Pneumatici a pressione variabile e senza aria: ecco le gomme del futuro

Michelin Uptis potrebbe essere di serie su Chevrolet Bolt. L'arrivo è previsto per il 2025 (salvo imprevisti), data in cui gli pneumatici senza aria potrebbero cambiare il volto della mobilità.
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Sono già diversi anni che si parla di pneumatici senza aria, una vera rivoluzione rappresentata da una struttura di tipo alveolare e che non necessita di gonfiaggio, e che presto potrebbe diventare di serie. Tra le prime case produttrici a parlarne è stata Michelin, che infatti già nel 2019 aveva testato i suoi Michelin Uptis, studiati con General Motors.
Negli pneumatici senza aria, rispetto a quelli tradizionali, è assente la camera d’aria e la gomma è composta da trama di lamelle in fibra di vetro flessibile. Il cerchio non può essere rimosso.
Il primo prototipo di Michelin del 2017
Il primo progetto, sempre Michelin, risale al 2017. Vision era dotato di un battistrada applicato tramite una stampante 3D dal disegno e mescola in gomma personalizzabile. L’idea era che lo pneumatico senz’aria si adattasse di volta in volta al tipo di percorso così che l’utente potesse affrontare al meglio neve e ghiaccio, terreni fangosi o rocciosi.
All’epoca gli pneumatici senza aria Vision rappresentavano l’ideale futuristico e oggi (è il caso di dirlo) è il futuro.
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Nel 2019 è arrivato Uptips
Come detto, nel 2019 è stato presentato invece Michelin Uptis. Lo sviluppo commerciale del concept, nato dalla collaborazione con General Motors, era previsto per il 2024, dopo i test di rito.
Il modello, pensato principalmente per la mobilità elettrica, si basa sulla tecnologia della stampa 3D ed è pensato per poter essere rigenerato più e più volte (fino a sei, per la precisione, contro le 2 o 3 degli pneumatici attuali).
In arrivo su Chevrolet Bolt
Proprio i Michelin Uptis potranno evitare le forature e allungare i tempi di vita delle gomme sulla nuova generazione di Chevrolet Bolt.

Ad annunciarlo è stato Alexis Garcin, presidente di Michelin North America: “Potrebbe accadere tra 3 o 5 anni”. Dunque i tempi si allungano un po’ rispetto alle previsioni fatte nel 2019, ma non di molto se si riuscisse a rispettare la prima scadenza, ovvero il 2025.
I primi test sul campo
Sfruttando la propria partnership biennale con La Poste, Michelin ha dotato alcuni furgoni del principale operatore postale in Francia con le sue Uptips. Entro il 2024, ben 40 veicoli che attualmente operano nei comuni di Douai, Lesquin e Valenciennes nella regione di Hauts-de-France, nel nord del Paese.
Il periodo di prova, iniziato lo scorso 27 giugno con l’installazione delle airless tris di Michelin sui primi tre veicoli marchiati La Poste, sembra stia dando risultati più che soddisfacenti. Il grosso vantaggio riscontrato in questo nuovo tipo di pneumatici non è tanto nella durevolezza e nei suoi consumi, praticamente identici a quelli dei copertoni tradizionali, ma nella risoluzione di qualsiasi problema legato alla pressione delle gomme.
Grazie alle Uptips le negligenze che spesso molti driver campione nel gonfiare troppo i pneumatici dei propri veicoli (o nel non farlo affatto) vengono eliminate al 100%. Queste gomme, grazie alla loro struttura composta da alette in fibra di vetro e resina termoindurente, sostengono il veicolo senza bisogno di essere minimamente gonfiate.
Un vantaggio in grado di portare benefici sia sul piano della manutenzione del veicolo ma anche sui quello ambientale. Michelin ha infatti calcolato che l’impiego delle sue Uptips eviterebbe la rottamazione di circa 200 milioni di pneumatici all’anno. Decisamente un forte risparmio ambientale.
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Pneumatici a pressione variabile
Nelle scorse settimane sono stati resi noti alcuni progetti depositati presso l’Ufficio Brevetti e Marchi degli Stati Uniti nei quali vengono illustrati degli pneumatici a pressione variabile sviluppati da Hyundai e Kia. Questo tipo di copertoni invece di utilizzare un (prevedibile) compressore per regolare l’aria presente all’interno della ruota, utilizza una tecnologia in grado di rendere il copertone un vero e proprio “mutaforma”.
Questa invenzione ruota attorno al concetto di “striscia bimetallica“. Si tratta di un supporto costituito da due leghe diverse e rigidamente unite insieme, progettate per avere dimensioni simili a una temperatura specifica.
Il principio dell’espansione termica (in questo caso ineguale) causa la deformazione delle strisce, che si piegano in modo differente quando vengono riscaldate o raffreddate.
Hyundai e Kia vogliono regolare la temperatura del bimetallo, inserito nella parte interna della ruota, con un controller elettronico che applica la corrente alle due strisce per spingerle a deformarsi in modo convesso o concavo a seconda delle condizioni.
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Ciò consentirebbe il controllo individuale della pressione degli pneumatici in ogni ruota e ridurrebbe la frequenza con cui la pressione dei pneumatici deve essere controllata. Le due case hanno scritto direttamente sul progetto che questa soluzione garantirebbe “risparmi sui consumi di carburante ed energia, oltre che un miglioramento delle performance di guida“.
Se il brevetto dovesse diventare una realtà presto potremmo vedere questo tipo di pneumatico installato sulle ruote delle Genesis G90 e delle Hyundai Palisade.
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