Mobility Trasformation, il punto di vista delle professioniste
Annapaola Grea (The Boston Consulting Group), Alessia Pedersini (Arval) e Valeria Braidotti (Siemens): tre professioniste e coinvolte in prima persona nella Mobility Trasformation ci raccontano come sarà la mobilità del domani.
Qualcuno, una volta, ha proposto di cambiare la parola history, “storia” in inglese, perché convinto che fosse formata dalla radice his, ovvero l’aggettivo possessivo maschile “suo”. Era considerata una parola maschilista. La realtà è ben diversa: history deriva, come noi sappiamo, dalla parola greca historia e che quindi non ha niente a che vedere con il genere. Ci piace, comunque, adottare in questo caso l’alternativa che era stata proposta all’epoca: herstory. La storia delle donne.
Perché? Perché durante il Pink Motor Day 2022, l’evento che Fleet Magazine ha organizzato in collaborazione con l’Osservatorio Top Thousand, con il patrocinio di Unrae e Aniasa, si è parlato di Mobility Trasformation, futuro della mobilità e a farlo sono state le donne, che oggi come mai prima d’ora hanno un ruolo fondamentale nel definire la storia di domani.
LA MOBILITY TRASFORMATION È (ANCHE) ROBA DA DONNE
“Poter garantire delle soluzioni di mobilità non solo a chi ha l’auto aziendale (circa 1 su 10), ma a tutti i collaboratori: il Mobility as a Service, il car sharing aziendale, il bike sharing. Tutto questo è stato permesso anche dall’introduzione del Mobility Manager“, spiega Alessia Pedersini, marketing, digital & engagement director di Arval Italia.
Ad intraprendere un percorso di rinnovamento della mobilità, che non riguardi solo la flotta aziendale ma tutto l’organico di un’azienda, è anche The Boston Consulting Group. Annapaola Grea, operations manager e car plan di TBC Group infatti ha spiegato che le iniziative non riguardano solo veicoli e spostamenti: “Disincentiviamo tutto quello che può aumentare le emissioni di CO2 – spiega – Per esempio abbiamo il ristorante, e anche nel food si chiede km zero, emissioni più ridotte possibile. Siamo attenti, pieni di entusiasmo e voglia di trovare soluzioni appetibili e facili per tutta la popolazione aziendale”.
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Non ultima, Valeria Braidotti, Head of Procurement Mobility Mervices di Siemens spa, dove la rivoluzione della mobilità coinvolge “car manufacturer, società di noleggio, aziende di tecnologia e clienti finali“. Questo perché “bisogna considerare il cambio generazionale: la macchina aziendale è un benefit e ci dobbiamo chiedere se effettivamente sarà così anche in futuro o se si potranno proporre delle alternative più interessanti per loro e più sostenibili“.
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