Sapessi come è strano incontrare una Hongqi a Milano…
Il suv di lusso 100% elettrico Hongqi E-Hs9 a Milano. Con targa norvegese e scritte pubblicitarie per il lancio nei Paesi Bassi. Fermo con le doppie frecce in doppia fila (in tipico stile milanese...)
In questo articolo
Una strada qualsiasi di Milano, davanti a un bar. Un Suvone di oltre 5 metri con le doppie frecce è parcheggiato in seconda fila. Cosa c’è di strano in questa scena che si sussegue in tante strade della metropoli lombarda? Così come in tante altre città italiane?
Il lusso secondo i cinesi
Lo strano è che il Suv in questione è l’Hongqi E-Hs9, un bestione da oltre 5,2 metri di lunghezza,; elettrico però. Così, forse, per tacitare un po’ le coscienze in questa Milano destinata ai 30 all’ora e a muoversi con bici e monopattini elettrici. E, appunto, Suv di tutte le taglie. Ma alla spina.
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Provenienza nordica
La seconda stranezza è che la targa del Suvone in questione era norvegese – strano mica poi tanto, visto che per ora questo brand si vende solo là in Europa – e che la scritta pubblicitaria sulle fiancate, con tanto di QR code, rimandi al recente sbarco nei Paesi Bassi. Altro paradiso per l’elettrico.
E L’Italia?
Di uno sbarco, come di tanti brand connazionali di Hongqi, in Italia non è dato sapere. Anche se ricordiamo che la casa madre di Hongqi, ovvero Faw, colosso industriale cinese – al 66° posto nella lista Fortune Global 500, come campeggia orgogliosamente nel Chi siamo della società con sede a Changchun, nord della Cina – un piede nel nostro lo ha già messo. Incassando anche 4,5 milioni di euro di fondi pubblici, per il progetto italo-sino-americano Silk-Faw per una gigafactory per la costruzione di batterie per il mondo automotive, da realizzare a Gravassa, in provincia di Reggio Emilia.
Uno stabilimento che, per ora, oltre all’attenzione dei media, ha attirato quelle della procura di Reggio Emilia, la quale ha ricevuto l’incarico di effettuare degli accertamenti fiscali sull’operazione, portata all’attenzione dei tribunali anche da dipendenti non pagati e dalle istituzioni locali, che avevano sposato entusiasticamente il progetto. Vedremo cosa succederà.
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Ma qual è l’offerta della Hongqi?
L’offerta di auto di lusso della Hongqi va dalle hypecar, alle berline ad, appunto, i Suv. E quello visto a Milano è, come scritto, un bestione da 5,2 metri, largo 2,01 e alto 1,73 metri, molto simile ai più grandi Suv premium tedeschi, con uno stile, però, chiaramente ispirato al lusso della Rolls Royce Cullinan.
Disponibile in configurazione a 6 o 7 posti, con un design molto squadrato, in Europa viene proposto con un doppio powertrain, a trazione integrale, con una batteria da 76,5 kWh, potenza da 436 CV e autonomia di 396 km, o con una batteria da 90 kWh, potenza da 551 CV, e 465 km di autonomia.
Tre gli allestimenti per il recentissimo sbarco sul mercato olandese – tanto che i flagship annunciati non sono ancora stati aperti al momento in cui pubblichiamo questo articolo – ovvero:
- Business, da 83.590 euro per l’acquisto e un canone da 999 euro al mese
- Executive, da 95.590 euro di listino e 1.189 euro al mese per il noleggio
- President, da 103.590 euro o un canone da 1.289 euro mensili
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