotti di grande qualità per design, contenuti e tecnologia, nonché servizi innovativi in grado di rispondere alle esigenze del cliente più evoluto del segmento premium.
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