I vantaggi (fiscali) della trasformazione in autocarro
In Italia la fiscalità si differenzia in modo netto tra auto (M1) e autocarro (N1). Per questo nascono le trasformazioni. Ecco come funziona.
In questo articolo
L’Italia è uno dei Paesi europei con una regolamentazione della fiscalità che si differenzia in modo netto tra auto (M1) e autocarro (N1). cioè quei veicoli progettati e costruiti per il trasporto di cose, aventi massa massima non superiore a 3,5 t.
Un’automobile omologata autocarro N1 può godere di agevolazioni sia in termini di detraibilità Iva sia in termini di deducibilità dei costi.
LA TRASFORMAZIONE IN AUTOCARRO
Le aziende sono molto interessate all’opportunità di acquistare o noleggiare vetture immatricolate in N1, visti i vantaggi garantiti dal punto di vista del fisco. Infatti, è possibile immatricolare un’auto come autocarro. Non sempre, però. Bisogna rispettare alcuni parametri. Sono tanti, comunque, i modelli disponibili.
QUALI AUTO SI POSSONO OMOLOGARE N1
Per poter essere omologato come autocarro il mezzo deve essere un bene strumentale (utilizzato esclusivamente per svolgere l’attività lavorativa) e rispettare alcune caratteristiche:
- Avere un codice carrozzeria F0
- Posti a sedere: maggiori o uguali a 4
- Rapporto fra la potenza del motore (espressa in kilowatt) e la portata (espressa in tonnellate) uguale o maggiore a 180
IL MERCATO SPINGE
Le Case costruttrici e le società di noleggio si stanno organizzando per poter offrire alle aziende l’opportunità di acquistare o noleggiare vetture immatricolate come autocarro.
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In quest’ottica, si rivolgono a specialisti del settore, allestitori o dealer che provvedono alla trasformazione dei veicoli M1 in autocarro con omologazione N1. L’azienda si occupa sia dell’attività omologativa sia della gestione del kit creato e certificato per la trasformazione delle vetture in autocarro.
COME AVVIENE LA TRASFORMAZIONE
Di solito la trasformazione avviene mediante l’installazione e il montaggio di una paratia divisoria a ridosso dei sedili passeggeri (tra vano bagagli e posti a sedere). Nel rispetto della normativa vigente, esistono kit ad hoc, che permette di usufruire della vettura in modo completo, senza creare impedimenti fisici o estetici, superando la soluzione della paratia divisoria e proponendo un’alternativa certificata ed omologata secondo quanto previsto dalla direttiva europea. Il “trucco” è rappresentato da un sistema di ancoraggi. In questo modo il bagagliaio rimane libero.
IL REGIME FISCALE
La domanda c’è perché i vantaggi fiscali sono innegabili, con più possibilità di detrazione. Ovviamente questo tipo di veicoli non è destinato a dirigenti o quadri, ma spesso assegnato al personale operativo e commerciale. Il regime di deducibilità varia notevolmente, a vantaggio degli autocarri. In questo caso, parliamo di un mezzo strumentale e, come tale, qualsiasi costo relativo è deducibile al 100% dal reddito imponibile.
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Ciò consente di dedurre i costi di utilizzo dall’imponibile fiscale nelle percentuali previste su diversi costi: canoni di noleggio, tagliandi di manutenzione, spese per il carburante.
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