Cosa sono e come funzionano gli aggiornamenti OTA sulle automobili?
Via web per correggere bug e difetti sia hardware che software: no non stiamo parlando di smartphone, ma degli aggiornamenti OTA per le automobili, che servono per correggere e migliorare difetti tecnici, difetti software, per aumentare la batteria delle elettriche, e per introdurre nuove funzionalità.
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OTA – Over The Air. Si tratta di aggiornamenti software, che sugli smartphone conosciamo molto bene: servono non solo ad aggiornare il sistema del dispositivo, ma anche a correggerne difetti sia software che hardware. Con i moderni sistemi di infotainment, gli aggiornamenti OTA sono arrivati anche sulle auto, e hanno esattamente lo stesso obiettivo.
Le vetture odierne hanno dei sistemi di infotainment che sono dei veri e propri dispositivi: hanno interfacce ispirate agli smartphone e, anzi, spesso i sistemi operativi che girano sono sviluppati dai BIG della Silicon Valley, come Google o Microsoft.
Ecco perché, esattamente come gli smartphone, gli odierni sistemi centrali delle auto hanno permesso di non ricorrere più all’officina per aggiornare le auto, ma di poterlo fare direttamente da casa. Le auto di oggi infatti sono collegate a internet, grazie alla SIM o al modulo WiFi perfettamente integrati nel sistema.
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COME FUNZIONANO GLI AGGIORNAMENTI VIA OTA
La prima casa automobilistica ad aver implementato gli aggiornamenti OTA per le sue auto è stata Tesla. L’azienda fondata da Elon Musk ha del resto da sempre basato tutto il suo business sul web, e pur essendo presenti dei retail e delle officine autorizzate, per quanto riguarda aggiornamenti e implementazioni parte tutto dalla sede centrale verso il resto del mondo.
Per capire l’importanza degli aggiornamenti software di Tesla, basti pensare che tutti i modelli, a partire dalla Model S, hanno visto migliorare e aumentare le loro funzionalità grazie agli OTA, in particolare per quanto riguarda i sistemi ADAS.
Con gli OTA, Tesla ha ogni anno aumentato il livello di guida autonoma, introducendo e aggiornando, per esempio, il suo celebre Tesla Autopilot. Più di recente, gli OTA hanno reso più efficiente il sistema di ricarica della Model 3, e hanno rivisto l’assetto delle sospensioni pneumatiche della Model S.
Gli aggiornamenti OTA funzionano perché il sistema centrale e l’elettronica oggi controllano tutta la vettura, compresi i sistemi di sterzo, frenata, le luci e via dicendo, grazie alle numerose centraline presenti nella struttura dell’auto.
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GLI OTA POSSONO AUMENTARE L’AUTONOMIA DELLE ELETTRICHE
Nel caso delle elettriche, inoltre, gli aggiornamenti via OTA servono per andare a lavorare sulla stabilità e sull’efficienza della batteria. Lo fa Tesla, ma è soprattutto ciò su cui punta Volvo, che nel lancio della C40 Recharge, il nuovo SUV Coupé, ha dichiarato che gli iniziali 420 km di autonomia della vettura possono aumentare nel tempo, grazie agli OTA.
Il software di Volvo, sviluppato insieme a Google, andrà infatti a lavorare sempre di più sui sistemi che controllano e regolano la batteria, migliorandone appunto la stabilità e i consumi, ottenendo nel tempo un rendimento migliore sul ciclo misto della batteria.
Ma Volvo vuole usare gli OTA anche per quanto riguarda la sicurezza, da sempre suo elemento distintivo. Già in fase di progettazione, le sue auto sono studiate per essere sicure nella migliore maniera possibile.
Le stesse Volvo elettriche hanno una batteria posizionata in modo da migliorare la stabilità della vettura, e incastonata in una “gabbia” che protegga lei e i passeggeri in caso di malfunzionamenti. Difetti che, comunque, l’azienda svedese punta a correggere da remoto, introducendo al contempo nuove funzionalità.
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L’ESEMPIO DI FORD
Con il lancio della Ford Mustang Mach-E, la sua prima auto elettrica, anche l’ovale blu ha intensificato e migliorato il suo sistema di aggiornamenti via OTA, anche grazie alla quarta generazione del suo ottimo sistema di infotainment, il SYNC.
Quasi ogni sistema della Mustang elettrica, infatti, può essere aggiornato in modalità wireless, cosa che permette a Ford di introdurre funzionalità nuove non presenti al momento dell’acquisto.
Le installazioni introdotte con gli aggiornamenti OTA sono, come anche negli altri casi, impercettibili per il conducente, che qui ha la possibilità, proprio come sugli smartphone e sui PC, di programmare gli aggiornamenti, selezionando un orario o scegliendo una cadenza regolare, per esempio impostandoli sempre di notte mentre l’auto è parcheggiata o in ricarica.