Tesla Vision dice addio ai radar, solo camere per la guida assistita
Dalla produzione per gli USA di maggio, Tesla utilizzerà esclusivamente camere per rilevare l'ambiente intorno al veicolo e "orientare" le decisioni dell'elettronica sugli Adas, dall'Autopilot al Full Self Driving
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Cambierà il modo di “vedere” le cose, Tesla. Lo farà perlomeno nella gestione degli Adas, dall’Autopilot al Full Self Driving. Sistemi che sulla produzione fino al mese di maggio 2021 hanno fatto ricorso a una varietà di sensori: dalle camere, frontali e in altri punti dell’auto, soprattutto; ma anche radar.
TESLA VISION
Con Tesla Vision si attuerà un cambiamento sostanziale nel modo in cui l’elettronica del veicolo, deputata ad attuare l’automazione di alcune funzioni di guida, scansionerà l’ambiente intorno all’auto. Non verranno più utilizzati i radar ma solo camere. Il paradigma del Full Self Driving, attivato sul mercato nord americano, passa dalla visione degli occhi elettronici, abbinata ai dati di localizzazione GPS del veicolo e alle mappe del navigatore. Così realizza una guida assistita avanzata anche in presenza di incroci e semafori, ad esempio.
L’ALTRO SCENARIO: I RADAR 4D
Mentre l’industria dei produttori di sistemi di rilevamento radar è attiva nello sviluppo dei radar 4D, Tesla punta su una strada differente. Radar 4D in grado di identificare anche le dimensioni in altezza degli oggetti, consentendo un più preciso rilevamento sia dei pedoni o dell’infrastruttura viaria,
IL LIDAR
Differente anche da quei costruttori, vedi Volvo, che hanno annunciato l’intenzione di introdurre sulla produzione di serie futura i sensori Lidar. E’ la tecnologia la più avanzata e precisa nel mappare lo scenario intorno al veicolo, essendo in grado di rappresentare tridimensionalmente il contesto, distanze comprese.
AGGIORNAMENTI OTA PER POTENZIARE IL SISTEMA
Saranno Tesla Model 3 e Model Y, dalla produzione di maggio e per il mercato nord americano, i primi modelli a non avere più a bordo sensori radar. “Saranno i primi modelli Tesla a fare affidamento sulla visione mediante camere e la rete neurale di elaborazione per assicurare l’Autopilot, il Full Self Driving e certi sistemi di sicurezza attiva”, ha comunicato Tesla.
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Se nella fase iniziale di questa “conversione” vi saranno delle limitazioni a funzioni già apprezzate degli Adas Tesla, sarà con aggiornamenti over-the-air che progressivamente si evolverà la Tesla Vision a supporto di Autopilot (limitato a 120 km/h in fase iniziale), Full Self Driving e Smart Summon.
L’intenzione chiara di Tesla è di procedere verso la guida autonoma vera poggiando interamente sulla visione mediante camere e l’elaborazione delle immagini da parte dei sistemi di calcolo. Guida di Livello 3, allo stato attuale, presente su alcuni tratti di strade negli USA, oltre a sperimentazioni sporadiche nel resto del mondo. Di certo una via relativamente meno costosa che non l’investimento sull’hardware Lidar.