Che cos’è l’urbanismo tattico in 5 esempi internazionali (Foto)
Interventi rapidi e reversibili, ma di forte impatto. L'urbanismo tattico può cambiare la viabilità e il volto dei quartieri, rispondendo a diverse esigenze. Ecco come è stato declinato in 5 diversissime città del mondo.
In questo articolo
Cos’è l’urbanismo tattico? Sono interventi urbanistici veloci e reversibili, ma di forte impatto, che ridisegnano alcuni luoghi specifici della città, come piazze, incroci, luoghi di passaggio.
URBANISMO TATTICO
Con strumenti come vernice colorata, nuovo arredo urbano (fioriere, panchine, piante ma anche tavoli da pingpong, giochi o ombrelloni) e una diversa viabilità si ridisegnano in modo creativo luoghi trascurati, per renderli più utili e piacevoli da vivere.
Non si tratta solo di pedonalizzare alcune aree. In molti casi le auto possono continuare a passare, ma entro certi limiti di spazio e di velocità.
VANTAGGI E SVANTAGGI
L’urbanismo tattico (o urbanistica tattica, o tactical urbanism) consente di ridisegnare in modo leggero e non definitivo luoghi degradati, portando una sferzata di allegria. Il fatto che si tratti di interventi provvisori permette di valutarne l’impatto e decidere cosa rendere permanente.
L’urbanistica tattica è uno strumento che verrà molto usato nelle città per ridisegnare la mobilità post Covid, data la necessità di limitare le auto private e potenziare lo sharing e la micromobilità.
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Il problema principale dell’urbanismo tattico è non valutare sufficientemente l’impatto che alcune soluzioni hanno sulla viabilità. Le auto non spariscono per magia, ma potrebbero affollarsi nelle vie limitrofe, aumentando la congestione del traffico veicolare.
CINQUE ESEMPI DI URBANISMO TATTICO
Parlando di urbanismo tattico non possiamo non citare Milano, che ha proprio un progetto dedicato, di nome “Piazze Aperte”.
Il Comune lo ha realizzato in collaborazione con Bloomberg Associates, National Association of City Transportation Official (NACTO) e Global Designing Cities Initiatives. Il programma è basato sull’idea di spazio pubblico come luogo di incontro e socializzazione e ha già cambiato il volto di alcuni luoghi importanti della città.
1 – Le Piazze Aperte di Milano
Prendiamo come esempio l’intervento a Porta Genova. Notiamo l’uso della vernice, con strisce bianche e blu, e la posa di panchine, rastrelliere e vasi fioriti.
Tra via Ventimiglia e via Barbavara, le aree pedonali della piazza sono passate da 1.200 a 4.100 metri quadrati. Da luogo caotico e di passaggio (stazione della metropolitana verde M2), il piazzale è diventato uno spazio di sosta, nel cuore del distretto storico della “Design week”.