Cos’è la TEN-T, la rete stradale più elettrificata del mondo
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9 corridoi, di cui 4 includono l'Italia, comporranno la TEN-T, che ha l'obiettivo di ridurre le emisisoni e i tempi di percorrenza fino al 60%. E che sarà anche la rete più elettrificata del mondo.
TEN-T (Trans European Network-Transport) è il nome che indica i principali corridoi stradali europei, in grado di collegare tutte le principali regioni europee.
Di recente, il progetto è tornato in auge con proposte volte a migliorare la connettività di passeggeri e merci in tutta l’Unione, con una rete di trasporto sempre più multimedale. E questo vuol dire anche una rete sempre più elettrificata.
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LA NUOVA TEN-T
La TEN-T è tornata a far parlare di sé perché la stessa UE ha deciso di evolverla proponendo un regolamento aggiornato, in quanto quello attuale risale al 2013, per contribuire pienamente alla sostenibilità e alla mobilità intelligente. Questo include quindi anche il settore ferroviario e le infrastrutture di ricarica.
Il progetto, insomma, prevede dei corridoi intermodali, i “core”, che in totale sono 9 e attraversano tutti gli stati membri da nord a sud, e da est a ovest, per snellire i tempi di collegamento ed eliminare le diverse “strozzature” sulle vie di comunicazione. L’obiettivo è quello di collegare le più importanti città e regioni d’Europa a una delle 9 dorsali in non più di 30 minuti.
Partito nel 2013, dovrebbe completarsi nel 2050 per ridurre i tempi di viaggio del 60%, e rientra quindi nel Green Deal, il progetto di riduzione delle emissioni con cui l’Europa ambisce a diventare il primo continente a Emissioni 0.
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I CORRIDOI DELLA TEN-T
Nove sono, in totale, i corridoi che compongono la TEN-T, ed è bene notare che ben 4 coinvolgono anche l’Italia. Complessivamente riguardano 15.000 km di strade e di ferrovie che si adatteranno ai treni ad alta velocità. Nella rete rientrano inoltre 94 porti, i quali saranno collegati anch’essi da strade e ferrovie; e 38 grandi scali aeroportuali.
2 corridoi sono dislocati nel quadrante nord-sud, 3 in quello est-ovest, e 4 invece quelli che intersecheranno gli altri 5 in maniera trasversale. Tutti, comunque, comprenderanno almeno 3 modalità di trasporto (stradale, portuale, ferroviario) per intersecarsi sempre con 2 tratte transfrontaliere.
Di seguito i corridoi:
- Corridoio del Mare del Nord e del Mar Baltico, che collegherà la penisola scandinava e la Finlandia sia a livello stradale che ferroviario che navale, collegandole a Germania, Polonia, Olanda e Belgio. Di questo corridoio, il progetto più ambizioso è la Rail Baltic, ferrovia che unirà le città di Riga, Tallin e Kaunas al nord-est della Polonia.
- Corridoio Mar Baltico-Mar Adriatico, che attraverserà i distretti industriali della Polonia meridionale fino all’Austria, alla Slovacchia (Bratislava) e al confine con le Alpi italiane. Qui, sarà costruita una ferrovia, la Koralm, che dall’Austria andrà in Slovacchia, Cechia e Polonia, dando luogo anche alla galleria Semmering.
- Corridoio mediterraneo orientale, che collegherà i porti del Mare del Nord, del Mar Baltico al Mediterraneo e al Mar Nero. La rotta comprende anche l’isola d’Elba per i collegamenti interni, nonché gli stati centro-europei e dell’Europa sudorientale fino alla Grecia.
- Il Corridoio Mediterraneo, che attraverserà Spagna, Francia, Alpi italiane, coste slave e Ungheria.
- Corridoio Reno-Alpi, che collegherà gli stati membri centrali all’Europa meridionale, sfruttando anche la navigazione del Reno e i porti di Anversa, Rotterdam e Genova. Inoltre, attraverserà la Ruhr, in Germania, e coinvolgerà nuove gallerie e autostrade tra Italia, Svizzera e Germania.
- Corridoio Scandinavia-Mediterraneo, che collegherà le estremità settentrionali e meridionali dell’Europa interessando gli stati del Mar Baltico attraversando Germania, Italia e arrivando fino a Malta.
- Corridoio Atlantico, tra Spagna, Portogallo e Francia.
- Corridoio Mare del Nord-Mediterraneo, che interesserà Paesi Bassi, Francia, Belgio e Lussemburgo.
- Corridoio Reno-Danubio, che interesserà Germania, Austria e Ungheria fino al Mar Nero.
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L’ITALIA
Come detto, l’Italia è inclusa in 4 corridoi per svolgere il ponte tra nord e sud Europa. Questo includerà il potenziamento delle reti tra Udine e Trieste, la famosa Torino-Lione, e la linea tra Milano, Venezia e Trieste (la trafficatissima A4), nonché un nuovo tunnel del Brennero. Inoltre, sarà riqualificata la linea adriatica tra Bologna e Ancona, quella tra Napoli e Reggio Calabria, e quella tra Genova e Marsiglia.
BE CHARGE ELETTRIFICHERÀ LA TEN-T?
Nell’ambito di potenziamento della TEN-T, la Commissione Europea ha selezionato il progetto di Plenitude Be Charge per la costruzione di una delle più grandi reti di ricarica ad alta potenza.
La stessa Eni dichiara in comunicato stampa che entro il 2025 vuole completare “una delle più grandi infrastrutture ad alta potenza lungo i principali corridoi di trasporto Europei (Ten-T), nelle aree di parcheggio e nei principali nodi urbani in 8 Paesi: Italia, Spagna, Francia, Austria, Germania, Portogallo, Slovenia e Grecia”.
L’obiettivo di Eni e soprattutto dell’Unione Europea è ovviamente quello di favorire la mobilità elettrica, in previsione del 2035, la famosa “data di scadenza” del motore termico.
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