Alto costo del denaro: quale impatto su canoni di noleggio e finanziamenti
L'aumento dei tassi di interesse sta portando a un aumento significativo del canone di noleggio auto, anche sopra il +20%.
In questo articolo
La decisione della Banca Centrale Europea di aumentare i tassi di interesse per contenere l’inflazione sta avendo un impatto significativo anche sui finanziamenti e sui noleggi auto.
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Pagare a rate o noleggiare un’auto è diventato più costoso.
L’IMPATTO DEL COSTO DEL DENARO SU FINANZIAMENTO E NOLEGGIO
Secondo le analisi di Federcarrozzieri per un prestito di 10.000 euro con una durata di 90 mesi, la rata mensile è passata da 139,22 euro a 147,75 euro nell’arco di un anno.
Anche le Case auto stanno proponendo nuove offerte di finanziamento con tassi più alti. Se in passato i tassi oscillavano intorno al 4%-5,5%, ora le promozioni pubblicizzate prevedono un Taeg medio compreso tra il 7,5% e il 9%.
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E i noleggiatori? Parlando con i Fleet Manager, complessivamente da inizio anno gli aumenti sono del 25% o addirittura del 30%. I primi aumenti del canone mensile, di circa il 10%, si sono verificati a gennaio 2023, ma al ritorno dalle vacanze estive si sono verificati ulteriori rialzi.
Perché aumentano i tassi di interesse
I tassi di interesse sono i tassi a cui le banche centrali – come la BCE o la Federal Reserve – prestano denaro alle altre banche. Questi tassi rappresentano di fatto il costo del denaro, e il loro aumento è lo strumento principale a disposizione delle banche centrali per contrastare l’inflazione, che in Italia nel 2022 è stata pari al 8,1% (nel 2023 siamo a +5,6%).
A oggi, i tassi di interesse della Banca Centrale Europea sono ai livelli più alti registrati dalla crisi del 2008.
L’obiettivo è tenere sotto controllo l’inflazione tecnica, e questo lo si fa rendendo il denaro più caro.
Questo aumento del costo del denaro si traduce in un aumento dei tassi di interesse richiesti dalle singole banche e dagli altri istituti di credito ai propri clienti.
Il problema del noleggio
Per le società di noleggio l’aumento del costo del denaro si traduce in un aumento delle spese direttamente proporzionale alla quantità di mezzi acquistati per ampliare o rinnovare la propria flotta.
Se prima di quest’anno i canoni del Noleggio a lungo termine rimanevano bloccati anche per 12 mesi, ora non è più così: ogni 3-4 mesi si ridefiniscono, con aumenti anche del 10%.
Cosa succederà al Noleggio a lungo termine
Il Noleggio a lungo termine per le aziende rimarrà probabilmente stabile e in crescita rispetto ad altre formule di acquisizione, semplicemente perché resta ancora l’opzione migliore nella maggior parte dei casi. I costi di flotta aumenteranno e i margini di intervento dei Fleet Manager sono limitati.
Diverso il discorso per il Noleggio a lungo termine ai privati dove, come confermato anche dai dati recentemente diffusi da UNRAE, a livello nazionale arretra di circa 2 punti percentuali la quota dei contratti di NLT stipulati da privati, rispetto al 2022.
Se ne accorgono i grandi dealer, che dopo la crescita costante degli ultimi anni vedono calare il numero di contratti di Noleggio a lungo termine. Spiega Stefano Martinalli – Dg e Consigliere Delegato Autotorino: “Confrontando il primo semestre degli ultimi 5 anni, possiamo vedere come dal 2019 al 2022 i contratti di noleggio stipulati nelle filiali Autotorino siano costantemente cresciuti per incidenza, quasi raddoppiata dal 2,94% del 2019 al 5,43% dello scorso anno. Il semestre appena concluso, invece, rappresenta una battuta d’arretramento di oltre un punto percentuale, attestando il dato al 4,27%.
Una flessione che porta a considerare come il recente aumento dei tassi d’interesse renda la soluzione NLT meno attrattiva per il cliente privato italiano, raffreddando ulteriormente un pubblico ancora non pienamente maturo”.
Le contro misure dei Fleet Manager
Non ci sono strategie uniche o decisive per combattere contro canoni in rialzo, un problema che coinvolge tutte le società di noleggio.
C’è chi preferisce affrettarsi con gli ordini per non subire ulteriori rialzi e chi invece preferisce spostare tutti gli ordini a fine anno per fare una mono fornitura e approfittare delle scontistiche dedicate del noleggiatore, per limitare gli aumenti. Che però restano inevitabili.
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