7 giorni con Mercedes GLC, regina dei consumi

Non ce n’è: possono cambiare i tempi, le gestioni (oggi Daimler è controllata circa al 10% dai cinesi di Geely, gli stessi di Volvo e Polestar), ma Mercedes è una garanzia. E il nuovo Mercedes GLC, seconda generazione del SUV compatto di Stoccarda, è la garanzia che si può sempre migliorare, e che le si azzeccano – quasi – tutte.

Un motore diesel efficiente da 197 CV, a cui si aggiungono altri 23 CV dati dallo starter generatore a 48 volt integrato nel cambio (così i CV totali sono 204), e ne deriva un’auto potente, estremamente piacevole da guidare e assai parca nei consumi.

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I MIEI 7 GIORNI CON LA MERCEDES GLC

Lunedì – che eleganza

Indubbiamente rispetto alla prima generazione sono stati fatti enormi passi in avanti in termini estetici. Sono state abbandonate quasi tutte le forme squadrate, in favore di linee più morbide e levigate che mi hanno fatto passare quasi tutta la prima giornata a guardarla. Anche fotografarla è stato un piacere, perché GLC è un SUV a cui piace farsi guardare.

Comunque, cambiano anche le dimensioni: la seconda generazione guadagna 6 cm per superare i 4,70 metri di lunghezza, è larga poco meno di 1,90 metri e alta 1,64. Le proporzioni sono omogenee e permettono un’ottima abitabilità, il design classico ed elegante: all’anteriore una grande griglia con il logo e fari regolari, full LED adattivi naturalmente.

Il posteriore è essenziale, con design dei fari ripreso dalla Classe S e dalla nuova Classe C, a goccia rovesciata e connessi al centro da una linea in nero lucido, che si nota meglio su modelli con colorazione diversa dalla nostra. Anche i cerchi sono classici, in lega argentata con doppie razze da 18’’, optional da 305 €.

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