Perché non esistono più auto da 10mila euro?
I consumatori le vorrebbero, ma per i costruttori è più conveniente produrre meno auto di quelle richieste dal mercato e modelli dai prezzi più alti.
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Per anni la strategia dei Costruttori auto è stata aumentare il numero di vetture prodotte e vendute, con economie di scala che permettessero di aumentare i margini di guadagno, anche nei segmenti inferiori.
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Ora il paradigma è cambiato: si costruiscono meno auto e più costose. Ma perché? Le auto di oggi hanno sicuramente più contenuti, in termini di tecnologia e sicurezza, di quelle di vent’anni fa. Ma, soprattutto, pesa la transizione ecologica. Andiamo a vedere in che modo.
L’AUMENTO DEI PREZZI DELLE AUTO
Il prezzo medio netto delle auto immatricolate in Italia nel 2022 ha superato i 26.200 euro, con una crescita dell’8% rispetto ai 24.300 dell’anno precedente (dati Fleet&Mobility). In particolare, delle auto immatricolate nel 2022, in Italia, solo 360mila sono sotto i 20mila euro di listino, pari al 27% del mercato.
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Non è una tendenza solo italiana: i dati di J.D. Power mostrano che nel 2013, le vendite di auto che costavano meno di 20.000 dollari costituivano il 20,1% del totale delle vendite annuali di auto nuove. Nel 2020 la cifra era scesa al 9,4%. Nel post Covid e con la crisi dei chip la tendenza si è ulteriormente accentuata.
Nelle prossime pagine scopriamo le cause di questo cambiamento di paradigma