Lotus al Salone di Torino 2024: l’evoluzione continua con Emira, Eletre ed Emeya
A Torino Andreas Marin, Head of Region South Europe ha paventato l'arrivo di nuovi modelli per espandere l'offerta del brand verso il basso
In questo articolo
Debuttare al Salone di Torino 2024 non è solo una questione di presenza per Lotus, ma un segnale chiaro di dove il marchio intenda dirigersi: un mix di fedeltà alla sua tradizione sportiva e una forte spinta verso l’elettrificazione. Mentre l’intero settore automobilistico guarda con apprensione a una transizione ancora avvolta dall’incertezza, Lotus sembra determinata a tracciare il proprio percorso, con ambizioni chiare. A raccontarlo è Andreas Marin, Head of Region South Europe, che guida Lotus in un momento di importanti trasformazioni.
L’equilibrio tra storia e innovazione: la gamma esposta a Torino
Lotus arriva a Torino con tre modelli che racchiudono l’essenza stessa della sua evoluzione. Da una parte c’è Emira, l’ultimo coupé con motore a benzina del marchio, un omaggio a quella tradizione sportiva che ha reso Lotus un mito per decenni. Dall’altra, due modelli che incarnano la svolta verso l’elettrico: Eletre, un Suv ad alte prestazioni, e Emeya, una gran turismo a quattro porte che punta a soddisfare i palati più esigenti in fatto di lusso e comfort.
“La gamma che presentiamo oggi riflette chi siamo e dove vogliamo andare,” spiega Marin. “Emira è la nostra eredità, ma Eletre ed Emeya segnano il nostro futuro.” E in effetti, se da un lato Lotus non abbandona le sue radici, dall’altro è evidente come l’elettrificazione stia diventando il cuore della sua strategia. L’Italia, come conferma Marin, gioca un ruolo chiave in questa transizione: “La nostra rete di otto concessionari in Italia è solida, e i numeri delle vendite sono incoraggianti. L’Italia è oggi uno dei mercati più importanti per Lotus in Europa, il che ci dà grande soddisfazione.”
Leggi Anche: Test Drive Lotus Eletre S, mi aspettavo tutt’altro da lei!
L’elettrico è davvero il futuro per Lotus?
La sfida della transizione elettrica si fa sempre più concreta, ma Lotus saprà abbracciarla completamente, nonostante l’incertezza globale e il ritmo irregolare del cambiamento? Andreas Marin è cauto, ma determinato: “Il nostro futuro è elettrico”, afferma, sottolineando tuttavia come l’incertezza sui tempi dell’elettrificazione sia ancora un fattore cruciale. Il supporto del gruppo Geely, proprietario del marchio, diventa qui un vantaggio strategico, offrendo a Lotus l’accesso a tecnologie diversificate. “Essere parte di un grande gruppo ci dà la flessibilità di adattarci”, spiega Marin, senza escludere l’uso di soluzioni alternative se richieste dal mercato.
Resta aperta la questione di quanto a lungo l’elettrico sarà l’unica via per Lotus, soprattutto in quei mercati dove la transizione procede a rilento. La direzione è chiara, ma il marchio mantiene una finestra aperta su possibili sviluppi futuri.
Il mercato B2B: il motore silenzioso della crescita
Mentre il mercato dei privati appare ancora cauto, è il settore B2B a trainare la crescita dell’elettrico in Italia, e Lotus lo ha capito bene. “Le aziende sono state più rapide ad adottare l’elettrificazione rispetto ai consumatori privati,” osserva Marin. “Per questo motivo, il mondo B2B è una parte cruciale della nostra strategia di vendita.” Un ruolo importante in questa dinamica lo gioca il partner finanziario di Lotus, Ayvens, che con offerte di noleggio a lungo termine ha permesso di agevolare la transizione verso l’elettrico, in particolare per Eletre, il Suv versatile che si adatta perfettamente alle esigenze aziendali.
Il mondo delle flotte aziendali sembra quindi rappresentare la chiave per un’adozione più rapida della tecnologia elettrica. Le aziende, infatti, non solo vedono nell’elettrico un’opportunità per migliorare la sostenibilità, ma anche per ridurre i costi operativi a lungo termine.
Leggi Anche: La nuova era di Lotus guarda anche al B2B
Una gamma in espansione
Ma la partecipazione al Salone di Torino non si limita alla presentazione della gamma attuale. Lotus ha infatti in programma di espandere ulteriormente il proprio portfolio di modelli, con l’introduzione di una o due nuove vetture che apriranno il marchio a segmenti di mercato finora inesplorati. “Stiamo valutando l’introduzione di modelli che possano espandere la nostra offerta verso il basso,” rivela Marin. Un passo che, se ben calibrato, potrebbe rivelarsi decisivo per aumentare la presenza di Lotus in mercati più ampi e per consolidare la rete di vendita, aprendo nuove opportunità per il brand britannico.
***
CONTINUA A LEGGERE SU FLEETMAGAZINE.COM
Per rimanere sempre aggiornato seguici sul canale Telegram ufficiale e Google News.
Iscriviti alla nostra Newsletter per non perderti le ultime novità di Fleet Magazine.